ESTERNO NOTTE, e i muri di Torino diventano un palcoscenico

L’ appuntamento è per il 1° ottobre. Torino diventa ESTERNO NOTTE: un grande evento di proiezioni diffuse per le vie e i quartieri della città. Organizzato da CAMERA, Centro Italiano per la Fotografia, in occasione del suo quinto compleanno. Una festa collettiva, dunque, a cui tutta la città è invitata a partecipare tramite una grande call for artists. Un momento in cui i muri di Torino diventeranno uno schermo collettivo.

Ce ne siamo accorti durante il lockdown: i balconi e le finestre possono diventare una soglia significativa, relazionale, partecipativa, di appartenenza‘, commentano dalla direzione di CAMERA. La sera del 1° ottobre quindi, a partire dalle 21.00, balconi, finestre, palazzi e muri di Torino diventeranno le piattaforme da cui proiettare. Una festa di immagini, fotografie o video con cui animare le facciate dei palazzi di fronte.

esterno notte i muri di Torino diventano palcoscenico con camera

Tema ESTERNO NOTTE: lo stupore

“Il tema comune è lo stupore – proseguono da CAMERA-, sentimento che colma l’animo di chi lo prova. Lo abbiamo scelto con la volontà di colmare, con le immagini, lo spazio urbano lasciato vuoto nei mesi passati, ma anche per far dialogare una dimensione visiva che è sempre più digitale e smaterializzata con gli ambienti della vita fisica e tangibile di tutti noi.

A questa iniziativa partecipano le principali realtà, enti, istituzioni e gallerie torinesi: tutto il tessuto culturale della città è pronto a ricominciare insieme. Però non basta, per far si che la festa sia davvero condivisa abbiamo bisogno di tutti voi“.

La Call di Camera per i muri di Torino

Per cui ecco la chiamata o “call” di CAMERA ai torinesi. Avete un proiettore? Una finestra? Oppure un balcone? Potete diventare parte attiva di ESTERNO NOTTE.

Come fare?

Basta avere un computer e un proiettore. L’importante è partecipare, per cui la qualità della proiezione non è fondamentale. il materiale da proiettare può essere un video oppure uno slideshow di fotografie. La proiezione dovrebbe durare almeno un’ora, ma si possono proporre contenuti anche in loop.

Cosa proiettare?

Quello che si vuole, l’importante è farsi guidare dal tema dello stupore. Per cui spazio a un progetto artistico personale, al lavoro di un artista amato (ricordiamo di chiedere l’autorizzazione!), a fotografie di famiglia e anche a scatti delle vacanze.

Modalità di comportamento per le proiezioni

Per aderire e prendere dunque parte al progetto è necessario adottare un comportamento etico e rispettoso delle norme. Per cui occorre proiettare: immagini non lesive della dignità delle persone e in particolare dei minori. Immagini non pornografiche o contrarie alla pubblica decenza. Immagini che non rappresentino il corpo umano quale oggetto di possesso e sopraffazione sessuale, in chiave violenta, coercitiva o di dominio.

Immagini che non rappresentino pregiudizi culturali e stereotipi sociali fondati su ogni forma di discriminazione. Immagini delle quali il singolo partecipante possieda pienamente ogni diritto di utilizzo, nei confronti dell’autore e dei soggetti ritratti, compresa la diffusione. Non è consentito proiettare in direzione di sedi stradali, luoghi interessati dal traffico veicolare o comunque generando circostanze causa di immediato o potenziale pericolo.

Buon vicinato

Ogni partecipante è responsabile per adottare modalità di proiezione che non arrechino disturbo al vicinato o a terzi comunque interessati. Per cui parliamo con i vicini,e raccontiamo cosa si sta per fare in particolare con chi abita sul palazzo in cui si potrebbe realizzare la proiezione.

Dopodichè informiamo CAMERA della partecipazione a Esterno Notte, comunicando il luogo in cui avverrà la proiezione,che lo annoterà sulla mappa dell’evento. Tutte le proiezioni saranno fruibili gratuitamente passeggiando per strada o affacciandosi dal proprio balcone, senza quindi incorrere nel rischio di assembramenti.

Esterno notte e i muri di Torino diventano un palcoscenico

Buon compleanno CAMERA

ESTERNO NOTTE sui muri di Torino è parte integrante del programma 5 anni in 5 giorni. Mostre, eventi, letture portfolio, visite guidate. Un insieme di attività che si sviluppano dal 30 settembre al 4 ottobre 2020, per festeggiare i primi cinque anni di CAMERA, che cadono proprio il 1° ottobre. Un’occasione per il centro italiano per la fotografia per coinvolgere pubblico e appassionati.

Ricco il calendario di eventi. Si parte il 30 settembre con lo svelamento dell’installazione fotografica FUTURES. 2018-2020. Si continua il giorno seguente con l’apertura della mostra dedicata a Gianni Berengo Gardin,per passare in serata a “Esterno Notte”. Venerdì 2 ottobre si procede con un’intervista al fotografo Magnum Paolo Pellegrin e si conclude la settimana con sessioni di letture portfolio a cura di FIAF e visite guidate alla mostra Paolo Ventura. Carousel .Tutto il programma di attività di CAMERA è gratuito ed è scaricabile cliccando qui

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".