Chadia: “Figli del deserto” è il suo lato rap più crudo

Figli del deserto” (Doner Music), prodotto da Big Fish, è il nuovo singolo di Chadia. Il brano segna l’inizio di un nuovo capitolo della storia dell’artista, che torna in una veste completamente inedita, matura e consapevole, partendo dalle proprie radici.

Figli del deserto 

Si apre con il campionamento dell’inno del Marocco, anticipando il tone of voice del brano il cui intento è celebrare la cultura d’origine dell’artista, come se fosse un inno per la comunità araba in Italia da un lato, e dall’altro un veicolo per vincere stereotipi e pregiudizi degli italiani nei confronti dello “straniero”.

 “Figli del deserto” inaugura una nuova fase della carriera di Chadia che nell’ultimo anno ha intrapreso un percorso di decostruzione e ricostruzione personale che, seppur doloroso, le ha permesso di esorcizzare tutti i demoni del passato e di trovare il coraggio di guardare dentro di sé, estirpando tutta la negatività radicata dentro il suo animo e lasciandosi andare alle emozioni più recondite, per troppo tempo represse.

 L’uscita del singolo è accompagnata dalla pubblicazione sui social di tre video reel che ne introducono il racconto: il primo raccoglie una serie di dichiarazioni xenofobe e denigratorie in relazione al tema dell’immigrazione, contrapposte a dei ritratti di persone di origini nord-africane sul loro luogo di lavoro; il secondo è un monologo in prima persona in cui Chadia affronta i concetti di odio e paura. A completare il racconto, un terzo video che uscirà nei prossimi giorni, in cui l’artista si lascerà andare a una sincera introspezione.

chadia - la copertina del nuovo singolo che la ritrae in primo piano in una foto in bianco e nero

Chadia

Nata in Spagna da genitori marocchini, si è distinta nel filone della trap italiana, in cui ha portato un tocco di femminilità senza rinunciare all’impetuosità espressiva che caratterizza questo genere. Ha colpito tutti per i suoi testi e la sua attitudine sfrontata e sessualmente esplicita, che la accomuna alle sue colleghe d’oltreoceano e che è cosa tuttora assai rara in Italia, facendole collezionare un successo dopo l’altro.

Esordisce nel 2019 con l’ep “Avere 20 anni”, contenente i brani “Fumo Bianco” e “Bitch 2.0” diventati dei veri e propri manifesti generazionali, con cui viene consacrata come la rapper #1 nella scena femminile italiana.

Nel maggio del 2020 pubblica “Bella così” feat. Federica Carta, certificato Disco d’Oro e che consacra Chadia al pubblico mainstream sensibilizzando sul tema della body positivity, e nel 2021 “Non mi uccidere (feat. Alice Pagani)”, colonna sonora dell’omonimo film Netflix di Andrea De Sica.

Nel 2022 conduce il talk show “Sex, Lies and Chadia” su Real Time e Discovery+, a cui ha fatto seguito l’omonimo libro pubblicato da Baldini+Castoldi.

A ottobre 2023, dopo un periodo di silenzio e di ricostruzione personale e professionale, torna sulle scene lanciando il format video “Jojo House” su YouTube e Spotify: definito “lo spazio più real d’Italia”, vede Chadia intervistare ospiti di vario tipo, da cantanti a influencer, abbracciando temi eterogenei, come sesso, soldi e fama. 

Potete seguire Chadia su Instagram, Spotify e sul canale YouTube.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.