Amedeo Minghi: “40 anni da 1950” il tour celebrativo

Amedeo Minghi: “Non c’è vento stasera”, il nuovo singolo che anticipa album di inediti. L’artista in tour con “40 anni da 1950”

A distanza di quattro decenni dalla celebre “1950”, uno dei capolavori della musica d’autore italiana, Amedeo Minghi torna a calcare i palcoscenici con la tournée teatrale celebrativa “40 anni da 1950”.

Quarant’anni che sembrano quattro giorni perchè, come solo la musica sa fare, il tempo è solo un concetto quando si tratta di emozioni. E “1950″ di emozioni ne fa nascere a iosa: dal testo alla partitura musicale ogni nota e ogni parola sono un turbinio di sensazioni. Prova ne è che ancora oggi, quando passa in radio all’improvviso, l’effetto è sempre lo stesso: è come se di colpo quello che ci circonda cambiasse colore e profumasse di buono, lasciando nell’aria un sapore antico di eterno di serenità e good vibes che ritornano a far accaponare la pelle esattamente nello stesso modo come al primo ascolto, quarant’anni fa.

Per un architetto, uno scenografo, un regista o un pittore è più semplice riportare le persone a “vivere” in un’epoca passata. Certo, anche qui ci vuole bravura, ma seguendo uno stile e copiando fedelmente le forme, si riesce a riprodurre una casa, un borgo, arricchendolo con oggetti e abbigliamento dell’epoca.

Ma provate a fare la stessa cosa con un pentagramma e una stilografica. E’ una magìa che riesce solo un musicista con le note al posto delle piastrine.

la locandina del tour

Amedeo Minghi

Credo sia perfettamente inutile e forse irriguardoso, ripercorrere la carriera del Maestro.

Certo, tutti ricordano il tormentone del “Trottolino amoroso” con Mietta (Festival di Sanremo 1990), brano multiplatino che è diventato uno dei più celebri della storia della canzone italiana, ma è bene ricordare come Amedeo Minghi ci abbia regalato altre pagine indimenticabili e poetiche, celebri in tutto il mondo.

Per i più distratti: “Nenè” (Festival 1991), tradotta ed interpretata (“Endless night”) niente di meno che da Bonnie Tyler, e “Dubbi no”, portata da Mietta sul palco del Teatro Ariston nella stessa edizione, è diventata “All alone”, nella versione di Leo Sayer. Senza dimenticare “Un uomo venuto da lontano”, scritta in onore di Papa Giovanni Paolo II, ed interpretata Gerusalemme, alla presenza dello stesso Pontefice.

Un’eccellenza italiana, non solo in Italia.

amedeo minghi - la copertina del nuovo singolo che raffigura l'ombra di un uomo in controluce rispetto alla luna

Non c’è vento stasera

Immergiamoci ancora una volta nella poesia musicale di Amedeo Minghi, condividiamo l’emozione immensa nell’ascoltare queste nuove parole che fanno vibrare il cuore.

Non c’è vento stasera” racconta di un legame che si spezza senza rimpianti, poiché consapevoli che non fosse un amore profondo ma solo un desiderio temporaneo di compagnia.

Una poesia al servizio della melodia, dove la chitarra per una volta è protagonista assoluta. Chitarra che urla e piange, attraverso lunghe e lancinanti divagazioni strumentali, attraverso un ritmo che non lascia un attimo di tregua, ma assolutamente dolce e suadente. Un vero e proprio capolavoro.

L’artista romano si rivela ancora una volta unico nel comporre melodie che potrebbero facilmente trasformarsi in un film o in una colonna sonora.

La città di Roma, dove è ambientato il videoclip con lo stesso Amedeo Minghi come unico protagonista, aggiunge un tocco squisitamente soggettivo al progetto. Solitudine e rimpianto, tristezza e dolcezza caratterizzano l’uomo che passeggia solo e un po’ curvo per le strade di una città eterna, uggiosa, notturna e bellissima. Struggente questo suo percorso che rappresenta la vita, e che piacerebbe sicuramente a Clint Eastwood.

Bentornato Maestro senza tempo.

40 anni da 1950

Amedeo Minghi mancava dalla scena live da quattro anni e durante la breve anteprima del tour, la scorsa estate, è stato accolto dal pubblico con molto entusiasmo.

Ora, con questa sua nuova tournée teatrale, l’artista romano ha voluto porre al centro della narrazione la “sua” storia d’amore con la musica, la “Serenella” che lo rappresenta più di ogni altra sua canzone e con cui riuscì ad imprimere nella memoria collettiva un’Italia a cavallo tra la guerra e la rinascita.

Naturalmente “40 anni da 1950” sarà anche un viaggio tra i tantissimi successi che hanno contraddistinto la sua lunghissima carriera, e che lo hanno fatto amare dal pubblico di casa nostra, e non solo.

Dopo la data zero che si è tenuta lo scorso 21 marzo a Latina, il tour inizia il suo viaggio dal Teatro Verdi di Firenze il 26 marzo.

Durante il tour Amedeo Minghi presenterà per la prima volta anche alcuni brani inediti che saranno inclusi nel suo nuovo album, in uscita il prossimo autunno. Tra questi, naturalmente, anche il nuovo singolo “Non c’è vento stasera”.

Amedeo Minghi salirà sul palco accompagnato da un sestetto d’archi e da una band composta da: Luca Perroni al pianoforte, Giandomenico Anellino alla chitarra, Alessandro Mazza al basso, Stefano Marazzi alla batteria, e dalle voci di Rosy Messina e Giordano Spadafora.

Special guest Mietta ai concerti di Firenze e di Milano.

Il tour è prodotto da The Boss di Roma. I biglietti sono in prevendita su Ticketone.

amedeo minghi - le date del tour italiano
Le date del tour teatrale

Potete seguire Amedeo Minghi su Facebook, Instagram sul sito ufficiale e sul canale YouTube.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.