Il presepe: storia del vero simbolo del Natale

Il presepe, o natività, è una delle tradizioni natalizie cristiane più amate e diffuse in tutto il mondo. La sua origine risale a secoli fa, quando San Francesco d’Assisi decise di rappresentare la scena della nascita di Gesù in modo tangibile e accessibile a tutti. Da allora, è diventato un elemento intrinseco delle celebrazioni natalizie in molte parti del mondo, con diverse interpretazioni e stili.

Le Radici Storiche del Presepe

La storia del presepe ha inizio nel XIII secolo, quando San Francesco d’Assisi decise di organizzare una rappresentazione vivente della nascita di Gesù durante la messa di mezzanotte della vigilia di Natale. Questo gesto fu motivato dalla sua volontà di avvicinare la gente comune alla spiritualità del Natale, rendendo la storia della nascita di Cristo più comprensibile e coinvolgente. La rappresentazione comprendeva una mangiatoia, un bue e un asinello, insieme a persone che impersonavano Maria, Giuseppe, gli angeli e i pastori.

Questa iniziativa di San Francesco ispirò la creazione di presepi anche in altri luoghi, diffondendosi rapidamente in tutta Europa. Tuttavia, i primi presepi non erano opere d’arte elaborate come quelle che conosciamo oggi; erano piuttosto scene viventi realizzate con attori e animali veri. Con il passare del tempo, la rappresentazione del presepe si trasformò in una forma artistica più fissa, con statue e figure scolpite per creare la scena della natività.

I Presepi in Italia: Cuore della Tradizione

In Italia, il presepe è profondamente radicato nella cultura e nelle tradizioni natalizie. Ogni regione ha le sue peculiarità e stili unici nella loro realizzazione. A Napoli, ad esempio, i presepi sono famosi per la maestria artigianale e la cura dei dettagli. Quelli napoletani spesso includono figure realizzate con grande precisione e sfondi intricati che ricreano scene bibliche in modo realistico.

Un’altra località italiana rinomata per i suoi presepi è Greccio, il luogo in cui San Francesco d’Assisi tenne la prima rappresentazione della natività. Qui, ogni anno, i visitatori possono ammirare un presepe vivente che cerca di catturare lo spirito della rappresentazione originale di San Francesco.

I Presepi in Europaa

L’arte del presepe si è diffusa ben oltre i confini italiani, trovando espressione in tutta Europa. In Spagna, ad esempio, sono spesso caratterizzati da una vasta gamma di figure, incluse molte che rappresentano mestieri e tradizioni locali. In Portogallo, i presepi sono noti per la loro intricata architettura e dettagliate scene di vita quotidiana.

Nella regione bavarese della Germania, i presepi spesso includono personaggi tradizionali del folklore locale, dando vita a scene pittoresche e affascinanti. In Francia, soprattutto il Provenza, sono famosi per l’uso di colori vivaci e materiali locali per creare scene luminose e allegre.

I Più belli d’Europa

Se siete appassionati di presepi e desiderate vivere l’atmosfera natalizia in tutto il suo splendore, ci sono molte destinazioni in Europa che offrono rappresentazioni spettacolari.

A Oberndorf, in Austria, potrete visitare il Museo del Presepe, che ospita una vasta collezione di presepi provenienti da tutto il mondo. La città è anche famosa per la creazione del celebre canto natalizio “Stille Nacht” (“Silent Night”), e la visita al museo può essere un modo affascinante per immergersi nella storia e nella cultura natalizia.

A Praga, nella Repubblica Ceca, il mercato natalizio sulla Piazza della Città Vecchia è arricchito da uno splendido presepe che attrae visitatori da ogni parte del mondo. La città stessa, con la sua architettura gotica e il fascino storico, crea un contesto incantevole per celebrare il Natale.

Il Santuario di Nostra Signora di Lourdes, in Francia, ospita un presepe animato che coinvolge i visitatori con la sua atmosfera magica. La città è anche famosa per il suo pellegrinaggio annuale e la visita al presepe può essere una tappa emozionante durante le celebrazioni natalizie.

La Notte di Natale

La notte del 24 dicembre è un periodo di gioia, riflessione e condivisione. In molte tradizioni, le famiglie si riuniscono per una cena speciale, scambiano regali e partecipano a servizi religiosi che celebrano la nascita di Gesù.

La notte di Natale è anche il momento in cui molti presepi vengono messi in mostra nelle case e nelle chiese, illuminando gli ambienti con la rappresentazione della natività. Le luci soffuse e le figure serene del presepe creano un’atmosfera di calma e contemplazione, invitando le persone a riflettere sul significato profondo di questa festa.

Il presepe è molto più di una semplice tradizione natalizia. È un mezzo attraverso il quale le persone possono connettersi con la storia della nascita di Gesù in modo tangibile e emotivo. Attraverso i secoli, ha subito trasformazioni artistiche e culturali, ma la sua essenza rimane intatta: condividere la gioia e la spiritualità.

Il presepio

Il presepio, antropologia e storia della cultura - la copertina del libro

Se volete approfondire, proponiamo il libro “Il presepio – Antropologia e storia della cultura

Scritto da Maurizio Bettini, pubblicato da Einaudi Edizioni, questa opera letteraria ci illustra che “il presepio è una finzione fragile e incantevole. Nel suo puntuale ritorno, a ogni 25 dicembre, si cela qualcosa di magico che riguarda ognuno di noi: credenti, atei o indifferenti. Una nostalgia che riporta ai Natali dell’infanzia, quando aprivamo lo scatolone preso in soffitta, o in cantina, e con gli occhi pieni di stupore tiravamo fuori una dopo l’altra le piccole statuine. Maurizio Bettini ci accompagna attraverso i secoli alla scoperta delle storie nascoste dietro la tradizione. Al termine del viaggio non guarderemo piú con gli stessi occhi quel paesaggio insieme familiare e meraviglioso.

disponibile on line sul sito ufficiale di Einaudi Edizioni.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”