Privacy: se proteggi i tuoi dati proteggi te stesso

Finalmente un po’ di privacy“: parte la campagna di comunicazione istituzionale del GPDP, Garante per la protezione dei dati personali per sensibilizzare cittadini e consumatori sull’importanza di proteggere i dati personali.

Diffondere il valore dei dati e l’importanza di proteggerli, raccontando il lavoro di un’Autorità vicina alla gente. È questo l’obiettivo di una serie di spot radio tv realizzati dal Garante per la privacy, che da qualche settimana va in onda sulle reti della RAI.

Telemarketing selvaggio

Ormai tutti siamo continuamente tempestati da chiamate da call center per le promozioni commerciali più disparate. Dalle compagnie che erogano forniture luce e gas, a quelle telefoniche, passando per i servizi di trading e finanziamenti, tutti noi riceviamo telefonate da numeri sconosciuti, provenienti da numeri fissi (sempre meno), e da numeri cellulari (sempre di più).

Da qualche tempo, siamo contattati anche su whatsapp, grazie al suo servizio business.

Se il telemarketing una volta poteva essere visto come una sorta di opportunità, sia commerciale che di lavoro, oggi ha raggiunto livelli di invadenza davvero intollerabili. Inoltre, propongono molto spesso, anzi, quasi sempre, servizi ai quali non siamo minimamente interessati.

Anche se il telemarketing è un’attività lecita, questa può diventare un fenomeno invadente e molesto soprattutto se non vengono rispettate le corrette regole per il trattamento dei dati personali.

Qualche tempo fa è stato istituito il Regolamento delle pubbliche opposizioni, un servizio gratuito dove ci si può iscrivere per non ricevere più telefonate da call center. Il servizio è però fruibile solo per chi riceve chiamate sul telefono fisso.

Finalmente sarà esteso anche per le utenze da cellulare.

Come fanno ad avere il mio numero?

I call center che ci contattano stanno violando la nostra privacy? Tecnicamente no.

Purtroppo, siamo noi stessi a dare il nostro numero di telefono. Inconsapevolmente, ma siamo noi.

In realtà, neanche troppo “inconsapevolmente”. Quando firmiamo un contratto per forniture di luce, gas o telefonia, sottoscriviamo anche un Consenso del trattamento dei dati.

In realtà, lo facciamo anche quando andiamo in banca, in una società di finanziamenti, di leasing. Lo facciamo quando acquistiamo un auto o quando facciamo una tessera al supermercato.

Ebbene, quando firmiamo o concediamo questi consensi, di norma ci viene chiesto di acconsentire che l’azienda con cui stiamo sottoscrivendo un contratto, li possa fornire o rendere disponibili a terzi. Qui possiamo negare il consenso.

E poi c’è internet. Molto spesso assumiamo comportamenti naif anche quando effettuiamo la registrazione a siti di acquisti on line. Ovunque, dove inseriamo la nostra e mail e numero telefonico, li autorizziamo poi ad utilizzarli per contattarci.

E siamo sempre noi a concedere questa autorizzazione quando consentiamo alle app che scarichiamo sul nostro cellulare, di accedere alla nostra rubrica, all’archivio delle nostre foto, alla telecamera e al microfono.

Quello a cui non pensiamo è che queste informazioni finiscono in un data base. Gli elenchi di questo infinito archivio sono quelli ai quali attingono numerose aziende di telemarketing che poi elaborano gli elenchi di utenti da contattare.

Cos’è il Registro delle Opposizioni

Per non ricevere più chiamate commerciali da determinati numeri si può ricorrere all’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO), un servizio istituzionale completamente gratuito per il cittadino, di cui è titolare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ne ha affidato la realizzazione, la gestione e la manutenzione alla Fondazione Ugo Bordoni (FUB).

Se, nonostante l’iscrizione al RPO, si continuano a ricevere chiamate promozionali indesiderate, si può presentare una segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali, affinché intervenga a bloccare chi viola le norme.

Per definizione “è un servizio gratuito per l’utente che permette di opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie dei numeri di telefono di cui si è intestatari e dei corrispondenti indirizzi postali associati, presenti negli elenchi pubblici, da parte degli operatori che svolgono attività di marketing tramite il telefono e/o la posta cartacea”.

Attraverso il Registro delle Opposizioni “è possibile bloccare il trattamento dei propri dati personali, presenti negli elenchi telefonici pubblici, da parte degli operatori che utilizzano tali elenchi per svolgere attività di marketing tramite il telefono e/o la posta cartacea. L’opposizione non annulla la validità dei consensi per contatti con finalità commerciali, rilasciati direttamente dagli utenti alle singole società, fermo restando il diritto di opposizione di cui all’art. 21 del Regolamento (UE) 2016/679“.

(fonte www.registrodelleopposizioni.it)

Le società di marketing che non rispetteranno il diritto all’opposizione subiranno una sanzione fino a 20 milioni di euro.

Ci si può iscrivere al Registro chiamando il numero verde 800 265 265, oppure inviando una raccomandata o una mail.

Finalmente un pò di privacy

La campagna di comunicazione istituzionale, intitolata “Finalmente un po’ di privacy”, segue una narrazione in cui il Garante, impersonato da un attore, interviene in diverse situazioni quotidiane in aiuto alle persone che vedono insidiata la propria privacy e i propri dati personali.

Dall’uso delle app alle frodi digitali, dal cyberbullismo al revenge porn, dal telemarketing selvaggio agli assistenti digitali, dai dati sanitari alla profilazione e all’uso delle password, il Garante è sempre pronto a mettere in guardia dai rischi di un uso improprio dei dati e a indicare le forme di tutela.

Il claim finale “Se proteggi i tuoi dati proteggi te stesso” è un invito ad essere sempre più consapevoli del “valore privacy”.

La campagna, finanziata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il fondo a vantaggio dei consumatori, si snoderà in una serie di spot, lungo un periodo che coprirà anche i primi mesi del 2023.

Agli spot si affiancano anche affissioni digitali visibili negli aeroporti di Torino Caselle, Milano Linate, Napoli Capodichino. Le stesse affissioni saranno inoltre ospitate, a titolo gratuito, da Ferrovie dello Stato Italiane sulle Frecce e sui nuovi treni regionali.

News, approfondimenti e tutti i contenuti della campagna saranno inoltre pubblicati sul sito web istituzionale www.gpdp.it e sui profili social dell’Autorità (Twitter, Instagram, Linkedin, Telegram).

Avv. Luciano Zagarrigo
Avv. Luciano Zagarrigo
Avvocato dal 1997, Cassazionista dal 2016 Dice di sè :“Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare; il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi ed ascoltare” diceva Sir Winston Churchill… Nella vita come nel lavoro resta sempre un buon consiglio, e nella mia professione spesso ti salva la vita. In questo incredibile mestiere, si incrociano molte storie, coppie che si separano, bambini confusi, aziende che falliscono e lavoratori in difficoltà, ma anche famiglie che nascono così come imprese che si creano. Qualunque sia la divergenza da risolvere, la lite da sedare, non si deve mai dimenticare che al centro di ognuna di queste storie, ci sono persone, donne, uomini, bambini, imprenditori, persone che a volte hanno solo sbagliato il tempo, il tempo giusto per parlare o quello per ascoltare…Oltre 20 anni di professione con l’entusiasmo di chi vuole sempre immaginare, costruire ed osservare, cosa accadrà nei prossimi 20...”