Cobram in finale a Musica contro le Mafie con “Rivoluzione”

Cobram, band torinese nata nel capoluogo sabaudo nel 2015, partecipa alla finale della undicesima edizione di “Musica contro le Mafie”, con il brano “Rivoluzione

Domenica 20 dicembre è in programma in diretta streaming, con un evento denominato “Live from everywhere”, la finale dell’undicesima edizione del premio “Musica contro le mafie”, alla presenza di Don Luigi Ciotti, Presidente Onorario.

Il prestigioso concorso, è il primo e il più importante premio musicale, a livello europeo, dedicato alla musica con tematiche legate al sociale, in particolar modo, all’impegno antimafia.

Tra i dieci finalisti, selezionati fra oltre settecento iscritti, figura la band torinese Cobram, che partecipa con il brano “Rivoluzione”.

Conosco da anni Diego Stroppiana, alias Don Diego, uno dei fondatori della band, anche al di fuori del mondo musicale, e incontrarlo per l’intervista, che vedrete fra poco, è stato un vero piacere, e soprattutto l’occasione per incontrare un amico. Abbiamo parlato del presente e del futuro, senza disdegnare un piccolo accenno allo “splendido” passato, e l’aggettivo non è per nulla casuale.

Ma vi chiedo un attimo di pazienza, perché c’è una piccola premessa da fare

cobram - la band torinese inquadrata sotto un portico

Cobram

Per essere precisi: il temibile Megadirettore Ereditario Dottor Ing. Gran Mascalzon. di Gran Croc Visconte Cobram, salito al trono della Megaditta, dopo la morte del suo predecessore 106enne.

“Tutti a Pinerolo” e la micidiale Coppa Cobram, insieme al ricevimento di nozze alla trattoria “Al Curvone” costantemente interrotto, sono scene ormai entrate nell’immaginario collettivo-

Ricordo perfettamente la prima volta che vidi il primo “Fantozzi” al cinema: era il 1975 e stavo per iniziare la prima superiore. Ricordo perfettamente le risate nel vedere le “gesta” del povero Rag. Ugo, sfigato e vessato, raccontate in modo surreale e autoironico.

Ricordo altrettanto perfettamente, dieci anni dopo, 1985, il mio primo giorno di lavoro, e il pensiero che corre istintivamente al personaggio inventato da Paolo Villaggio: guardando i nuovi film, e soprattutto, riguardando le vecchie pellicole, non mi è mai più scappato da ridere, semmai da piangere.

Ci spiegherà il lead vocal dei Cobram nell’intervista, il perché della dedica al personaggio tratto da “Fantozzi contro tutti” (1980), interpretato dall’attore svizzero Paul Müller.

Rivoluzione

Hai mai pensato ad una rivoluzione, che in fondo basta una opinione per salvare il mondo”.

C’è modo e modo per essere “rivoluzionari”, e la band torinese ci indica una nuova via: la voglia di cambiare il mondo può, e deve, partire dal guardare il mondo stesso con i propri occhi, e dall’esprimere la propria opinione senza paura. Liberi di essere chi si è veramente.

Rivoluzione” nel nostro modo di essere, imparando a guardare le cose per come sono e non per come ci vengono raccontate.

Messaggio apparentemente semplice, ma decisamente attuale, che diventa una godibile ballad elettro pop, moderna nei suoni e negli arrangiamenti, con atmosfere elettroniche, stile anni ’80, appena accennate, ma assolutamente piacevoli.

Decisamente catching il videoclip ufficiale, diretto da Sara Bianchi, Annasofia Solano e Guglielmo Loliva. dove le immagini creano un ottimo connubio con parole e musica.

Rivoluzione” (Believe Music) è disponibile in digital download e su YouTube dal 27 marzo.

Potete seguire Cobram su Facebook, Instagram, sul sito ufficiale e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.