In occasione del lancio dell’ultimo singolo, avevo scritto testualmente: “a questo punto è necessario un album, un greatest hits”. Sono stato accontentato: signore e signori, sono lieto di annunciarvi “Bathala”, il nuovo album di Riccardo Inge.
Nove tracce che raccontano la storia musicale e personale di un “ingegnere che fa il cantautore, o forse un cantautore che fa l’ingegnere. Tutto e niente. Uno e nessuno, o forse centomila”.
Una raccolta di canzoni che spaziano dal dicembre 2019 a tutt’oggi, e che ci raccontano le diverse sfaccettature di questo poliedrico artista.
Un progetto che, come mi ha confidato lo stesso cantautore milanese: “E’ nato con la mission di ‘togliersi delle soddisfazioni’. Tendenzialmente l’obiettivo dichiarato e riuscire a suonare su palchi sempre più prestigiosi, dai festival estivi ai club di tutta Italia, crescendo a poco con tanta gavetta e tanta forza di volontà. Insieme alla mia band abbiamo attraversato il Covid con il blocco totale dei concerti e della vita per come la conoscevamo, e ne siamo usciti più uniti e ancora più vogliosi di fare musica”.
Bathala: la track list
Bathala è un’isola delle Maldive, ma per Riccardo è molto di più: “E’ l’isola che mio padre ha sempre sognato di raggiungere e visitare. L’isola in cui ha lasciato il cuore in tutti i sensi. E proprio a mio padre è dedicato questo disco“. Trovo queste parole bellissime e commoventi.
Una storia appena cominciata e già finita, tra una richiesta di amicizia su Facebook, e un messaggio non letto, che lascia un ricordo struggente, a base di sguardi al fulmicotone. Ballatona made in Italy, con un ritornello che entra immediatamente in testa.
Metropolitana
“…5000 amici su Facebook e zero nella realtà…”: sentirsi soli tra la gente, un qualunque giorno della settimana, alle 07:00 del mattino in metropolitana. Solitudine, rappresentata da un sms senza risposta, e speranza che qualcosa comunque possa cambiare. Una seconda chance non si nega a nessuno, anche a chi non lo merita. La ascolto e mi commuovo. Bellissima.
Venerdì
Si può legare idealmente al precedente brano: una canzone d’amore, probabilmente autobiografica. Tornare a casa dalla propria lei del cuore, perché “finalmente è finita questa settimana” ed è venerdì, come dicono tutti.
La poliedricità del cantautore milanese, viene fuori attraverso un singolo decisamente roccheggiante, ricco di schitarrate e stacchi al “Fulmicotone”. Testo poetico e ricco di metafore. Feeling rock.
Mutuo
“Mutuo, cambio casa e non ci penso più, senza più soldi, ma con la nostra musica che va…”
Un brano allegro, pop allo stato puro, nello stile del miglior Enzo Jannacci (scuola milanese docet), che posso considerare la colonna sonora di questo momento della mia vita, e quella di mia moglie.


Almeno a mio giudizio, la punta di diamante di questa raccolta. Una canzone d’amore sui generis: per meglio dire una disperata richiesta d’amore, perché, altrimenti “Affonderò come Venezia e finirò come il Mose che nemmeno poi funziona”.
Abbiamo preso l’influencer
Il brano grazie al quale ho “conosciuto” Riccardo Inge. “Sarebbe bello se tornassimo a fare foto solo se ci piace, a non fare gara di mi piace”. Brano ironico, sottile, tagliente, ma anche una denuncia al modo di vivere della società moderna, sempre più incentrata sull’immagine fine a se stessa.
Canzone delicatissima, molto intensa, che parla d’amore, ma come spiega lo stesso autore: “L’amore per una persona, indipendentemente dalla razza, dal sesso, dall’orientamento sessuale o dal possibile grado di parentela”.
Un brano elettro-pop leggero e orecchiabile, scritto durante il primo lockdown, che vuole mandare un messaggio di positività, dedicato a chi ogni giorno affronta le proprie sfide per raggiungere la sua finale di Champions.
Credits
Testi e musiche: Riccardo Inge
Musica in “Finale di Champions” e “Venerdì”: Simone Sproccati
Prodotto e suonato da: Riccardo Inge (voce e chitarra acustica), Marco Benvenuti (batteria), Il Fa (basso), Pietro Dalmasso (chitarre) e Simone Sproccati (tastiere/synth).
“Bathala” (LaPOP/RadioCoop Edizioni) è disponibile in streaming e in digital download dall’8 ottobre.
Potete seguire Riccardo Inge su Facebook, Instagram, Spotify e sul canale YouTube.