Sanremo 2021 prima serata: “Su i braccioli!” per Amadeus e Fiorello

Cronaca, commenti, curiosità e pagelle sulla prima serata del Festival di Sanremo 2021

Tanto tuonò che piovve.

Il Festival che non s’aveva da fare, alla fine si fa. Buon festival a tutti.

E’ il Festival dei Big sconosciuti, emozionati e pieni di voglia di salire sul palco per esibirsi dal vivo: parecchi di questi su un palco vero non ci sono mai saliti, e dal vivo non si sono mai esibiti. Probabilmente, per gli stessi di cui sopra, sarà la prima e l’ultima volta dal vivo su un palco: il pubblico virtuale, quello delle piattaforme, quello dei download (legali o meno), non è quello che va ai concerti. O per meglio dire, che ci andava.

Al di là delle polemiche, delle battute e delle cattiverie, 26 + 8 privilegiati, più ospiti sparsi, e altrettanto fortunati, avranno la possibilità di fare quello che da ormai un anno, tutti gli anni non possono fare, e che non si sa quando e come potranno ricominciare a fare. Questo è bene non dimenticarlo, da qui a sabato sera

Tralascio il fatto di dover seguire il Festival da remoto: mi adeguo, come tanti altri.

Giusto per movimentare subito l’atmosfera: andate a vedere cosa rappresenta il numero 71 nella smorfia napoletana. Chissà che non sia una premonizione.

Primafestival

Prima del solito prequel, il TG1 ci offre un pre-prequel, in collegamento dal teatro Ariston, con Amadeus, Fiorello e l’ologramma di Vincenzo Mollica. Si, l’ologramma. Cominciamo alla grande, si fa per dire, e ci sta a pennello il primo #stendiamounvelopietoso. Mi sa tanto, il primo di una lunghissima serie. Ah, non lamentiamoci più dei politici attaccati al cadreghino, eh…

La kermesse della finta positività comincia con il solito prequel, condotto quest’anno da Giovanna Civitillo, coniugata Rita Sebastiani, ovvero la moglie di Amadeus. “Tutto in famiglia” non era il titolo di una sitcom? Sono passati anni da quando faceva la “scossa lentissssima“, e si vede.

Per il resto, oltre a lei, Giovanni Vernia e Valeria Graci c’è solo pubblicità. Come da copione.

Sanremo 2021 prima serata

La tanto declamata scenografia mi pare abbastanza banale: l’aveva già inventata il regista Lewis Gilbert nel 1979 per il film “Moonraker – Operazione spazio”, undicesimo film di 007, protagonista Roger Moore.

Irrompe Fiorello in versione drag queen, o se preferite in versione Achille Lauro, che canta una versione elettro dance di “Grazie dei fior”. Dai Fiore, hai sessant’anni suonati, smettila di fare il pirla…affettuosamente, eh…no, anzi, non smettere. Sei il più grande.

Sù i braccioli” rivolto alle poltrone vuote del Teatro Ariston è da antologia della Tv; quella sui culi un po’ meno, ma gli perdono tutto.

Nuove proposte

Occupandomi ormai da tempo di artisti emergenti e nuove proposte, un po’ per passione, un po’ per necessità (tra un DPCM e un lockdown), evito di commentare. Ho già sentito le canzoni ad Ama Sanremo, e mi chiedo che cazzo ci facciano questi in gara, e soprattutto come siano stati scelti.

Comincia Gaudiano, segue Elena Faggi (Arisa canta fra poco), poi Avincola (canta o fa finta?), chiude Folcast.

Per l’occasione, inauguro un nuovo hashtag: #vastità. Vi lascio immaginare il significato (non credo sia difficile).

Passano Folcast e Gaudiano. Ripeto e ribadisco: #vastità.

Festival #71

#stendiamounvelopietoso sulla performance in stile Las Vegas di Amadeus e Fiorello, soprattutto del primo: Frank Sinatra e Dean Martin si stanno rivoltando nella tomba. E i minuti passano.

L’anno scorso, Cristo si è fermato…a Sanremo, e non è dato per scontato che proprio da Sanremo possa ripartire: Diodato canta “Fai rumore”, canzone vincitrice lo scorso anno. Mai canzone fu più profetica, e apocalittica. Per me porta sfiga, poi fate voi.

Ore 21:58 finalmente comincia quello che dovrebbe essere il Festival 2021 prima serata.

Arisa è chiamata a rompere il ghiaccio: “Potevi fare di più”, testo di Gigi D’Alessio. New look e canotti alle labbra, vestita in modo abominevole, merita un #versaceonthefloor. Mi ricorda “La notte”, cioè le canta tutte uguali. Da risentire.

Entra la co-presentatrice della prima serata, ovvero Matilda De Angelis: il vestito è più granata delle maglie attuali del Torino FC. Mi viene da piangere.

Colapesce e Dimartino cantano “Musica leggerissima”. Ora: chi è l’uno e chi è l’altro? Stesso dilemma di quando vidi tanti, ma tanti, anni fa, Franco IV e Franco I. Vocine impalpabili che cantano “Se mi lasci non vale“.

Zlatan

Il bello del lavorare da remoto, consiste nel non dover uscire dalla sala stampa per fumare, dovendo passare almeno tre livelli di sicurezza, sia in entrata che in uscita. Nel mio caso, in questo caso, ne approfitto per portare il cane a fare i bisogni. Anzi no, non è ancora ora della performance da ospite: dopo aver sparato qualche minchiata, fa finta di fare il presentatore. Il cane dovrà aspettare.

Aiello presenta “Ora”. Tamarro al punto giusto, dicono un gran rompiballe. Non capirò un cazzo di musica, ma mi chiedo cosa ci faccia su quel palco. #stendiamounvelopietoso (stasera fioccano).

Francesca Michielin & Fedez  cantano “Chiamami per nome”. Non sopporto l’una e non sopporto l’altro. L’altro che, fra un testimonial e un video nel cesso di casa, ha disimparato definitivamente a parlare. Passiamo oltre.

Loredana Bertè

Scarpette rosse ai piedi del microfono, ed è subito medley: “Il mare d’inverno”, “Dedicato”, Non sono una signora” e “Sei bellissima”. Standing ovation virtuale, e, per quanto mi riguarda, possiamo chiudere la trasmissione. Un applauso mi sia permesso, al mio amico Ivano “The big drummer” Zanotti, che picchia come un fabbro su una batteria che al suo cospetto sembra minuscola.

Questo è il Festival di Sanremo che voglio e che mi piace.

Figlia di…” è l’inedito presentato in anteprima. Canzone autobiografica, su ritmo latineggiante, ma ormai è la moda. Non male, anche se è un pochino troppo uguale a “Corazón espinado” dei Santana. La domanda sorge spontanea: perché presentarla come ospite e non in gara?

Sanremo 2021 prima serata - Fiorello di profilo, occhiali dalla montatura nera e coppola nera
Sanremo 2021 prima serata – Rosario Fiorello

Consigli per gli acquisti

Max Gazzè canta “Il farmacista” con la Trifluoperazina Monstery Band. Massimo rispetto, ma perché a Sanremo presenta solo canzoni brutte? Da dimenticare il trucco e parrucco in stile Leonardo Da Vinci. Un plagio di se stesso.

Noemi con “Glicine”. Sostituisce Irama, per la ormai nota vicenda della positività al tampone di un membro del suo entourage. Ballatona abbastanza sanremese, voce addirittura in sordina. La canzone migliore, per adesso.

Ancora Fiorello in un divertente siparietto sui nomi delle dita dei piedi, e poi Fiore canta, meglio di tutti quelli, in gara, ascoltati fin ora.

Mancano sette presunti big alla fine del Sanremo 2021 prima serata, ma la stessa non va avanti: tocca, purtroppo, a Achille Lauro. Hei, giovane: di Renato ce n’è uno solo. Chiaro? Cristallino?

#stendiamounvelopiatoso su performance, look, personaggio, canzone. Se penso che dovrò sorbirlo per tutte le puntate, mi monta la carogna. Il cane viene a chiamarmi: è ora della passeggiata. Buona visione a voi.

Madame presenta “Voce“. Cento milioni di visualizzazioni, piace a CR7+2. Per me può bastare. Visto che l’attaccante della squadra apolide in maglia b/n è ricco sfondato, le compri un paio di scarpe.

Noiosissima, e assai poco elegante (vero Amadeus?), la performance di Matilda De Angelis sui baci. Potevo stare un pochino di più fuori col cane.

Mezzanotte e tutto va bene (si fa per dire)

Maneskin presentano “Zitti e buoni“. C’entrano col Festival come i cavoli a merenda, ma spaccano. “Glam” si diceva una volta. Coatti il giusto, credo abbiano visto tutti i video dei Motley Crue.

Zlatan domani sera non ci sarà, e questa è una grande notizia.

Ghemon e “Momento perfetto“. Dopo la prima nota e la prima parola, mi viene da scagliare il telecomando contro il televisore. #vastità

Finalmente il ricordo di Claudio Coccoluto. si poteva, si doveva fare prima.

Non si va avanti, il tempo passa inesorabile. Fiorello e Amadeus che ballano la lambada è qualcosa di abbastanza trash. Però Fiore che canta “Ti lascerò” (1989, quando Sanremo era Sanremo), ha un suo perchè, tutto sommato anche Matilda ce l’ha, anche se gli originals, Fausto Leali e Anna Oxa sono inarrivabili.

Coma_Cose con “Fiamme negli occhi“. Se qualcuno critica ancora i miei amici Jalisse, giuro che lo picchio. La differenza fra fare musica in modo virtuale e farla dal vivo. Impalpabili e impreparati.

AnnalisaDieci“. Vi ricordate il film con Bo Derek “10”? Ecco: gran gnocca, ma finisce lì. Nella puntata di venerdì ascolterò anche la canzone, che però, a prima vista, sembra essere sempre la solita solfa.

Piccolo spazio pubblicità

Bisogna fare tardi per forza, quindi torna Diodato. Un tantino palloso, ma è un parere personale.

Francesco Renga canta “Quando trovo te”. Tra gli autori c’è un certo Casalino…sarà mica “quel” Casalino? Mah. In ogni caso la canzone è orrenda, e lui avrebbe bisogno di una buona dieta.

Fasma chiude, finalmente, con “Parlami”. Si davvero, parlami, dimmi, fammi capire: cosa ci fai su quel palco? Tu e lo stramaledetto autotune.

#aridatecepippobaudo

Se questo è il livello attuale della musica italiana, allora #esumabinciapà, e se questo, cioè Amadeus, è un Direttore Artistico, allora, per favore #aridatecepippobaudo.

Tredici canzoni mediocri, per non dire peggio, interpretate quasi tutte malissimo: forse il fonico stasera non era particolarmente sul pezzo, si sono notate parecchie imperfezioni, o forse questo è il livello dei primi tredici partecipanti. Bassissimo.

Tanto rumore per nulla in questa prima serata di Sanremo 2021, riassunta così dall’amico Mauro Macario, figlio dell’indimenticato ed indimenticabile Erminio: “Una serata di canzoni incommentabili. Mai sentito cose più desolanti in vita mia. Ci sarebbe da fare le scuse in Mondovisione“. Amen.

Classifica provvisoria: ultimo Aiello, e ci mancherebbe, poi via via gli altri. il podio: III posto Fasma, II posto Noemi, I posto Annalisa.

Dopo quattro ore e quarantaquattro minuti di trasmissione, un’eternità, vi auguro la buonanotte. A domani.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.