Antibiotici, i consigli per un uso consapevole e migliore.

Lo sviluppo e l’impiego degli antibiotici, ha modificato il trattamento e la prevenzione delle malattie infettive e delle infezioni permettendo l’evoluzione della medicina moderna. Tuttavia, la comparsa di resistenza agli antibiotici rischia di rendere vane queste conquiste. Negli ultimi anni, il fenomeno dell’antibiotico-resistenza (AMR, Antimicrobial resistance) è aumentato notevolmente. Questo fenomeno, spiegano dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si verifica quando batteri, virus, funghi e parassiti non rispondono più agli agenti antimicrobici.

A causa della resistenza ai farmaci, gli antibiotici e altri agenti antimicrobici diventano inefficaci e le infezioni diventano difficili o impossibili da trattare, aumentando il rischio di diffusione della malattia, di malattie gravi e di morte. La resistenza antimicrobica rappresenta una minaccia per l’uomo, gli animali, le piante e l’ambiente. L’OMS ha dichiarato che la resistenza antimicrobica è una delle 10 principali minacce globali alla salute pubblica che l’umanità deve affrontare.

vignetta sull'uso degli antibiotici promosso da regione piemonte
immagine al microscopio di un batterio viola e verde

La settimana mondiale contro la diffusione di resistenza agli antibiotici

La World AMR Awareness Week (WAAW) è una campagna globale, per aumentare la consapevolezza e la comprensione della resistenza antimicrobica e per ridurre l’emergenza e la diffusione di infezioni resistenti ai farmaci. WAAW si celebra dal 18 al 24 novembre di ogni anno. La campagna vuole sottolineare come sia fondamentale iniziare una terapia antibiotica soltanto se necessario e dopo una prescrizione da parte del medico, seguendone in maniera precisa le indicazioni. Lo slogan generale è “Antimicrobici: maneggiare con cura”.

La settimana è promossa da OMS, Food and Agriculture Organization of the United Nations, FAO United Nations Environment Programme , UNEP Organizzazione mondiale della sanità animale e OIE. Si rivolge alla popolazione, ai professionisti sanitari, ai politici e a coloro che lavorano nel settore agricolo e veterinario con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui rischi, promuovere l’uso appropriato degli antibiotici, incoraggiare le migliori pratiche per limitare la diffusione di infezioni e seguire le buone pratiche nello smaltimento dei rifiuti contaminati da antimicrobici resistenti.

pillole di antibiotici in conezione gialla e  amaranto su fondo nero
Immagine licenza CC

Cause e conseguenze dell’antibiotico resistenza

Dall’Istituto Superiore della Sanità sottolineano che il problema della resistenza agli antibiotici è complesso poiché riconosce diverse cause. Prima di tutto abbiamo l’aumentato uso di questi farmaci (incluso l’utilizzo non appropriato) sia in medicina umana che veterinaria. L’’uso diffuso degli antibiotici in zootecnia e in agricoltura. Una maggiore diffusione dei ceppi resistenti dovuto a un aumento dei viaggi e degli spostamenti internazionali.

Le conseguenze dell’antibiotico resistenza su ambiente e salute sono molte. Andiamo da una maggiore resistenza dei microrganismi al trattamento a una maggiore necessità di assistenza. Ci può essere poi il prolungamento del decorso della malattia unito alla necessità di ricorrere a farmaci alternativi e più costosi. Infine si apre lo scenario all’inquinamento ambientale, con possibili danni agli ecosistemi e, purtroppo, tra le conseguenze può esserci anche la morte.

batteri in una immagine suggestiva al microscopio
La struttura 3D di due ribosomi di E coli 70S, confrontati per dimensioni con la gentamicina, un farmaco antibiotico che può inibire l’attività di sintesi proteica dei ribosomi batterici legandosi vicino al sito attivo della piccola subunità ribosomiale 30S – licenza immagine CC

Di antibiotico resistenza si può morire

Secondo le stime presentate in un nuovo rapporto pubblicato nel 2022 dall’ECDC , più di 35.000 persone muoiono ogni anno a causa di infezioni resistenti agli antimicrobici nell’UE/SEE. Il numero stimato di decessi nel rapporto esamina gli anni 2016-2020 e mostra un aumento rispetto a stime precedenti. L’impatto sulla salute della resistenza antimicrobica (AMR) è paragonabile a quello dell’influenza, della tubercolosi e dell’HIV/AIDS messi insieme.

Per dare anche noi il nostro contributo in merito alla diffusione di una consapevolezza e conoscenza maggiore sull’uso degli antibiotici mettiamo a disposizione di tutti le informazioni che ha divulgato ASL Città di Torino nella sua guida per l’uso corretto degli antibiotici

studiosi in una conferenza sul problema della resistenza antibiotica mondiale
Anti-Microbial Resistance- A Global Health Security Threat londra 2015 – licenza immagini CC

Che cosa sono gli antibiotici

Gli antibiotici sono un gruppo di farmaci utili, necessari e talora indispensabili. La loro funzione è quella di rallentare la crescita e/o di uccidere i batteri, mentre non svolgono nessun tipo di azione contro i virus. Esistono diversi tipi di antibiotici, ognuno con una efficacia diversa sulle varie specie batteriche.

Quando assumere gli antibiotici?

Gli antibiotici vanno assunti solo dopo prescrizione da parte del medico. È importante assumere le dosi consigliate, non modificare il dosaggio e non interrompere la cura prima o dopo il tempo indicato dal medico. Ogni antibiotico è specifico per curare solo determinate malattie batteriche.

Quando non servono gli antibiotici?

Le comuni infezioni delle vie respiratorie (come ad esempio raffreddore, influenza, mal di gola e bronchite acuta) sono spesso causate da virus per cui gli antibiotici non sono necessari. Come tutti i farmaci, inoltre, possono avere degli effetti collaterali quindi, oltre a non essere utili nel trattamento dell’infezione virale in atto, potrebbero anche essere dannosi per la salute. Per questo motivo è importante assumerli solo in seguito a una prescrizione da parte del medico.

grafico sulla percentuale di aumento del consumo degli antibiotici in Europa
Paesi con il maggior numero di aumento uso antibiotici. Anno 2016 . Licenza CC

Come smaltire gli antibiotici scaduti?

Le dosi avanzate e scadute vanno eliminate nei rifiuti in maniera opportuna. Il farmacista può provvedere al corretto smaltimento o informarci su come fare.

Se consumo carne che deriva da animali trattati con antibiotici, posso correre dei rischi?

No, si tratta di un falso mito. Prima che l’animale sia destinato al consumo è obbligatorio attendere che gli antibiotici vengano eliminati dall’organismo. L’antibiotico viene prescritto agli animali solo se è strettamente necessario.

È controllato l’uso degli antibiotici negli allevamenti?

Si, l’utilizzo di antibiotici per favorire la crescita degli animali è vietato in Europa, per legge, dal 2006 e la Commissione europea lo ha fortemente ribadito nel regolamento (UE) 2019/6.

allevamento di polli licenza immagine CC

I comportamenti corretti da seguire

  • utilizzare gli antibiotici solo su prescrizione e secondo le indicazioni del medico o del veterinario
  • non assumere antibiotici in caso di raffreddore e influenza durante la stagionale invernale
  • seguire scrupolosamente la terapia, con particolare attenzione a posologia, orari di assunzione e durata del trattamento
  • prevenire – se possibile – le infezioni attraverso le vaccinazioni
  • lavarsi regolarmente le mani e igienizzarle dopo aver tossito o starnutito
  • smaltire i medicinali non utilizzati in modo corretto
batterio della polmonite visto al microscopio
batterio della polmonite – foto licenza CC

Cosa faccio con le scatole aperte di antibiotici

Sia in campo umano che animale, spiegano dal Ministero della Salute, gli antibiotici vanno assunti solo dopo prescrizione da parte del medico o del medico veterinario. È importante assumere le dosi consigliate, senza eccedere o ridurre autonomamente il dosaggio, e non interrompere la cura prima del tempo indicato dal professionista sanitario. Un comportamento non corretto, infatti, potrebbe ridurre l’efficacia della terapia e aumentare il rischio che i batteri sviluppino resistenza all’azione di quell’antibiotico, o ad altri antibiotici, rendendoli quindi inutili o addirittura dannosi.

Qualora nella confezione dovessero avanzare delle dosi di antibiotico, queste non vanno assunte senza aver consultato prima il medico o il medico veterinario, neanche in presenza di un’infezione batterica simile alla precedente. Poiché alcune malattie infettive pur essendo provocate da microrganismi differenti presentano sintomi simili, solo il personale sanitario potrà valutare l’eventuale necessità di intraprendere la terapia antibiotica e il tipo di antibiotico da assumere.

Le dosi avanzate, ormai scadute, vanno eliminate nei rifiuti in maniera opportuna. In questo caso bisogna rivolgersi al farmacista. Provvederà lui al corretto smaltimento o ci informerà su come fare.

antibiotici rossi e arancioni in una confezione aperta

Il clima ha a che fare con la resistenza agli antibiotici o con il consumo di antibiotici’

Fino ad ora, solo pochi studi hanno affrontato questo problema e non ci sono prove sufficienti per determinare se le condizioni climatiche abbiano un impatto sulle infezioni batteriche e quindi sul consumo di antibiotici, dichiarano dal Ministero della Salute.

Cosa accelera la comparsa e la diffusione della resistenza antimicrobica?

La resistenza antimicrobica si verifica naturalmente nel tempo, solitamente attraverso cambiamenti genetici. Gli organismi resistenti agli antimicrobici si trovano nelle persone, negli animali, negli alimenti, nelle piante e nell’ambiente. Possono diffondersi da persona a persona o tra persone e animali, anche attraverso alimenti di origine animale. I principali fattori che determinano la resistenza antimicrobica includono l’uso improprio e eccessivo degli antimicrobici, la mancanza di accesso all’acqua pulita, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene sia per gli esseri umani che per gli animali. Tra i fattori anche la scarsa prevenzione e controllo delle infezioni e delle malattie nelle strutture sanitarie e negli allevamenti. Lo scarso accesso a farmaci, vaccini e strumenti diagnostici di qualità e a prezzi accessibili. Ultime, ma non ultime la mancanza di consapevolezza e conoscenza e la mancata applicazione della legislazione.   

pastiglie di amoxicillina bianche su fondo nero

Mantenere gli antibiotici efficaci è responsabilità di tutti

Gli antibiotici stanno perdendo la loro efficacia a un ritmo impensabile anche solo cinque anni fa. Questo perché l’uso di antibiotici fa sì che i batteri diventino resistenti ai trattamenti antibiotici. L’ European Centre for Disease Prevention and Control avverte che “se si continueranno a consumare antibiotici al ritmo attuale, l’Europa potrebbe dover affrontare un ritorno all’era pre-antibiotica, dove un’infezione batterica comune come la polmonite potrebbe essere una condanna a morte. Pertanto, quando in futuro si avrà bisogno di antibiotici, potrebbero non funzionare più. Non bisogna utilizzare antibiotici per ragioni sbagliate o in modo errato“.

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".