Sanremo 2020: Marco Sentieri vince la sfida “Giovani”

Marco Sentieri vince il duello con il brano “Billy blu” e si aggiudica il Palco dell’Ariston di Sanremo

Un pò di Marco Sentieri

Conosciamo meglio questo giovane ragazzo campano.

Marco Sentieri nasce a Napoli, l’ 11 giugno 1985 (data per me molto importante, ma questa è un’altra storia…) ma a 16 anni si trasferisce a Roma e fonda la sua prima band “Il Quarto senso”, con la quale già assapora il profumo dell’Ariston, classificandosi nella categoria Sanremo rock giovani.

Il nuovo millennio porta collaborazioni artistiche che lo portano a guadagnarsi la stima e la fiducia, tanto che gli viene affidata l’apertura di concerti di artisti importanti, come Clementino, Gemelli Diversi, Rocco Hunt, Moreno e Neri per Caso, tanto per citarne alcuni.
Nel 2016 vince due festival internazionali in Romania: “GeorgeGrigoriu” e “Dan Spataru” e tra un festival e l’altro,partecipa ad X-Factor Romania, arrivando ai bootcamp nei 10 finalisti per categoria. Nel 2018 Marco compone l’inno per la propria squadra di calcio della città, l’Albanova, e nell’estate 2019 esce il nuovo singolo, “Avvolgimi” ed è live in tutta Italia.

Ed ora con “Billy Blu” sarà Teatro Ariston, Sanremo 2020, dopo il pareggio decretato dalla giuria in studio (composta da Pippo Baudo, Carlo Conti, Antonella Clerici, Gigi D’Alessio e Piero Chiambretti a cui Marco ha ricordato Giorgio Faletti in “Minchia signor tenente“) ed un punto a testa tra giuria demoscopia e commissione RAI, capitanata da Amadeus.

Ariston di Sanremo, Marco Sentieri e Amadeus alla selezione per sanremo giovani con il brano billy blu

Billy Blu

Ieri sera ho vissuto un’emozione fortissima, ma allo stesso tempo ero concentrato nel far arrivare un messaggio a cui tengo troppo. Spero di essere arrivato al cuore di tutti, sia dei bullizzati che dei bulli. Il mio risveglio non c’è ancora stato, mi sembra di sognare“. Ed è così. Marco è arrivato dritto al cuore e non è un sogno.

E’ una canzone “impegnata, quella di Marco Silvestri. Un brano che affronta un argomento purtroppo assai ben noto, quello del bullismo. Un testo importante, rappato molto lentamente, scandito bene per dare il peso giusto alle parole, e poi cantato con forza e trasporto. Una pagina di storia nella storia d’Italia. La parte musicale è elegante, curata con classe e finezza. Sonorità particolari, un’atmosfera tra il jazz e il soul, con un gusto un pò retrò, il giusto, e già piace fin dall’intro.

Ma non è solo questa, la caratteristica vincente di Billy Blu. E’ una canzone d’autore e non uno qualunque.

Il papà di Billy blu si chiama Giampiero

Quando si parla di immortalità si intende qualcosa che non morirà mai. E la musica, quella vera, quella bella non muore mai. E’ così che Giampiero Artegiani continua ad essere vivo, attraverso i suoi testi e la sua musica. Il suo destino, indissolubilmente legato al Festival di Sanremo. Infatti, il compianto cantautore si è spento proprio l’anno scorso, alla vigilia del festival, eppure parteciperà all’edizione di quest’anno.

Autore de “il sogno di un buffone“, con il quale vinse la categoria giovani, e “Perdere l’amore” con il quale vinse il festival nel 1988, è suo il brano con il quale Marco Sentieri ha vinto il duello contro Shari e va di diritto con l’approvazione del televoto e della giuria demoscopica al settantesimo festival di Sanremo.

Una canzone che posso pronosticare, senza dubbio, sul podio finale. Piacerà tanto, ma non si può dire di più, solo perchè non porta bene e, personalmente, vorrei applaudire al suo successo.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”