“Distanza di sicurezza”. Questa è la parola d’ordine nel romanzo “A un metro da te”. Ma senza fermarsi troppo a pensare, ci rendiamo conto che questa frase è entrata a far parte della nostra vita un anno fa e ci accompagna tutt’ora nella nostra quotidianità. Un anno in cui abbiamo capito il valore delle piccole cose e gesti che prima davamo per scontato come un semplice abbraccio.
Niente, più di questo libro è in grado di far capire quanto, l’unica soluzione per non andare incontro a gravi rischi, è rispettare l’unica regola di stare lontani.
Ed oggi, per la rassegna Libri on the road, la recensione di “A un metro da te”, il romanzo di Rachael Lappincott.
Il romanzo “A un metro da te”
“A un metro di distanza, ci stai?”
E’ questo l’accordo stretto tra i due protagonisti di “A un metro da te” . Stella e Will sono due ragazzi che si incontrano per la prima volta in ospedale a causa della fibrosi cistica, la malattia che li accomuna.
Stella è una ragazza che fin da bambina è costretta a fare i conti con i suoi polmoni un pò fuori controllo. Una malattia che la porta, inevitabilmente, a stare lontana da chiunque per evitare di contrarre qualsiasi tipo di infezione. Nonostante la difficoltà, lei si impegna al massimo pur di non perdere l’unica possibilità di ricevere un trapianto di polmoni.
E poi c’è Will, un ragazzo ribelle da cui Stella dovrebbe stare proprio alla larga. Tra i due, però, inizia un legame speciale. Uno di quelli che con il passare del tempo si trasforma in un amore magico e forte.
“Come puoi amare qualcuno che non puoi nemmeno sfiorare?”
Passano i giorni e, per i due ragazzi, questa distanza di sicurezza assume le sembianze di una vera e propria punizione che certamente non meritavano. “A un metro da te” ci porta a vivere, insieme ai protagonisti, un legame che inizia a sfidare la sorte e che potrebbe mettere in pericolo la salute di entrambi ma “a volte sacrificarsi per la persona che ami è la cosa che ti ha reso più felice nonostante il rischio”.
“La nostra miglior difesa è la distanza”
Rachael Lippincott, autrice del romanzo “A un metro da te”, è nata e cresciuta in Pennsylvania. Questo libro, che ha ispirato l’omonimo film, è un modo per far arrivare, al cuore dei lettori, una vita fatta di continue regole e rinunce. Una fra tutte l’assenza del contatto fisico, quasi tra le più importanti quando si è in preda allo sconforto e ai momenti difficili.
Un libro in cui l’amore e il rischio dominano sulla paura di morire perchè, “per capire la morte, devi guardare la rinascita”.

