9 Marzo 2020 – 2023: comunque vada, annamo avanti

Sembra un secolo fa o sembra ieri, a seconda di come guardiamo la medaglia, il bicchiere o annusiamo il profumo della vita, ma noi annamo avanti. Sono passati tre anni da quel 9 marzo che ha congelato, trasformato, rimodellato il modo di vedere la vita. In bene, in male, in forse, la vita di tutti ha subito uno scossone e la terra sotto i nostri piedi sta ancora tremando. Il senso è metaforico, è vero, ma sta di fatto che da quel 9 marzo 2020 non siamo più gli stessi. Nessuno di noi.

Ci portiamo dietro piccole fobie, paure che nascondiamo, alcuni ancora dietro una mascherina, altri, con un sorriso sfrontato, ma sempre con un sottile disagio, come se la terra dovesse ricominciare a tremare sotto i nostri piedi.

E menomale che si diceva #andràtuttobene.

E’ andato talmente tutto bene che ci portiamo dietro, anzi, ci portiamo avanti, una crisi che come l’energia non si crea non si distrugge ma si trasforma. Da crisi pandemica a crisi economica ed ora energetica.

Una crisi perenne da cui non si esce, ma annamo avanti.

Annamo avanti

Non sapevo bene come ricordare questo anniversario. Se fare il solito pippotto sul covid e ricordare insieme a voi una serie di eventi, con momenti e flash editoriali.

Vi avrei annoiato. Lo so.

E allora vi propongo un “giro” di poco più di quattro minuti, rubando immagini parole e musiche di un grande cantautore, che finalmente ritorna a far parlare di se, grazie alla sua partecipazione a The Voice Senior: Stefano Borgia.

Insieme a Maurizio Mattioli, ci ha regalato quattro minuti abbondanti dove si condensa un momento storico unico e trascendentale, che non vogliamo più ricordare, che vogliamo buttarci alle spalle, ma di cui tutti portiamo ancora le conseguenze.

Ma oggi è il 9 marzo e ricordare può essere utile per non dimenticare che er tempo goccia a goccia che cade, la vita è come un fiume che è in piena, e se c’hai la testa fori respira e quando nun c’è vento tu rema.

Stefano Borgia

Forse i millennials non sanno troppo bene chi sia Stefano Borgia e ci dispiace per loro, perchè noi che c’eravamo, abbiamo potuto godere delle sue canzoni in “real time” e le abbiamo fatte diventare colonna sonora dei nostri momenti più belli. Stefano Borgia è un grande. Punto. E “punto” lo scrivo per esteso per mille motivi. Perchè la grandezza di un uomo comincia dalla sua umiltà.

La sua performance a The Voice Senior è stata una esibizione straordinaria in tutte e tre le serate in cui è stato protagonista. La sua reinterpretazione de Il cielo di Renato Zero è stata da brividi, e lo dico da Sorcina. Il momento più alto lo ha raggiunto proprio alle blind audition, con l’esibizione al piano di Portati via, portata al successo dalla The Voice italiana per eccellenza, Mina.

Ed c’è sempre lui dietro Le mamme, canzone scritta da lui ma arrivata al Festival di Sanremo con Toto Cutugno.

Quando si parla di cantautori del calibro di Stefano Borgia non si può e non si deve curriculare la carriera, perchè sarebbe irriverente. L’unica cosa che si può fare, è continuare ad ascoltare la sua musica e a farsi venire la pelle d’oca per le emozioni, perchè voci come quella di Stefano mancano davvero sui grandi palchi della musica italiana e potrebbero, anzi, possono, dare ancora a tanto.

In un mondo musicale che sta sprofondando nell’autotuning e nel trap sarebbe davvero una boccata d’ossigeno. Ma annamo avanti.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”