Difesa personale Femminile: il corso della Città delle Donne contro la violenza

Secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute a novembre 2023, la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3. Inoltre in Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le più gravi esercitate da partner o ex partner, parenti, amici. Alla luce di questi dati sconcertanti, il progetto “Difesa personale femminile”, promosso dall’Associazione La Città delle Donne APS di Torino, vuole fornire un aiuto concreto e preventivo alle donne soggetto ed oggetto di violenza e discriminazione in tutte le sue forme: verbale, fisica e sociale. 

C’è da sottolineare inoltre che i dati del Report  del Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale aggiornato al 19 novembre 2023 evidenziano questi dati. Nel periodo 1 gennaio – 19 novembre 2023 sono stati registrati 295 omicidi, con 106 vittime donne. Le donne uccise in ambito familiare/affettivo sono state 87.

logo associazione la città delle donne promotrice porgetto difesa  personale femminile

Difesa Personale Femminile: l’arma è il cervello

L’arma più efficace di una donna è il suo cervello allenato a restare razionale-responsivo alla difesa, si legge sulla locandina del corso che si pone come, come obiettivi, il rafforzamento del fisico, il controllo delle emozioni e una strategia marziale universalmente applicabile. Strategie talmente semplici e applicabili tanto che il corso è aperto a tutte le donne dai 14 agli 80 anni. Un totale di 6 ore strutturate in 4 incontri da un’ora e mezza circa l’uno presso la palestra messa a disposizione  dalla A.S.D. YAMA ARASHI, TORINO – Via Guido Rey 5/7 a partire da lunedì 26 febbraio, ma le iscrizioni sono ancora aperte.

Per capire meglio il progetto, i metodi, gli insegnamenti e le potenzialità del corso di Difesa personale femminile abbiamo raggiunto il Presidente dell’Associazione La città delle donne Il Cavalier Pietro Tranchitella .

il cavalier Dottor Pietro Tranchitella mezzo busto con giacca nera camicia bianca semiprofilo
Pietro Tranchitella

Dottor Tranchitella, abbiamo visto che il corso è aperto alle donne fino agli 80 anni, ma effettivamente è possibile accedere a questo corso di difesa anche in età matura?

Certo e a maggior ragione. Perché? Perché non significa che avendo una certa età non si corra il rischio di essere aggredite. Esiste l’aggressione verbale, discriminante per differenza di età e purtroppo questo succede spesso. Con Difesa Personale Femminile forniremo l’aiuto atto a contenere l’aggressione e a ottenere una reazione controllata e non emotiva. Una modalità di autodifesa, acquisendo le tecniche per poter far fronte e contenere.

Esiste poi, anche per le persone più mature, l’atto di violenza distruttiva, quello del tentativo di scippo, di portare via la borsetta, del raggiro. Con queste tecniche anche la persona più anziana avrà uno strumento in più per poter tentare quantomeno un contenimento, magari addirittura una difesa. L’aspettativa è che non succeda mai, ma prevenire è meglio che curare.

un borseggiatore e una donna anziana imamgina creata con ai
immagine creta con AI Bing

Quindi non è solo un corso di difesa fisica ma anche una preparazione al controllo emotivo con supporto psicologico?

Assolutamente sì. Le violenze in tutti i loro generi, espresse e anche fisicamente perpetrate, sono oggetto di attenzione da parte dell’associazione. Al nostro interno esiste un nucleo volontario per ora composto da otto psicologi e psicologhe per dare la possibilità a chiunque di rivolgersi a noi e di poter esprimere una richiesta di aiuto. La prima cosa che facciamo è accoglienza attraverso operatori dell’ascolto, del sostegno, del contenimento e della rielaborazione di tutti quelli che sono gli eventi traumatici.

In che modo sarà strutturato il corso di difesa personale femminile ?

In tre parti: Il rafforzamento del fisico volto a potenziare le proprie capacità fisiche. Ciò vuol dire resistere meglio ad un attacco, migliorare il proprio equilibrio e il coordinamento fisico . Una Psicologia adeguata e controllo delle emozioni. Infatti sicurezza e autostima permettono di affrontare una situazione di disagio con calma trovando la giusta soluzione senza cadere nel panico. Infine una parte di strategia marziale universalmente applicabile.

Questo vuol dire che non ci si deve basare su un particolare stile, ma adattarsi ad ogni possibile situazione con la logica richiesta dal momento. La reazione deve essere immediata ed inaspettata. Sapere di conoscere dei modi semplici per reagire con mente fredda e razionale aiuta a prendere tempo e contemporaneamente spiazzare l’aggressore verbale o il borseggiatore.

immagine di corso di difesa femminile AI
immagine creta con AI BIng

Gli orari indicati sono fra le 10 e le 17 o le 18 con una finestra di due ore anche il sabato, per chi lavora avete previsto delle estensioni nella sera?

Stiamo valutando, dopo la raccolta delle adesioni, di accogliere le segnalazioni di difficoltà di orario creando dei gruppi in anche nella fascia oraria dalle 18:30. Vogliamo dare la possibilità a chiunque si segnali di poter usufruire del corso.

Posso dire anche che inoltre che è in preparazione, proprio perché le aggressioni e le discriminazioni non toccano solo l’universo femminile, anche un corso di difesa per gli uomini. Soprattutto per quelle situazioni in cui purtroppo gli uomini vengono rapinati e derubati con minacce di armi da taglio. Anche in questo caso insegneremo azioni contenitive reattive comportamentali per evitare di alimentare l’aggressione

Metodologia usata nel corso di Difesa personale femminile

La metodologia usata spazia dal Judo al Ju Jitsu.  La prima disciplina è basata principalmente sul contatto. La seconda, considerata in Giappone la madre di tutte le arti, si basa su calci e pugni ma si lavorerà principalmente sulle leve. 

Per la difesa personale femminile, gli istruttori operano a livello tattico-tecnico appropriato in quanto, una donna è generalmente fisicamente meno prestante di un uomo e meno abituata al confronto-scontro, pertanto, più che sulla forza, la preparazione alla difesa per una donna, si concentrerà principalmente sulla tecnica e sulla velocità al fine di cogliere di sorpresa l’aggressore. 

Istruttore: Domenico Ierardi  Arbitro Nazionale FIJLKAM, 3° DAN JUDO FIJLKAM, 1° DAN JU JITSU   FIJLKAM, TECNICO KRAV MAGA, TECNICO ABILITATO JUDO ADATTATO

SEDE E DURATA DEL’ATTIVITA’ 

 L’attività, che sarà rivolta anche all’esterno dell’Associazione, avrà una durata di 6 ore complessive e sarà strutturata in 4 incontri da 1,30 h cadauno. Presso la palestra messa a disposizione  dalla A.S.D. YAMA ARASHI sita in TORINO – Via Guido Rey 5/7.

Indicativamente per l’avvio del il primo corso si prevede la data dal 25 Febbraio c.a. seconda delle adesioni. A puro titolo informativo, la disponibilità comunicata da parte dell’A.S.D. YAMA ARASHI inerente la disponibilità di fruizione della palestra viene indicata nella tabella di massima di seguito prodotta. 

Lunedi’ 10 – 17 Martedi’ 10 – 18 Mercoledi’ 10 – 17 Giovedi’ 10 – 18 Venerdi’ 10 – 18 Sabato 09.30 -11

COSTI DI PARTECIPAZIONE 

L’istruttore, Domenico Ieradi, è un associato ACDD APS, per cui, in forza dei valori dell’Associazione, l’attività comporterà solo una quota contributo spese pro-capite di € 20,00 (Euroventi//00) per la copertura dei costi di energia, di pulizia e di riscaldamento della struttura. 

Come aderire: a mezzo e-mail: segreterialacittadelledonne@gmail.com oppure a mezzo App. WhatsApp all’utenza 336219548. 

L’associazione Città delle donne

Accoglienza, ascolto, supporto oggettivo, soggettivo e logistico, gli elementi fondanti attraverso i quali l’Associazione opera sul territorio della Città Metropolitana di Torino e, attraverso la sottoscrizione della “Carta d’Intenti”, in accordo con alcuni Comuni ubicati sul territorio Piemontese che hanno aderito alle finalità di promozione sociale.
L’azione consiste nel cercare di contrastare ogni forma di discriminazione e violenza sia essa fisica che morale nonché sociale e/o economica, gli abusi ed i soprusi in ambito sociale, professionale- lavorativo e scolastico che vengono perpetrati nei confronti delle figure appartenenti alle fasce più deboli.L’attenzione che ad essi viene rivolta, è a prescindere dal sesso, dall’età, dall’etnia, dalla razza, dalla cultura e dall’identità di genere.

Sede del Senato della Repubblica, premiazione La Città Delle Donne – Associazione Promozione Sociale insignita come terza associazione Piemontese, per l’operato sul territorio

Pietro Tranchitella

Pietro Tranchitella, classe 1957, luogotenente in congedo, riveste la carica di Presidente Anfi della Sezione di Torino dal2018 al 2023. Incorporato nel corpo della Guardia di finanza nel 1977, ha indossato tutti i gradi previsti nel ruolo di ispettore sino al congedo avvenuto nel 2008. Oltre 31 gli anni di servizio attivo, nel corso del quale il significato attribuito all’essere “Fiamma Gialla” è stato un continuum di valore aggiunto espresso attraverso l’esercizio della professione e il senso di appartenenza.

Nel corso della carriera militare molti riconoscimenti tributatogli per meriti di servizio come la “Croce d’oro”. Nel 2021 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha insignito del titolo Onorifico di Cavaliere al merito della Repubblica.

Dopo il congedo, nel 2012 consegue la Laurea magistrale in Psicologia e la conseguente abilitazione. Ad oggi svolge la libera professione in ambito sanitario in qualità di psicologo, psicoterapeuta e docente. Tra i suoi titoli accademici di formazione universitaria, Laurea in economia e commercio, Laurea in scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione, Laurea magistrale in psicologia. Specializzazione quadriennale in psicoterapia cognitiva, master biennale di secondo livello come psicologo dello sport a livello agonistico.

Da settembre 2022 è Giornalista pubblicista e autore ed editore di libri tecnici in ambito telematico. Podista amatoriale e arbitro Figc. Al suo attivo numerosi articoli pubblicati sul settimanale sportivo Sprint e Sport Edito in Piemonte Lombardia, ad oggi si cura della rubrica SportivaMente abbinando alle discipline sportive l’esperienza professionale della psicologia clinica e dei processi psicologici sportivi.

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".