Dolci della Befana: dalla Francia, la Gallette des Rois

Paese che vai usanza che trovi: in Italia ogni regione ha il suoi dolci della Befana, ma quest’anno usciamo dai confini nazionali e prepariamo insieme la Gallette des Rois, il dolce tradizionele francese dell’Epifania. Una ricetta facile, veloce e, soprattutto, buonissima!

L’Epifania è il momento “dolce” delle festività natalizie perchè è il momento in cui le calze appese la notte del 5 gennaio, si riempiono magicamente di dolci e goloserie varie.

Le tradizioni sono importanti ma cambiare ogni tanto, o integrare con nuove idee, è stimolante, soprattutto se amate cucinare e/o fare dolci.

La Gallette des Rois, letteralmente “Galletta dei Re” è tra i dolci della Befana più preparati in Francia, proprio per la facilità della ricetta, veloce da fare e con pochissimi ingredienti.

La Gallette des Rois

E’ una ricetta in onore dei Re Magi. Il dolce viene presentato con sopra una corona di cartone dorato. La preziosa corona spetterà a chi troverà nella sua fetta di dolce la “féve”, cioè una statuina piccolissima ( ma molti usano mettere una mandorla intera o un cece) che lo eleggerà a “Re del Giorno”.

Infatti, è bene ricordare perchè si festeggia la Befana e perchè esistono i “dolci dell’Epifania”.

Innanzitutto il termine ‘Befana‘ deriva dal termine greco epifàneia, che significa, apparizione, manifestazione. L’istituzione della festa dell’Epifania parrebbe risalire a più di 100 anni dopo la venuta di Gesù Bambino. Solo nel II secolo d.C. appare di precetto la festa della “Epifania del Signore“, una nuova festa che ricorre rigorosamente 12 giorni dopo il Santo Natale.

Parrebbe che i Re Magi, lungo il cammino, non conoscendo la strada, chiesero indicazioni per la grotta ad una vecchietta. I tre spiegarono alla donna di essere in viaggio per portare doni al Salvatore che era nato, ma di conoscere la strada per raggiungere Betlemme. La donna gli indico la strada e questi la invitarono ad unirsi a loro, ma lei rifiutò.

Ben presto la vecchietta si pentì di non aver accettato l’invito. E così, in fretta e furia, riempì un sacco con dolci e delizie e si mise in cammino per raggiungere i Re Magi e omaggiare anche lei il Salvatore con dei doni. Una volta arrivata a Betlemme, non sapendo però dove fossero andati i tre uomini, cominciò a bussare a tutte le porte del paese e a donare ad ogni bambino un dolce, nella speranza che uno di loro fosse Gesù.

Ma ora vediamo come si prepara questo dolce squisito.

Gli ingredienti

Partiamo dagli ingredienti. A differenza di altri dolci della Befana, non occorre farina di grano ma di mandorle. Molto facile da trovare nei supermercati e molto economica.

Per preparare la Gallette des Rois occorrono:

125 grammi di farina di mandorle,

100 grammi di zucchero bianco o a velo,

100 grammi di burro,

3 uova

1 ampolla di aroma di mandorla o vaniglia (io preferisco la vaniglia),

un pizzico di sale e

2 rotoli di pasta sfoglia.

La prima cosa che prepariamo è il composto frangipane.

Dolci della Befana - Partendo dalla sinistr: delle mandorle, della farina di mandorle, una fetta di dolce, sotto, udel burro a cubetti e un cucchiaio

La ricetta

Lasciate il burro a temperatura ambiente almeno per un’ora. Può andare bene anche velocizzare l’operazione scaldandolo un pò, ma senza renderlo liquido. Va usato morbido e freddo. Aggiungete lo zucchero al burro e lavoratelo con le fruste elettriche ( in francese questa operazione si dice “faire un cremàge”). Aggiungete un uovo e continuate a lavorare bene il composto. Quando è ben amalgamato, aggiungete un pò di farina di mandorle e mescolate ancora. Ora aggiungete l’altro uovo e ripetete l’operazione, aggiungedo anche il resto della farina, la vaniglia e il pizzico di sale.

Continuate a mescolare con il frustino, fino ad ottenere un composto morbido ma compatto.

Ora occupatevi della pasta sfoglia. Stendete il primo foglio e ricavate un disco di 22/24 cm. Se vi piace molto la sfoglia, potete utilizzare tutto il foglio, Il vostro dolce sarà più spesso nei bordi, ma sarà buono lo stesso.

Preparate il tuolo del terzo uovo, separandolo dall’albume. Il bianco dell’uovo non vi servirà e potete buttarlo.

Spennellate 2 o 3 centimetri di bordo con l’uovo e poi versate il vostro composto al centro della pasta sfoglia spalmandolo ma senza toccare il bordo spennellato con l’uovo. Se siete abili in pasticceria, potete usare una sac a poche per distribuire a spirale il composto. Diversamente, andrà bene anche un cucchiaio.

Ora appoggiateci sopra l’altro disco di pasta sfoglia e fatelo aderire bene sul bordo spennellato con l’uovo. Fate aderire bene la sfoglia al composto in modo da evitare “bolle d’aria”. Arricciate il bordo intorno, con delicatezza e incidete la superficie con un coltello, in modo da formare una raggiera dal centro verso l’esterno, oppure potete incidere delle strisce. Incidete, non tagliate!

Cottura

Praticate qualche foro qua e là (evitando il centro!) con una forchetta o con uno stuzzicadente per evitare che esploda durante la cottura. Spennellate tutta la superficie della torta con il tuorlo d’uovo e mettete in frigo per 35/40 minuti.

Mentre il vostro dolce riposa nel frigo, accendete il forno a 200°. Al termine dei 40 minuti di posa, potete estrarre dal frigo la vostra torta. Spennellatela nuovamente con il resto del tuorlo rimasto e infornatela.

Ora attenzione ai tempi di cottura:

20 minuti a 180°, 20 minuti a 160° e 40 minuti a 140°. E’ importante per cuocere bene l’interno, senza bruciare l’esterno e avere un dolce ben compattato. Controllate con uno stuzzicadenti che l’interno del dolce sia asciutto.

Tirate fuori la torta.

Preparate un pentolino con un pò d’acqua (un bicchiere scarso) e zucchero (due cucchiai). Fate bollire mescolando continuamente fino a quando l’acqua e zucchero diventano un composto denso, ma non caramellato.

Quando il dolce è pressocchè tiepido, spennellato con l’acqua e zucchero per lucidarlo.

Ed ora…Buona Befana a tutti!

Dolci della Befana - nella foto un primo piano di una torta fatta con la pasta sfoglia
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”