Il bonus 10° posto frutta una sonora sconfitta a Cagliari

Cagliari Calcio vs Torino Fc 4-2 (12′ pt Nandez (C), 17′ pt Simeone (C), 1′ st Nainggolan (C), 15′ st Bremer (T), 20′ st Belotti (T), 24′ st rig Joao Pedro (C)

Il campionato appena ricominciato è già finito: tre rigori e le distanze sono già state ristabilite. Alla faccia di chi voleva giocare a tutti i costi. Ma non è questo che deve scandalizzare, tutto sommato è nella norma ormai da sempre. Piuttosto deve far riflettere, se non scandalizzare, la notizia apparsa stamattina, a caratteri cubitali, sui quotidiani sportivi, in particolare uno, che vi lascio immaginare. Il titolo recita: “Stipendi: Accordo! Bonus 10° posto”.

A parte il punto esclamativo che sa tanto di presa per il culo (scusate il francesismo), come del resto l’accordo in sé, ma volendo tradurre per i più tanardi: in buona sostanza, il taglio degli stipendi, deciso dalla proprietà, durante la sospensione causa Covid-19, potrebbe rientrare nelle tasche dei giocatori, se la squadra arrivasse decima in classifica. Patetico. Vergognoso. Indecente.

Bonus 10° posto

Ma come? Stiamo parlando della stessa squadra? Della squadra, cioè, difficilmente migliorabile, perché Messi non era in vendita? Di quella degli “undici no”? Di quella qualificata ai preliminari di EL per la rinuncia del Milan? Si!

Stiamo parlando però, anche della squadra che ha preso 7 (sette) pappine dall’Atalanta in casa, e 4 (quattro) dal Lecce, allo stadio di Via del Mare.

Ricapitolando: una società, una dirigenza e una squadra di pagliacci e mercenari, che, alla faccia dei proclami, della crescita costante, e del “progetto”, si accontenta di un misero decimo posto, premiandolo addirittura con un bonus! (punto esclamativo).

Ultima perla, farlocca, di una stagione indecente, che dovrebbe far riflettere chi ancora crede nel proprietario di Masio e ai suoi cortigiani.

Di fronte a notizie del genere, chiaramente monta il disprezzo e il disgusto, peggio ancora, il disinteresse totale, ma la professione prevede onori ed oneri, quindi, mi tocca. Dovere di cronaca.

Torino FC vs Cagliari Calcio – Primo Tempo

Moreno Longo, manda in campo al Sardegna Arena, la seguente formazione (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Meite, Rincon, Aina; Edera, Berenguer; Belotti. Scelte obbligate.

Al 12’ il Cagliari passa in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, la palla arriva a Nàndez, che dal limite dell’area fulmina Sirigu, con un destro al volo, complice una leggera deviazione di Meitè.

Raddoppio degli isolani, quattro minuti dopo: contropiede veloce, traversone basso da sinistra e Simeone insacca.

Al 26’ episodio sospetto in area rossoblu: sugli sviluppi di una punizione di Edera, la palla finisce a Bremer che tenta di calciare, ma è ostacolato da Simeone. Per il sig. Mariani è tutto regolare.

Al 42’ percussione in area di Nàndez, cross che trova la spalla di Nkoulou: l’arbitro Mariani, dapprima fischia il penalty, poi ci ripensa, dopo aver consultato il VAR.

Primo tempo imbarazzante del Torino FC, che fa sembrare il Cagliari uno squadrone.

Secondo tempo

Palla al centro e il Cagliari segna il terzo goal: gran controllo destro-sinistro di Nainggolan, che dal limite dell’area buca Sirigu.

Escono Edera, inguardabile, e De silvestri, non ce la fa più, ed entrano Ansaldi e Verdi.

Proprio Ansaldi, al primo pallone toccato, la mette bene in mezzo, sponda di Ola Aina e rete di Bremer, sotto misura.

3-2 dei granata al 65’: corner di Verdi e rete di Belotti che, dall’altezza del dischetto del rigore, insacca al volo.

Al 68’ rigore per il Cagliari: veronica di Pellegrini in area, che costringe Nkoulou al fallo. Joao Pedro non sbaglia, spiazzando Sirigu.

Escono Ola Aina, Rincon e Berenguer, entrano Lukic, Singo e Millico.

50 goal subiti

Attaccarsi agli errori arbitrali è un alibi da perdenti.

Comunque da Ljiaic-Iago-Belotti a Edera-Berenguer-Belotti, è un attimo, e lo si è notato.

Un timido spiraglio di luce con l’ingresso in campo di Verdi e soprattutto di Ansaldi, per il resto buio totale.

Dopo la fortunosa partita di martedì, vinta grazie al portiere, sono tornati gli inguardabili, almeno per un’ora di gioco: gente che passeggia per il campo, e sembra trovarsi lì per caso.

Impossibile parlare di migliori o peggiori in campo: di armata Brancaleone trattasi.

I nodi come sempre vengono al pettine: società inesistente, allenatore che non conta nulla, e già sfiduciato, e giocatori ormai con la testa altrove, consci del fatto che a fine campionato ci sarà il rompete le righe, verso altri lidi.

Le prossime due partite vedranno il Torino FC impegnato in casa contro la Lazio, e poi a Venaria nel derby. Possibilità di fare punti, vicina allo zero, almeno con la formazione iniziale vista stasera. Servirà il bonus 10° posto? (punto interrogativo)

Per fortuna SPAL e Brescia sono quasi retrocesse.

Quasi quasi rimpiango il lockdown.

(foto di copertina da bloglive.it)

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.