Credito sociale: il cittadino modello e il citizen wallet

E’ arrivato anche in Italia, e dopo la Capitale, anche Bologna propone ai suoi cittadini, un modello di credito sociale. Di cosa si tratta?

Il credito sociale è l’ennesima importazione di un prodotto made in China.

Per dirla in breve, è un sistema di classificazione nazionale per i cittadini e le aziende.

Il modello cinese

In Cina è in vigore dal 2020 ed è ancora in via di perfezionamento. E’ un sistema che varia da zona a zona ma che vanta l’obiettivo di diventare un sistema unificato nel futuro più prossimo. Ufficialmente concepito per la gestione della popolazione in costante crescita, in realtà il credito sociale è uno strumento per tracciare e controllare i comportamenti sociali dei cittadini. Ogni volta che il cittadino compie “buone azioni” guadagna dei punti. Per “buone azioni” si intende pagare regolarmente le tasse, non prendere multe o scrivere bene del governo sui social. Persino donare il sangue è un’azione che produce punti.

Più punti si accumulano, e più si hanno agevolazioni e ricompense, come accedere a uno status prioritario per l’iscrizione a scuola dei figli o una promozione sul lavoro. In difetto, si viene “puniti” e, in questo caso, possono essere vietati i voli aerei o un accesso limitato ai vari servizi pubblici. Il controllo avviene attraverso una piattaforma digitale collegata ad un’app scaricabile sul cellulare. In caso di “bad action”, cioè comportamenti cattivi, si riceve un allert.

E’ ovvio che ogni strumento di controllo nasce da un binomio inscindibile: soldi e potere. In questo caso, psicopotere, quello Orwelliano.

Se il sistema cinese nasce con l’obiettivo di tenere sotto controllo aziende e relativi pagamenti fiscali, l’estensione al cittadino è un ottimo strumento per tenere sotto sorveglianza la comunità intera.

Lo smart citizen wallet e il modello bolognese

Si chiama smart citizen wallet, fatto per smart city e prevede un sistema social scoring. Perbacco. Vediamo di tradurre tutto in lingua nazionalpopolare.

E’ il portafoglio del cittadino virtuoso, fatto per una città sostenibile e vivibile, e prevede un sistema di punteggio sociale che si genera attraverso le attività del cittadino.

Il primo Comune che ha attivato questo sistema è Roma Capitale. Citiamo testualmente, “il sistema consente al cittadino virtuoso di ottenere punti che saranno in seguito convertiti in premi (beni e/o servizi sostenibili) offerti da Roma Capitale e dai suoi partneri. Cittadini, pendolari, studenti o turisti che sceglieranno di aderire al Citizen Wallet, previa sottoscrizione dell’informativa, possono vedere l’accredito dei punti a partire dalle 72 ore successive alla messa in atto dei comportamenti cosiddetti “eco-compatibili” (sito Comune di Roma Capitale).

Una sorta di patente a punti dove, come in Cina, le buone azioni verranno premiate con un credito sociale. Quindi, fare la differenziata, pagare le tasse, non prendere multe, usare i mezzi pubblici, insomma, comportarsi da buon cittadino, dare origine a benefits ancora da definirsi. Ma attenzione: come vengono registrate le buone azioni, così vengono conteggiate anche le cattive che, oltre a decurtare i punti possono prevedere anche delle sanzioni.

Non pagare per tempo i tributi comunali è una cattiva azione. Non fare la differenziata è una cattiva azione. Prendere multe è una pessima azione.

Black mirror all’italiana

L’iniziativa ha colto i favori del comune di Bologna. L’amministrazione comunale ha già annunciato che sta arrivando l’app per i bolognesi che vorranno candidarsi a “cittadino virtuoso”. Ma malgrado le rassicurazioni in merito all’assoluta volontarietà del cittadino e che il sistema sia “a prova di privacy”, i residenti non sembrano accogliere l’iniziativa con entusiasmo e soddisfazione.

Grande Fratello o Black Mirror? C’era già arrivato Will Smith nel ’98 con “Nemico pubblico”, ma qui non siamo a Hollywood e la vita non è un film.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”