24 e non 22 i cantanti a Sanremo. Due quote rosa nel mazzo dei big

70° edizione del Festival di Sanremo: il numero dei big in gara sale a 24.

Avevate sperato in un festival che non vi facesse fare le ore piccole? Sinceramente anche noi, e invece, anche quest’anno, prepariamoci a sforare la mezzanotte, perchè i cantanti in gara saranno 24 e non 22 come annunciato. Stiamo già preparando ciabatte, spazzolino e vestaglia, come commenta giustamente l’amico Antonio di Trento.

Oltre alla lista già nota da giorni, ecco le due new entry, annunciate da Amadeus:

27 album e tre partecipazioni al festival, torna a Sanremo il Giamburrasca italiano, Rita Pavone con il brano “Niente (relisienza 74)

La lista dei Big, si conclude con Tosca. Il brano che le da il diritto al palco dell’Ariston è “Ho amato tutto

Rita Pavone, l’ex “ragazza di via Millelire”, per quel che mi riguarda, una delle voci femminili più belle del panorama della musica italiana, con Mina e Giorgia. Una presenza che manca dal 1972, a Sanremo, e che darà, almeno spero, un tocco di classe e professionalità assoluta alla manifestazione.

Tosca, già vincitrice dell’edizione numero 46, in coppia con Ron e con uno dei brani più belli della storia: “Vorrei incontrarti fra cent’anni”. Replicherà il successo?

Definitamente trombati Lisa e Paolo Vallesi, vincitori delle due passate edizioni di “Ora o Mai Più“, o per meglio dire “Ora E Mai Più”, come suggerito dall’amico Gatto Panceri.

Ed ora, aspettiamo di sapere quali sono i titoli delle altre canzoni in gara.

Stay tuned!

sono 24 i big con Tosca e Rita Pavone
Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.