La Street Art, è diventata a tutti gli effetti la forma d’arte più popolare e seguita. Compare per la prima volta, tra gli anni ’50 e 60 a New York, con l’esplosione del graffitismo. Oggi la troviamo in ogni parte del pianeta. È il più delle volte coloratissima, si fa notare, grande veicolo per messaggi forti e importanti. Di seguito una carrellata tra le opere più belle e più premiate del mondo anche sulla ormai celebre piattaforma Street Art Cities.
Spagna – Fenés“ The Cellist” di Sfhir (Hugo Lomas)
Un’incredibile ode alla musica della Street Artè quella firmata da SFHIR. Prodotto durante il primo Perla Mural Fest nell’agosto 2023 a Fene, La Coruña, Spagna e nominato il murale più bello al mondo dalla piattaforma Street Art Cities. Il murale prende un intero edificio di nove piani incorporando l’architettura del palazzo nella struttura del violoncello. Di notte la magia: quando si accendono le luci delle scale i tasti del violoncello si illuminano
Italia – Brescia “il sogno dell’acqua” di Vera Bugatti
Un Poseidone provato che ha perso il fisico possente, lo sguardo impetuoso, il carro e il tridente. Sofferente, preoccupato. Accanto a lui la bambina tiene tra le braccia un polipo, proteggendolo. Alza lo sguardo verso la luce mentre una tartaruga passa proprio sopra la sua testa. Appaiono un cavalluccio marino, un trespolo, una medusa. La gestione delle risorse idriche è una questione fondamentale nel contesto dello sviluppo sostenibile. l’opera di Street Art di Vera Bugatti vuol essere un omaggio a chi si prende cura di tutto ciò.
Spagna – Nigran “A dona do Esteiro” di Lula Goce
‘A Dona do Esteiro’ di Lula Goce un miracolo naturale dal volto femminile e decorato con aironi, fiori, mare e piante. L’esuberanza della natura e la bellezza femminile si mescolano in questo grande murale per trasmettere ai cittadini un messaggio in difesa dell’ambiente ma anche di orgoglio di appartenenza e identità condivisa. È stato lo stesso Comune di Nigrán a commissionare la trasformazione del muro di 250 metri quadrati.
Per la prima volta, l’intelligenza artificiale è stata utilizzata per generare il volto della “Dona do Esteiro” mescolando un’immagine di Penélope Cruz con altre donne scelte a caso.
Stati Uniti New York City “Flusso indigeno” di Marka 27
Un altra mirabile opera di Street Art di impatto sociale. Il murale “Indigenous Flow” è stato dipinto dall’artista Victor “Marka 27” Quiñonez. Si ispira alle radici aborigene e isolane dello Stretto di Torres in Australia di Mills, così come al RedHawk Native American Arts Council, Ramapo Munsee Lunaape Nation e altri Comunità indigene nell’area di New York. L’opera è nata per “dare qualcosa alla comunità che potesse farli sentire orgogliosi e di cui potessero essere proprietari. Questo murale è qualcosa che può unirci tutti, non importa da dove vieni”.
Australia – Melbourne “Cessate il fuoco” di Pete Cto
L’autore di quest’opera di Street art è Peter Seaton in arte Pet Cto. Un’immagine che ci ricorda che per i bambini la guerra non ha nessun senso. We are one, siamo un’unica famiglia, un’unica razza quella umana.
Antille olandesi – Kralendijk “Leilana” di Tymon de Laat
Tymon de Laat trasforma le persone autoctone nel simbolo della ricchezza del multiculturalismo, rappresentato in modo volutamente ingrandito attraverso motivi vorticosi e colori vivaci. Ciò che cattura l’attenzione dello spettatore è la bellezza della sua cultura dipinta nei luoghi meno attesi.
Russia -Novosibirsk “Il gigante di Novosibirsk” di Trepo Parker
Un omaggio della street art alla professione medica e al duro lavoro che questi ultimi anni di pandemia e post-pandemia hanno intensificato e complicato. In un paese in tempo di guerra, nel cuore di una città la cui regola visiva è il grigio, un cuore giallo brillante è stato posto nelle mani di un medico, su uno sfondo viola di speranza. Il murale non ha rispettato le regole del governo russo, ma grazie alla protesta di tutti i cittadini l’opera è rimasta intatta.
Georgia – Tiblisi “Cambiare la lampadina” di Safont e Wedo
La Georgia è un paesecon un passato segnato da numerosi conflitti armati. “Vogliamo che il nostro murale si riferisca anche a questa capacità della popolazione, di restare a galla nonostante le difficoltà, di superare l’oscurità attraverso il lavoro di squadra, il sostegno e la coesione comunitaria quando si tratta di difendersi e superare le avversità”. Questo il commento degli artisti
Francia – Valence “Ciclope” di Tolosa di Madariaga e Razquin di Chascomuna
Ciclope, opera del duo artistico composto da Pilar Tolosa di Madariaga e Julian Razquin di Chascomuna. Un dipinto di enormi fiori in viola e rosso che occupa il lato di un edificio a Valence, in Francia. “I fiori, come una promessa, germogliano nel giardino della mia mente. Sono i sogni che modellano i tempi a venire. Seminare oggi, con calma. Perché quei fiori del futuro saranno nostri”. Questa la loro spiegazione
Italia – Gallarate – “Atlas la donna che portava il mondo” di JDL
“La storia di questo quartiere mi ha insegnato che il potere non arriva con il denaro, il successo o gli obiettivi di carriera. La vera forza è la capacità di far crescere gli altri”. Così afferma l’autore dell’opera di Street Art JDL
Regno Unito – Ashford “Cerbiatto fiammeggiante” di Curtis Hylton
Curtis Hylton ha dipinto un giovane cervo orgoglioso in mezzo a felci autunnali. Osservando bene sulla sinistra dell’opera, un fagiano appare dalla macchia. Il murales è stato creato come parte dell’Ashford Unframed Festival 2023
Irlanda – Drogheda “Un Cahiellach” di Vera Bugatti
La Cailleach è la divina maga e dea madre associata all’inverno, alla creazione del paesaggio e ai monumenti antichi. Vera Bugatti considera la street art come parte del suo percorso artistico. Trova soggetti e suggestioni sempre diverse con cui dialogare, lavorando con diverse tecniche, spaziando dai gessi e vernici ai cavi, agli elementi elettrici e alle installazioni in luoghi abbandonati. Il suo lavoro è legato a questioni umane, sociali e ambientali e trae ispirazione sia dal passato antico che dal contemporaneo.
Romania – Bacau “Fusione” di Karski
“Con questo lavoro voglio creare consapevolezza sul problema del riscaldamento globale che abbiamo. Il mondo si sta riscaldando e noi ci stiamo sciogliendo”. Cosi commenta Karski il suo lavoro di Street Art
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