Test su animali: 1,4 milioni di firme per una scienza animal free

L’Iniziativa dei cittadini europei (Ice) contro la sperimentazione animale ha concluso con successo la raccolta di 1,4 milioni di firme, promuovendo la transizione verso una scienza animal-free e il rafforzamento del divieto di test cosmetici e chimici sugli animali nell’Unione Europea (UE). Le firme ora sono sottoposte alla verifica delle autorità nazionali, che hanno tre mesi per esaminare le dichiarazioni di sostegno valide.

Tra le centinaia di personaggi noti che hanno supportato la campagna, anche Paul McCartney, Ricky Gervais, la band heavy metal finlandese Lordi, il cantante italiano Red Canzian, il giornalista francese Hugo Clément e l’attrice Evanna Lynch.

Oltre un milione di firme raccolte e verificate per obbligare la Commissione europea a procedere con l’iniziativa. L’Oipa, insieme a Peta e altre associazioni, sostiene l’Ice, che chiede l’istituzione di un piano per porre fine agli esperimenti in UE.

Il Regolamento Reach

Il Regolamento Reach richiede test sugli animali per sostanze chimiche in assenza di metodi sostitutivi, consentendo alle aziende di sperimentare anche sostanze cosmetiche. Ogni anno, circa nove milioni di animali subiscono esperimenti crudeli nell’UE, con risultati spesso non predittivi per gli effetti sugli esseri umani. L’Oipa sottolinea che cani, conigli e porcellini d’India vengono immobilizzati e sottoposti a sostanze tossiche, causando tumori, ustioni o cecità.

«L’Ice, promossa e sostenuta in Europa dall’Oipa insieme a Peta e altre associazioni, chiede l’istituzione di un piano per porre fine a questi esperimenti in UE e ora la Commissione dovrà approntarlo», commenta Valentina Bagnato, responsabile Relazioni esterne di Oipa International. «Il Regolamento Reach stabilisce che qualunque sostanza chimica con la quale l’uomo può venire in contatto debba essere testata sugli animali, qualora non siano disponibili metodi sostitutivi. Questo significa che è ancora possibile il ricorso a escamotage da parte delle aziende per continuare a sperimentare su animali anche sostanze che poi rientreranno nell’industria della cosmesi»

«L’iniziativa europea che abbiamo promosso è volta a superare una contraddizione tra Regolamenti che consente ancora i test sugli animali in UE»

Dal 2013 in Europa è vietato per legge commercializzare cosmetici per la cui produzione siano previsti test sugli animali. Ma la legge purtroppo vale solo in Europa ed in ogni caso prevede alcune eccezioni che consentono di aggirare parzialmente il divieto. Sono, infatti, ammessi alcuni ingredienti che seppur testati sugli  animali, rientrano tra gli ingredienti utilizzati nel settore medico o alimentare e quindi anche dal mondo della cosmesi. In secondo luogo, gli ingredienti testati sugli animali, prima che entrasse in vigore la legge, non sono mai stati ritirati dal mercato e continuano a girare liberamente.

I test eseguiti sono tremendi. Sostanze diverse vengono iniettati negli occhi e sotto pelle di poveri animali legati nel modo più crudele..senza alcuna possibilità di difendersi. si tratta per lo più di conigli e topolini sottoposti a questi test dalla vita fino alla morte.
Non meno frequente, che le cavie siano gli animali in gravidanza per testare la tossicità sui piccoli.

Cosa succede ora?

Ogni anno nell’Unione Europea oltre 10 milioni di animali soffrono a causa di esperimenti che possono essere sostituiti da nuove tecnologie animal free. La maggior parte di questi non test riesce a fornire previsioni affidabili circa gli effetti sugli esseri umani.

«Auspichiamo che ora velocemente l’Ue metta fine ai giorni dolorosi degli animali indifesi costretti a ingoiare ingredienti cosmetici, infettati intenzionalmente con malattie debilitanti o soggetti a dolorose pratiche chirurgiche», commenta la reponsabile delle Relazioni internazionali di Oipa International, Valentina Bagnato. «I cittadini europei, sostenendo l’Ice, hanno dichiarato di volere un ripensamento radicale per sostenere la transizione in Europa».  

Cruelty free o non cruelty free?

Se decidete di porre più attenzione ai vostri cosmetici, dovete sapere però che il divieto esiste solo in Europa.

In Cina per esempio è ancora obbligatorio eseguire il test sugli animali prima che un prodotto arrivi sul mercato. Perciò l’azienda cruelty Free che decide di vendere in Cina dovrà necessariamente farlo.

Piccola eccezione…solo se vende nei negozi fisici, se il mercato è solo on line, potrà non farlo.

Gli Stati Uniti sono sulla buona strada, molti paesi si stanno adeguando, ma il cammino è ancora lungo.

cruelty free test su animali - nella foto il primo piano di una bella ragazza che si sta facendo truccare
Cosmetici e test sugli animali: un milione di firme per dire stop – Foto di Arman Ph

Di seguito l’elenco dei marchi creulty Free e quelli non cruelty Free. Istruzioni per l’uso. Il prodotto cruelty Free si identifica con la presenza del coniglietto.


Questo il sito per verificare se un marchio è cruelty Free, ma è in continuo aggiornamento.

Se avete dubbi potete scrivere alle aziende e se ricevete una risposta troppo lunga e vaga…qualcosa non torna.

In generale, se un brand non testa sugli animali, è una notizia che desidera far sapere senza troppi giri di parole.

I prodotti “vegan”

Nell’elenco troverete anche il simbolo della fogliolina verde che identifica i prodotti “vegan”, che non contengono cioè nessun derivato dagli animali: latte, miele, collagene animale, seta e cocciniglia sono alcuni degli ingredienti assolutamente banditi da questo tipo di formulazioni e poiché vegan significa anche non avere impatto sull’ambiente, i marchi che decidono di sposare questa filosofia non devono contenere tra gli ingredienti tensioattivi sintetici, siliconi e petrolati, pericolosi per l’ambiente marino.Cosmetici e test sugli animali: un milione di firme per dire stop.

La nostra vanità vale il loro sacrificio?

Immagine di copertina creata con IA Canva

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”