Tempi duri per l’arte, tempi di coronavirus, e allora ecco che arriva Cosmo Digitale, la sede virtuale del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Musei e mostre chiuse come da DPCM del 8 marzo fino al 3 aprile e dunque bisogna inventarsi qualcosa. Qualcosa perchè comunque la nostra mente ha sempre sete di cultura, di arte, di bellezza. Essenzialmente perchè anche nei momenti bui occorre un’evasione che riconduca la mente a una normalità. Che è solo in stand by, ma tornerà quanto prima.
Cosmo Digitale la sede virtuale
Per cui ecco che il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea annuncia l’apertura di COSMO Digitale. La nuova sede virtuale del Museo contenente creazioni artistiche, conferenze in streaming e documentazioni. Un percorso di visita al Museo online in una dimensione di esperienza indiretta e aggiuntiva.
“Conservare, studiare ed esporre opere d’arte è un compito centrale del Museo ma da soli non sono sufficienti a perseguire gli obiettivi di un museo d’arte contemporanea del XXI secolo – Afferma Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea -. Un’identità che si forma attraverso l’incontro e l’apertura esige infatti un rinnovamento ininterrotto, in sintonia con la rapida e profonda evoluzione della società.
Non sostituisce una visita, ma la rende più íntima
La scelta di aprire ora una sede virtuale nasce dalla nostra consapevolezza di come in un momento di emergenza sanitaria che coinvolge l’intero Paese sia oltremodo necessario rendere condivisibili iniziative e contenuti culturali che consentano di oltrepassare i limiti fisici della fruizione culturale contingentata e avvicinino il pubblico all’istituzione. Il COSMO DIGITALE non sostituisce una visita al Museo, né l’unicità dell’intenso incontro fisico ed emozionale che si può vivere soltanto negli spazi reali e con il corpo delle opere o delle performance, ma aggiunge dimensioni ed esperienze più private e screen-based”.
L’inaugurazione arriva a seguito del primo e importante incontro con il pubblico digitale il 24 febbraio in occasione dell’evento live streaming organizzato dal Museo e che ha avuto come ospiti prestigiosi il collezionista Uli Sigg e l’artista Ai Weiwei.
Ma cosa si vede virtualmente?
COSMO DIGITALE, la sede virtuale ospita una selezione di opere inedite e a volte espressamente realizzate dagli artisti per la fruizione digitale. Aggiorna l’infrastruttura tecnologica del Museo, il linguaggio e la funzione dei social media attraverso uno spirito poetico e letterario. Si crea un archivio digitale di saperi prodotti in oltre trentacinque anni di attività del Museo,
Troviamo Giuseppe Penone e l’Arte Povera, Marianna Simnett con Narrazione e folklore come esplorazione del corpo in transizione, Ai Weiwei e Uli Sigg Sull’arte contemporanea cinese, ma anche Claudia Comte con La prospettiva dell’esperienza digitale, e Kenneth Goldsmith con Scrittura non creativa.
Tutto da vedere comodamente seduti in poltrona insieme ad una raccolta di conferenze, incontri, film e video di mostre disponibile sul sito web del Museo.
Aggiornamento tecnologico
COSMO DIGITALE rientra in un progetto già esistente di aggiornamento tecnologico del Museo. È sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, e si propone di creare un vero e proprio “Museo” di opere realizzate appositamente per questa nuova dimensione artistica.
In altre parole se Maometto non va alla montagna, la montagna o in questo caso il museo va a Maometto.