Voglio Essere Felice: aiutiamo i bambini autistici

Il periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo richiede a tutti noi una grande capacità di adattamento. Il lockdown mette a dura prova anche i bambini, soprattutto quelli con un disturbo dello spettro dell’autismo. Per questi, in particolare, l’interruzione delle routine quotidiane può rivelarsi destabilizzante e può comportare comportamenti problematici. I genitori dei bambini con autismo, abituati a spostarsi freneticamente tra le varie attività (scuola, terapie, sport, ecc.), ora si trovano a dover gestire lunghissime giornate e momenti di noia dei loro bambini. La situazione solleva domande e incertezze rispetto al modo più opportuno per impiegare al meglio il tempo con i figli. Abbiamo conosciuto a tal proposito Lilija, la mamma di un bambino autistico, che ha dato vita a Voglio Essere Felice. Aiutiamo i bambini autistici.

La storia di Lilija, una mamma grintosa e determinata

Oggi conosciamo Lilija Osinska, mamma di due splendidi ragazzi: Darius di 30 anni ed Emanuele di 11. Emanuele è affetto da autismo. Lilija è di origine lituana e vive in Italia da circa 15 anni insieme a suo marito Antonio. È un’imprenditrice nel Digital & Social Commerce, nello specifico è Business Owner e lavora per la multinazionale Amway.

Voglio Essere Felice

Lilija è l’ideatrice di un bellissimo progetto che si chiama Voglio Essere Felice. Questa iniziativa ha lo scopo di creare un fondo da destinare alle attività e ai progetti rivolti ai bambini autistici. “Come mamma di un bambino autistico conosco bene quali possono essere le difficoltà nell’accompagnare i nostri figli nella crescita.

Difficoltà non solo emotive ma anche materiali. Per permettere ad Emanuele di crescere, scoprire e sviluppare le sue abilità è necessario coinvolgerlo in diverse attività che hanno un costo.

I bambini come Emanuele non si esprimono come tutti: non riescono dire ad esempio mi piace, o non mi piace. Hanno un loro modo di comunicare. Per questo occorre che si immergano in diverse attività. Lo sport, ad esempio, consente loro di scaricare le loro inesauribili energie. Che bello quando torna a casa soddisfatto e sorridente!“, ci confida Lilija commossa.

Spesso, quando guardo il mio bambino al rientro dalle sue attività scorgo sul suo volto un sorriso sereno e soddisfatto e penso a quanto è bello vederlo così felice. Perché non può esserlo sempre? Se solo avesse più occasioni per fare ciò che gli piace”.

Questo pensiero ha iniziato a ronzarle in testa. Quanti bambini come Emanuele, e anche meno fortunati, ci sono? Lilija ha iniziato a chiedersi cosa potesse fare di concreto. E poi, ecco un’intuizione.

Voglio Essere Felice: aiutiamo i bambini autistici
Voglio Essere Felice: aiutiamo i bambini autistici

Conciliare lavoro e passione

Il sogno di poter offrire attività gratuite ai bimbi come Emanuele si è realizzato grazie alla sua attività all’interno di Amway.

Tutto è nato un anno fa, prima del lockdown. Lilija ci racconta che era accanto a suo padre, ora defunto. “Il mio più grande sogno è quello di poter aiutare i bambini autistici, ma non so come fare”, gli disse. Lui, che è sempre stato fiero di sua figlia, le rispose: “Non smettere mai di crederci, e vedrai che ci riuscirai.”

Dopo la fine del primo lockdown Lilija iniziò a pensare a come dar vita a questo progetto. Sempre divisa tra lavoro e famiglia, aveva poco tempo da dedicare al suo desiderio.

E allora perché non conciliare le tre cose?

Quale soluzione migliore! Ed è così che la sua attività commerciale per Amway è diventata la sua fonte di reddito e, allo stesso tempo, un modo per raccogliere fondi per aiutare i bambini autistici.

Voglio essere felice, nella foto due donne sedute ad un tavolo stanno parlando con davanti diversi fogli e penne, sullo sfondo una finestra coperta da delle tende
Voglio Essere Felice: aiutiamo i bambini autistici.

L’impegno di Lilija

Amway è un’azienda statunitense operante nel settore del multi-level marketing. Gli articoli commercializzati in questo grande e-commerce sono di altissima qualità: prodotti di bellezza, prodotti per la casa, per l’igiene personale e integratori alimentari. 

Per ogni acquisto di prodotti Amway la percentuale di guadagno di Lilija è pari al 18%. La sua quota viene interamente devoluta a questa bellissima causa. 

Grazie ad Emanuele, Lilija ha scoperto qualità che pensava di non avere. Essere una networker vuol dire essere imprenditrici di se stesse. I vantaggi di questo lavoro, a fronte di impegno e costanza, sono molti: flessibilità, grandi opportunità e benefici economici. Grazie al network marketing anche le mamme possono sentirsi realizzate senza dover rinunciare al grande, ma piacevole, impegno di essere madri.

Questo lavoro mi dà la possibilità di stare vicino a mio figlio sempre, anche quando è malato o non sta bene. Inoltre, grazie ad Emanuele ho scoperto di essere una persona capace, impegnata e determinata nel raggiungere i miei obiettivi senza mai dimenticare che sono in primis una mamma e una donna.”

Una promessa di felicità

Attualmente Lilija ha due progetti da finanziare:

  • raccogliere 200 euro per offrire 5 sedute con un logopedista specializzato.
  • raccogliere più fondi possibili per offrire ai bambini autistici dei soggiorni estivi in località marittime. Un progetto che è stato avviato con l’Associazione CON_TATTO di Borgaro. 

L’obiettivo più grande rimane quello di dare un’identità più forte al progetto trasformando Voglio Essere Felice in un’associazione. Questa si occuperà di dar vita a numerosi progetti cofinanziati da Amway e da altre realtà imprenditoriali sensibili alle tematiche sociali. 

Diamo una mano a Lilija. Regaliamo tanti sorrisi e tanta felicità.

Voglio Essere Felice: aiutiamo i bambini autistici
Voglio Essere Felice: aiutiamo i bambini autistici. Da sinistra: Lilija Osinska, Paolo Abrandi, Sonia Bisci, Mariagrazia De Luca.
Maria Grazia De Luca
Maria Grazia De Luca
Laureata in Lingue e Letterature Straniere con un Master in Traduzione e personal trainer a tempo perso. Appassionata di viaggi e sport all'aria aperta. Amo girare il mondo ma più che una viaggiatrice mi piace definirmi una VISITATRICE, MGVISITOR infatti è il nome del mio blog. Quando mi trovo in un posto nuovo immagino di essere un’ALIENA appena arrivata sulla Terra, che osserva con interesse e curiosità tutto ciò che è attorno, che vuole imparare il più possibile da questa stravagante ma bellissima civiltà. Vado a caccia di emozioni, visito luoghi che pochi conoscono, amo vedere gli animali nel loro habitat, parlare con le persone, mangiare insieme a loro e conoscere le loro storie perché penso fermamente che l’umanità, in fondo, non sia una brutta specie. CULTURA, CIBO e NATURA: queste sono le tre parole chiave, i tre elementi fondamentali per vivere un viaggio! Nonostante mi senta, a volte, un extraterrestre, mi impegno a restare “umana”. “Stay Human”