Cecilia Stallone canta le sue “Fiabe urbane” al Bachelite CLab

Cecilia Stallone, milanese, nasce il 26 gennaio nel 1989. La sua passione per la musica prende vita in piena infanzia, quando comincia a suonare la chitarra, componendo i suoi primi versi. Negli anni successivi si dedica alla musica classica suonando anche il flauto traverso, arrivando a studiare anche canto. Le sue fiabe urbane iniziano qui.

A 14 anni, iniziano le esibizioni di fronte a un pubblico più grande, e non più solo di fronte alla famiglia, in particolare al padre, liutista, dal quale ha sicuramente ereditato la passione per la musica. Si esibisce, così, come flautista e corista in band locali dal genere soul, con la possibilità di cantare i suoi brani inediti e cover.

Successivamente si appassiona in modo particolare all’hip hop italiano, arrivando a collaborare con i massimi esponenti di questo genere, tra cui Emis Killa e Irama.

Dal 2009, Cecilia fa parte del collettivo Fly Girls Milano, di cui ne fa parte appunto anche la rapper Vaitea. Un gruppo hip hop a stampo femminile, che apre i concerti a nomi importanti, tra cui Dj Gruff e Kaos One.

Tra i suoi riferimenti artistici emergono Prince, Bob Marley, Pino Daniele e Neffa.

Oggi, Cecilia Stallone, è impegnata in un’intensa attività live in Italia, si dedica alla didattica del canto, ed è direttrice artistica di alcuni importanti locali milanesi.

Fiabe Urbane

Fiabe urbane” conterrà 5 brani inediti dal genere pop, rap e R’n’b. L’EP sarà in parte elettronica e in parte suonata, caratterizzata da arrangiamenti e melodie tipiche degli anni ’90.

L’EP di Cecilia Stallone contiene un sottotitolo “fiabesco” per ogni traccia, diventando una narrazione della tradizione popolare, incentrata su avvenimenti e personaggi fantastici.

In origine, le fiabe erano tramandate oralmente, e di solito i narratori erano donne.

“Le mie fiabe, trasportate in forma canzone, sono ambientate in contesti urbani. Perciò è evidente il contrasto tra l’innocenza del concetto di fiaba e il contesto duro e adulto nel quale vengono inserite. Un lavoro interamente giocato sui contrasti in cui l’innocenza della parte bambina riesce a rivivere attraverso il processo creativo, nonostante le avversità che la vita le presenta“, spiega Cecilia.

“Fiabe urbane” è stata realizzata con la collaborazione della rapper Vaitea, con la quale duetta nel singolo “Mi dispiace”, e Stefano Iascone di Cacao Mental, che ne ha curato registrazione, produzione e mixaggio presso il Crono Sound Factory di Milano.

Hanno collaborato all’arrangiamento Andrea De Bernardi, master, Federico Paulovich, batteria, Andrea Giussani, tastiere, Paul Hochaime, basso, Marco Nava ed Ermanno Fabbri, chitarre, Dj Pandaj, scratch, e Alessandro Sicardi, scrittura e composizione di “Tornerai” e “Ti vengo a cercare“.

Cecilia Stallone per "Fiabe urbane", siede in un carrello per la spesa, con i gomiti appoggiati al carrello e una gamba che spunta fuori, vestita con un abito bianco, un berretto grigio e tacchi a spillo color crema, guarda da un lato, dietro di lei ci sono alcuni vasi di fiori e piante e uno gnomo giallo

Bachelite CLab

Cecilia Stallone vi aspetta Venerdì 7 febbraio al Bachelite CLab di Milano, in via Vertoiba 3, con “Fiabe urbane” Live.

L’ingresso è di € 7, € 5 ridotto per gli under 26.

Per maggiori informazioni, restate aggiornati con la pagina Facebook dedicata agli eventi del locale, oppure seguite i profili Instagram, Facebook e YouTube di Cecilia Stallone.

Ana Maria Manea
Ana Maria Manea
Studentessa aspirante insegnante di inglese. Poetessa Dice di sé: “25 anni molto ambiziosa e sognatrice, scrivo poesie fin dal momento in cui ho preso in mano per la prima volta una penna, all'età di 6 anni. A scuola ero una piccola Hermione Granger, e ho sempre amato scrivere. Ma la mia vera passione prende piede all'inizio della mia adolescenza, con la poesia intitolata "Il valore della donna", sul tema della violenza sulle donne. Sono talmente legata alla natura che mi circonda e alla vita, che mi basterebbe anche solo una goccia di pioggia perché l'ispirazione prenda il sopravvento”.