Boiler Summer Cup, la challenge TikTok per bullizzare le ragazze.

Si chiama Boiler Summer Cup ed è una challenge. Una sfida che parte dal social più amato e usato dalla fascia under 22 dei ragazzi di tutto il mondo: TikTok. La sfida è, (chi se frega delle campagne contro il bullismo) , all’insegna del body shaming, cioè l’atto di deridere o discriminare una persona per il suo aspetto fisico. E consiste nell’ “acchiappare” in discoteca giovani ragazze “curvy”, cioè in sovrappeso. Maggiore è il peso (Boiler), maggiori sono i punti.

Bullismo, derisione, offesa, discriminazione, body shaming, misoginia. C’è veramente il peggio concentrato in questa “sfida”. Proprio mentre in tutto il mondo si organizzano campagne contro i disturbi alimentari, mentre si fanno incontri contro il cyberbullismo, mentre si parla di suicidi legati a sfide assurde… TikTok manda avanti la “controtendenza”.

All’inizio era quasi impossibile crederci. Poi, dopo aver scaricato e compiuto la registrazione sulla famosa app per giovanissimi, l’evidenza di una realtà devastante e molto pericolosa era lì, davanti agli occhi. Senza possibilità di equivoco.

Boiler Summer Cup una questione di like dai ‘fra’

Riportiamo, le parole di un ragazzo che ha postato, proprio su TikTok, la spiegazione della Boiler Summer Cup. “Fondamentalmente è una nuova challenge, che nasconde naturalmente un putiferio alle spalle. E questa challenge verso chi mira? Verso ragazze sovrappeso. Perchè non basta essere donne che vengono ‘oggettivate’ più degli uomini. Questa volta se sei donna e pure sovrappeso guadagni dei punti. O meglio li fai guadagnare a chi ci prova con te.

Perchè se tu ci provi con una ragazza sovrappeso guadagni dei punti. Punti che vanno in base al numero di chili. Per cui se un ragazzo, in discoteca, si avvicina a una ragazza curvy o non classificata normopeso potrebbe essere solo perché guadagna dei punti. O dei like in più dai ‘fra’“.

Bisogna dimostrarlo postando il video

Sconvolge la piega esponenziale di cyberbullizzazione che la Boiler Summer Cup si porta dietro.Perchè ovviamente per ottenere like e punti bisogna dimostrare, avere le prove. Per cui che si fa? Ovviamente si posta il video in cui si dimostra l’approccio della ragazza ‘boiler’. E giù di like. Ah, particolare non indifferente, le ragazze curvy prese di mira possono anche non sapere della challenge ed esserne vittime inconsapevoli. Il ragazzo ovviamente non lo dichiara.. E filma.

Tutto questo fa letteralmente schifo, già il fatto stesso di chiamare boiler una ragazza sovrappeso è di un disprezzo pazzesco“. Posta una ragazza in un video sempre sulla piattaforma TikTok. ” L’obiettivo è quello di farsi in discoteca la ragazza più grossa possibile. Ma che ne sapete voi dei traumi che potete fare? Immaginatevi di tornare a casa e vedere vostra figlia su un video dove un ragazzo con quattro peli la prende in giro”..

Gli hastag della challenge gli indicatori della portata del fenomeno

Continuando a navigare su TikTok notiamo come l’hastag #boilersummercup sia praticamente virale. A ruota troviamo #bodyshaming #panicroom #amatidipiu #fakebody. Perchè c’è anche qualcuno che posta “vi prego non fate la Boiler Summer cup, potrei avere un attacco di panico per poi smettere di uscire per sempre se mi rivedessi in uno dei vostri inutili video.”

La sfida dovrebbe iniziare il 21 giugno, ma molti hanno già iniziato il gioco. Chi vince ottiene un ingresso gratuito in un locale a scelta

Il commento di TikTok

Dalla direzione di TikTok si legge in una nota stampa che “Le nostre Linee Guida della Community esplicitano in modo chiaro che non tolleriamo contenuti che promuovono bullismo o molestie e abbiamo rimosso i video che violano queste linee guida. Nonostante non abbiamo evidenza che la “Boiler Summer Cup” sia un trend diffuso sulla piattaforma, il nostro team dedicato alla sicurezza continua a monitorare attentamente e rimuoverà qualunque contenuto dovesse risultare in violazione“.

Un fenomeno devastante e vergognoso

L’intento che vogliamo raggiungere con questo articolo, come redazione, non è sicuramente quello di pubblicizzare ancora di più questa sfida. Ma di allertare, sensibilizzare e raggiungere quante più ragazze, mamme, papà, fidanzati, insegnanti e famiglie possibili per portare a conoscenza di un fenomeno che potrebbe avere ripercussioni psicologiche e conseguenze devastanti e estreme sulle ragazze adolescenti.

Su tutte le ragazze, anche quelle che si considerano non “Boiler”. Perchè il normopeso, non si sa quale confine abbia. Almeno agli occhi dei giovanissimi.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".