Triangolo delle Bermuda: il mistero avvolgente dei suoi segreti

Il Triangolo delle Bermuda, un’area geografica compresa tra Miami, le Bermuda e Porto Rico, è da decenni al centro di un’enigmatica serie di sparizioni, incidenti e fenomeni apparentemente inspiegabili. Questo triangolo, noto anche come il “Triangolo del Diavolo” o il “Triangolo del Mistero,” ha catturato l’immaginazione del pubblico e ha ispirato numerose teorie del complotto, leggende e racconti fantastici.

Ma dietro il velo di mistero, cosa si nasconde davvero nel cuore di questa regione? Mostri marini, portali spazio temporali, UFO? O semplicemente, la natura in quella zona ha comportamenti che ancora non siamo in grado di capire e controllare?

Sebbene la fama del Triangolo delle Bermuda sia alimentata da narrativa sensazionalistica e teorie del complotto, è fondamentale considerare i fatti scientifici e storici quando si affronta questo argomento. In quest’area, la natura è irrequieta e le correnti sono particolari.

Le prime storie di strani eventi nel Triangolo delle Bermuda risalgono al di là del 20° secolo, con relazioni di navi scomparse e aerei che sembravano volatilizzarsi nel nulla.

November 1925: Cotopaxy

Nel 1925 una nave con 32 membri dell’equipaggio scompare misteriosamente. La nave mercantile Cotopaxy era diretta all’Havana, Cuba, ed era salpata dal porto di Charleston, in Carolina del Sud con un carico di carbone.

E’ la prima sparizione registrata ufficialmente, anche se sono già tante le leggende che ruotano intorno al mistero del Triangolo delle Bermuda, tramandate da vecchi marinai e riguardanti vascelli e imbarcazioni che miosteriosamente non hanno toccato il porto di destinazione.

La storia della Cotopaxy però diventa famosa perchè a parlare della sua sparizione è Steven Spilgerg nel film “Incontri ravincinati del III tipo”. Non sarà la prima nè l’ultima volta che Hollywood si occuperà di sparizioni misteriose nel Triangolo delle Bermuda. I film di questo filone attirano migliaia di spettatori nei cinema di tutto il mondo.

La Cotopaxy, in realtà, non è sparita.

Lo storico David O’ keefe, il pilota veterano di guerra Jason Harris, l’investigatore Wayne Abbot e il biologo marino e sommozzatore Mike Barnette hanno formato una squadra che da anni studia e si immerge nelle acque dell’oceano atlantico per ritrovare i relitti di navi e aerei scomparsi, e nel 2020 ha ritrovato la nave scomparsa quasi cento anni prima. Il team ha stabilito anche le cause del suo naufragio. Nessun alieno ha rapito l’equipaggio con tutta la nave, ma una forte tempesta, molto probabilmente con onde anomale (ne parleremo dopo), ha rovesciato l’imbarcazione risucchiandola sul fondale oceanico.

5 December 1945: Flight 19

Uno dei primi incidenti spesso citati riguarda il volo di allenamento Flight 19, avvenuto nel dicembre 1945. Cinque aerei della Marina decollano dalla base di Lauderdale, Miami. La squadriglia è impegnata in una missione di addestramento. Verso le 17 alla torre di controllo arriva la comunicazine che gli aerei hanno le bussole fuori uso e affermano di essersi persi. Poco dopo, spariscono dai radar. In loro soccorso viene inviato un idrovolante Martin Mariner, ma anche questo aereo, scompare dai radar esattamente trenta minuti dopo il decollo.

In totale, sei aerei scompaiono e 27 piloti perdono la vita.

Tuttavia, un’analisi razionale rivela che le circostanze atmosferiche avverse e un errore di navigazione possono essere state le cause principali dell’incidente.

Sono tante le testimonianze attendibili di piloti che, negli anni a seguire, hanno riferito di nubi anomale che compaiono all’improvviso, così come sono documentabili scientificamente, la presenza improvvisa di onde anomale nel bel mezzo di una calma giornata di navigazione.

Alcuni sostenitori del mistero del Triangolo delle Bermuda menzionano sparizioni di navi e aerei, ma è importante notare che le statistiche di queste perdite non sono significativamente diverse da altre parti dell’oceano in termini di incidenza di incidenti. Le rotte di navigazione nell’area sono fortemente trafficate e soggette a condizioni meteorologiche instabili, il che può contribuire agli incidenti.

Il misterioso vortice del Triangolo delle Bermuda

Sono davvero tante le testimonianze di equipaggi che affermano di aver visto e vissuto un fenomeno chiamato Vortice delle Bermuda.

In pratica, gli aerei si ritroverebbero dirottati a chilometri di distanza dalla loro rotta, in un batter d’occhio. Una percezioni di posizionamento o un’anomalia che agisce come un tunnel che trasporta velocemente in un altro punto del cielo?

Eppure sono tanti i piloti di aver incontrato una sorta di nebbia improvvisa e che pochi minuti dopo si sarebbero ritrovati molto lontano dalla loro posizione precedente. Un fenomeno documentato anche dalle tabelle orarie di arrivo, che in questi casi, registrano effettivamente un tempo di volo eccezionale, con atterraggi anticipati anche di più di un’ora. Stessa anomalia per le tratte. Nessuna spiegazione sul perchè alcuni piloti si sono ritrovati ad atterrare in un aeroporto diverso da quello della loro destinazione, malgrado la loro rotta fosse impostata correttamente.

Le risposte, forse, sono nascoste nei profondi abissi dell’Oceano Atlantico.

Nubi improvvise, buchi neri e onde anomale: i fenomeni naturali del Triangolo delle bermuda

Quella zona di Oceano ha una morfologia che ancora non è completamente conosciuta alla scienza, per via della profondità dei fondali. Quel che è certo è che questa regione ha delle caratteristiche geologiche particolari, come il “Blue Hole“. E’ un vero e proprio tunnel verticale nel mare e si trova a 40 miglia dalla costa di Belize City, sulle rive della Eastern Blue Cut, la baia dove si incontrano le correnti dell’oceano nord atlantico, a pochi metri dalla spiaggia regolarmente frequentata da turisti.

Il Blue Hole non è l’unico “pozzo verticale” dell’Oceano. Sono tante le doline e da queste possono fuoriuscire enormi bolle di gas che possono letteralmente far sparire l’acqua da sotto un transatlantico.

Inoltre, il fondo dell’oceano nel Triangolo delle Bermuda è noto per la sua attività sismica e vulcanica. Alcune teorie suggeriscono che scosse sottomarine potrebbero causare turbolenze pericolose o addirittura sollevare navi in superficie

Un altro fenomeno plausibile, secondo gli scienziati, sono i Buchi Neri Gravitazionali. Alcune teorie suggeriscono che l’area potrebbe essere soggetta a buchi neri gravitazionali, che avrebbero un effetto sulla navigazione e sulla comunicazione.

Non meno importanti, sono i fenomeni elettromagnetici. Alcune parti dell’oceano possono avere anomalie elettromagnetiche naturali, che potrebbero interferire con i sistemi di navigazione e comunicazione.

Infine, un capitolo a parte va dedicato alle onde anomale.

onde anomale e nubi improvvise - delle nuvole minacciose sul mare illuminato da una cupa luce gialla e grigia

Onde anomale

Sono considerate leggende, quelle storie di vecchi marinai che ancora oggi abbondano nei racconti dei pescatori: sono le leggendarie onde anomale. Ma cosa sono veramente queste onde e quale ruolo giocano all’interno del misterioso triangolo?

Per definizione, le onde anomale, spesso chiamate anche onde giganti o onde rogue, sono onde oceaniche eccezionalmente alte che possono comparire improvvisamente in mezzo a un mare relativamente calmo. Queste onde possono raggiungere altezze notevoli rispetto alle onde circostanti e sono state a lungo oggetto di studio da parte degli scienziati. Il loro aspetto improvviso e imprevedibile ha suscitato interesse e preoccupazione, specialmente quando si verificano in aree ad alto traffico marittimo o in presenza di condizioni meteorologiche avverse.

La prima onda anomala è stata registrata la notte di capodanno del 1995, quando il sensore laser di una piattaforma petrolifera nel mare del Nord ha registrato un picco straordinario. Tra onde di circa nove metri, il sensore ha registrato un’onda di ben 22 metri. Un vero e proprio muro d’acqua.

Nel contesto del Triangolo delle Bermuda, le onde anomale sono state citate come possibile spiegazione per alcune delle sparizioni e degli incidenti riportati. Tuttavia, è importante esaminare questa teoria con una lente critica.

L’Atlantico settentrionale, compreso il Triangolo delle Bermuda, è soggetto a variazioni meteorologiche rapide e spesso imprevedibili. Queste fluttuazioni possono creare onde oceaniche significative, comprese quelle anomale, che possono colpire navi e navi aeree impreparate.

Le onde anomale rappresentano un fenomeno scientificamente interessante e degno di studio, ma la loro connessione con il mistero del Triangolo delle Bermuda richiede una valutazione critica. Mentre le storie di sparizioni e fenomeni inspiegabili catturano l’immaginazione, è fondamentale separare la realtà dalle teorie speculative.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”