“Cotidianam”: società, uguaglianza e diversità

“Cotidianam”, mostra personale di Antonello Spadafora, a cura di Fabio Matthew Lanna, e testo critico di Roberto Sottile, chiude il ciclo di eventi dello Spazio Faro di Roma.

La mostra

“Cotidianam”, in latino Ogni giorno, è una mostra comprendente due cicli pittorici che hanno avuto inizio nel 2017: Community e Injury.

Community è una riflessione sulla nostra società, l’uguaglianza e la diversità, che nasce dall’osservazione del “modus vivendi” delle api.

Dovremmo davvero prendere esempio da questi inimitabili insetti sociali. Vivono insieme e si prendono cura l’uno dell’altro. Tra le api vi è un legame molto stretto, e vivono in virtù del bene comune. Abitano in una struttura complessa, che possiamo considerare addirittura una meraviglia ingegneristica.

Allo stesso modo, i moduli che costituiscono le opere sono a forma esagonale, che rimandano appunto alle celle degli alveari.

Diventano, così, l’emblema di una perfetta e armoniosa divisione dei ruoli, nonché la consapevolezza del bene comune, spesso sconosciute all’essere umano.

Injury mette in evidenza il fatto che, nonostante i singoli elementi di un enorme, ipotetico alveare siano costituiti allo stesso modo, siamo tutti inevitabilmente toccati e feriti dagli eventi, anche se in maniera diversa e soggettiva.

“Cotidianam” esprime ciò che accade ogni giorno nella nostra società. Come afferma Spadafora, “siamo tutti chiamati ad affrontare inesorabilmente la vita, che non smette di farsi sentire”.

L’autore

Antonello Spadafora, classe ’79, calabrese, poliedrico autodidatta, vive e lavora tra Fuscaldo, in provincia di Cosenza, e Roma.

Si dedica inizialmente a opere di carattere religioso, arrivando poi alla pittura impressionista. Da quì, arriva totalmente a un nuovo modo di interpretare il mezzo pittorico, tramite la scomposizione delle forme, con la sperimentazione di molteplici tecniche e supporti.

Spadafora arriva in Toscana, tra il 2006 e il 2010, collaborando con la Galleria d’arte “La bottega” e con la Galleria “Giò Art”, grazie alla quale partecipa anche ad Arte Fiera Padova.

Le sue opere si basano su tematiche sociali, fragilità e incertezza del quotidiano, trasformazione e conseguente rinnovamento, precarietà.

Opere particolari, realizzate con diversi materiali che interagiscono tra loro, come tessuti e stoffe, su cui interviene con il fuoco, la pittura e l’inchiostro.

Dopo la cerimonia di inaugurazione del 9 gennaio, la Galleria d’arte contemporanea apre le sue porte al pubblico fino al 31 gennaio 2020.

E’ così che si conclude un anno di intensa attività, che ha accolto nel quartiere Pigneto di Roma ben 28 artisti italiani e internazionali.

Antonello Spadafora in una foto in bianco e nero, indossa una camicia nera, con la testa inclinata da un lato
Ana Maria Manea
Ana Maria Manea
Studentessa aspirante insegnante di inglese. Poetessa Dice di sé: “25 anni molto ambiziosa e sognatrice, scrivo poesie fin dal momento in cui ho preso in mano per la prima volta una penna, all'età di 6 anni. A scuola ero una piccola Hermione Granger, e ho sempre amato scrivere. Ma la mia vera passione prende piede all'inizio della mia adolescenza, con la poesia intitolata "Il valore della donna", sul tema della violenza sulle donne. Sono talmente legata alla natura che mi circonda e alla vita, che mi basterebbe anche solo una goccia di pioggia perché l'ispirazione prenda il sopravvento”.