Caro 2021… Lettera all’anno che verrà

Caro 2021,
Finalmente… anche se forse dovremmo dire “chissà”.

“Anno bisesto anno funesto”, non hanno fatto altro che ripeterci. Se solo si potesse, caro 2021, sapere qualcosa. Un trailer di qualche minuto. Uno che possa darci l’idea di quello che hanno da raccontare le 12 stagioni di questa nuova serie.

Caro anno che verrà, devi sapere che il 2020 è stato proprio una bizzarra raccolta di film. Sì, repliche di storie giù vissute ma all’epoca inventate. Film i cui generi si alternavano tra il drammatico e il fantastico.
Non sarà facile, già ti avviso. Non sarà facile perchè abbiamo delle enormi aspettative a tuo riguardo. Ti aspettiamo tutti, da interminabili e lunghi mesi. Ma questa volta non è per festeggiare in grande e sfoggiare i nostri abiti migliori. Purtroppo ci è stato impedito. Lunga storia, poi ti spiegherò.
Ti aspettiamo perchè quando qualcosa finisce vige la regola del punto e a capo.

… punto e a capo.

“Certi inizi meritavano un’altra fine”.

Mi dispiace, caro 2020, che tu sia stato calpestato così. Calpestato con pesanti scarpe sporche di fango e paura. Sei stato un inverno senza fine, un tramonto sudato fino all’ultima goccia. Ora abbiamo bisogno di fiorire di nuovo. Abbiamo bisogno di un’alba nuova. Perchè se è vero che per ogni inizio si rinnova la lista delle speranze…

E’ giunto il momento di dirti addio e di passare ai titoli di coda, anche se non abbiamo molti ringraziamenti da fare. Non è così che avremmo voluto imparare. Non era questa la lezione di vita che volevamo.

Stagione 1 Episodio 1

1 Gennaio.

Una pagina così bianca e perfetta che sembra farci quasi paura. Per noi, lupi di mare sopravvissuti alla tempesta. Ciò che è stato, caro 2021, non potrai cancellarlo. Lo porteremo dentro per sempre. Come quel dolore di quando a vent’anni perdi ciò che pensi esser l’amore della tua vita.

E se a volte ci vedrai piangere, tu non temere. I ricordi fanno male, lo sai. Abbiamo ferite aperte e ciò che puoi fare è aiutarci a curarle. Abbiamo un’Italia fatta di crepe e l’unica speranza è che tu possa avere abbastanza stucco da ripararle tutte.
Siamo diventati ancora più imperfetti di quello che eravamo. Siamo fatti di vuoti, mancanze e silenzi. Abbiamo imparato cosa vuol dire aver pazienza. Per noi, che siamo sempre andati di fretta. Abbiamo, fin da sempre, corso verso la felicità e la perfezione per poi bloccarci, di colpo, al casello dell’imprevisto.

E se il pedaggio verso la serenità e la normalità ha un caro prezzo noi, caro 2021, siamo disposti a pagare e avere pazienza.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.