Riprende il campionato: per il Torino FC il pallone è sgonfio

Torino FC vs Parma Calcio 1-1 (Nkoulou 15′ – Kucka ’31)

Riprende il campionato farlocco, tra l’indifferenza quasi totale del pubblico, dentro stadi vuoti, esclusivamente per mere questioni economiche, e per il rispetto dei contratti sui diritti televisivi.

Nel tardo pomeriggio tocca al Torino FC che, dall’inizio dell’anno 2020, ha segnato un ruolino di marcia semplicemente imbarazzante: otto partite giocate, due vittorie e sei sconfitte consecutive (19 gol subiti e 3 segnati).

Si ricomincia con i recuperi delle partite rimandate causa Covid-19: appunto Torino-Parma, poi Verona-Cagliari, Atalanta-Sassuolo e Inter-Sampdoria.

La partita dei granata, contro i ducali, è una gara che può già dare risposte definitive, sul futuro della squadra del presidente Urbano Cairo: retrocessione meritata o salvezza risicata. Null’altro all’orizzonte.

Una vittoria porterebbe un tesoretto di punti, capace di dare un minimo di tranquillità, una sconfitta potrebbe invece essere devastante, sotto tutti i punti di vista.

Ma facciamo un piccolo passo indietro, giusto per non dimenticare.

Cairo e il lockdown

Non è stato sicuramente felice e spensierato il periodo di quarantena forzata, per il proprietario di Masio. Oltre alla recente proposta di cassa integrazione, ai problemi sindacali con le varie redazioni, tra beghe contrattuali e uffici non a norma dal punto di vista sanitario, oltre alla grana Blackstone (aver vinto una battaglia non significa aver vinto la guerra), l’editorino alessandrino (rima fortemente voluta), si è riscoperto, suo malgrado, protagonista virale su YouTube. Evidentemente non deve essere molto amato dai suoi subalterni, poiché il famoso video “motivazionale”, doveva rigorosamente rimanere “inter nos”: qualcuno, ha pensato bene di renderlo pubblico, rendendo pubblica la qualità morale ed umana del personaggio. Sputtanamento totale.

A tale proposito non commento ulteriormente, tanto è già stato detto, ma mi limito a riproporre l’approfondimento e le conclusioni di Natalino Balasso, data 29 marzo 2020.

Cairo e la ripresa del campionato

Strenuo sostenitore della sospensione definitiva del torneo, dapprima supportato dai colleghi presidenti di Sampdoria, Lecce, SPAL e Brescia, in rigoroso ordine di classifica, Urbano Cairo, si è dovuto alla fine arrendere alla ragion di stato, votando a favore della ripresa del torneo.

Paura di retrocedere con una squadra difficilmente rinforzabile, Messi non in vendita, stipendi da riprendere a pagare: credo siano motivazioni più che sufficienti, almeno dal punto di vista societario, dove per “società”, naturalmente, si intende sempre e solo una persona. Tutto il resto è contorno.

Contorno, parola che si adatta perfettamente al nuovo Direttore Sportivo, Davide Vagnati, sostituto di quello che è stato giustamente definito “il servo muto di Zorro”, ma che si è già calato perfettamente nei panni del perfetto “yesman” al servizio del padrone. Ne vedremo delle belle, al di là dei proclami e delle frasi fatte, venute fuori puntualmente, subito dopo la nomina.

Riprende il campionato . nella foto lo striscione con la critta "hai cassintegrato la nostra fede", rivolta al presidente Urbano cairo
Riprende il campionato e riprende la contestazione a Urbano Cairo

Torino FC vs Parma Calcio – Primo tempo

Riprende il campionato e va così in scena il recupero della 25° giornata di Serie A.

Moreno Longo, allenatore sfiduciato dalla società, tanto che Wikipedia segnala già Marco Giampaolo come tecnico per la prossima stagione, stasera manda in campo (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Edera, Meite, Rincon, Berenguer; Zaza, Belotti.

Al di là del modulo, ancora quello mazzarriano doc, gli uomini sono questi, che piaccia o meno: infortuni e rosa corta insegnano.

Primo quarto d’ora caratterizzato dal nulla, e al primo corner, Torino FC in vantaggio: traettoria perfetta di Berenguer, stacco imperioso di Nkoulou che piega le mani a Sepe e rotola in rete.

Pareggio del Parma alla mezz’ora: azione insistita del Parma nell’area avversaria, cross di Gervinho dalla sinistra, che arriva a Kucka, all’altezza del dischetto, che di sinistro batte Sirigu.

Il primo tempo finisce 1-1.

Secondo tempo

Potrebbe mettersi bene per i granata fin dal primo minuto della ripresa: potrebbe, appunto.

Azione corale dopo il fischio dell’arbitro, De Silvestri la mette bene in mezzo di testa, scivolata di Zaza, che Sepe intercetta, palla a Edera, che viene atterrato. Per il Sig. Irrati è rigore.

Belotti batte malissimo, basso, centrale e debole, e il portiere del Parma manda la palla a lato.

Primo cambio per Longo: esce Berenguer, incazzatissimo, entra Ola Aina.

Grande occasione per Edera al 73’: bel cross di Aina, ma l’ex primavera, solo in area, la butta fuori di testa.

Secondo cambio per i granata (si fa per dire, visto il colore attuale della maglia): fuori edera, dentro Lukic.

Poco o nulla negli ultimi minuti, e la partita arriva stancamente al termine. Finisce 1-1

28 punti

Quindi, riprende il campionato, ma il Torino FC rimane lo stesso. Se qualcuno si aspettava qualcosa di diverso, sarà rimasto sicuramente deluso. Solita squadra, soliti scarponi, che tali sono rimasti, quattro mesi dopo.

Buona prova di Nkoulou, rete a parte, fuori posizione Edera, attivo ma evanescente Berenguer, Meitè da bestemmie, Zaza inutile. Decisivo come sempre Sirigu.

Discorso a parte per Belotti: non è un rigorista, già lo si sapeva, e credo sia inutile insistere, ma un anno e mezzo di cura Mazzarri, lo hanno trasformato in un trequartista, lontano parente del centravanti che era. Inutile colpevolizzarlo per il penalty sbagliato: è compito dell’allenatore trovare altre soluzioni. Mi chiedo quali, ma è una domanda retorica.

Un pareggio, che vale 28 punti in classifica, che non cambia lo stato dell’arte: sarà dura, durissima, salvarsi, con questi uomini, con questo gioco. E martedì prossimo c’è l’Udinese in casa, e c’è un calendario a venire, che fa paura.

Nota a latere: con “Sky virtual audio” era possibile mettere in sottofondo l’atmosfera da stadio, tipo Playstation. Ecco, questo è diventato il calcio post covid-19: virtuale, farlocco, come un torneo eSport.

Il calcio è morto, probabilmente, se si continuerà su questa strada, invece il “Toro” è morto da tempo.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.