“Falconera” di Fabio Ceraulo: storia di una Sicilia d’altri tempi

Fabio Ceraulo, scrittore siciliano, ci descrive la sua terra, la Sicilia, partendo da un punto di vista storico. Più precisamente, la Sicilia del 1860.

A Falconera, una contrada di campagna immersa tra i pini, sul colle che sovrasta Castellammare del Golfo, la gente ha saputo dell’arrivo di Garibaldi, un evento che dovrebbe determinare il cambiamento epocale che i “galantuomini” della comunità attendono per capire da che parte schierarsi.

Qui si intrecciano le vicende di vari personaggi, tra cui il ricco possidente don Faro, un uomo tormentato dai ricordi, gli arrivisti Francesco e Bartolomeo, l’umile famiglia Romano, la levatrice Francesca Galante, don Benedetto, il parroco impegnato a sfamare i poveri e l’avvocato Oliveri, di idee rivoluzionarie. Nella piccola comunità, il passaggio dai Borbone ai Savoia e le nuove leggi alimenteranno dei contrasti, determinando un crescente malessere che coinvolgerà tutti quanti, senza distinzione di ceto sociale, trasformandolo presto in una polveriera pronta a esplodere.

Il romanzo, in alcune sue sfumature, ricorda gli scritti di Tomasi di Lampedusa per i toni “gattopardeschi” usati in alcuni momenti e nella caratterizzazione di certi personaggi. Chi leggerà il libro non potrà fare a meno di sorridere, commuovere e arrabbiare.

Fabio Ceraulo, quali sono le figure portanti del romanzo?

Le figure “portanti” del romanzo sembrano essere il possidente don Faro e la levatrice Francesca. Entrambi sono personaggi pervasi da grande senso di umanità. Il primo, seppur ricco proprietario terriero con amici “galantuomini” e senza scrupoli, vive nel ricordo della giovane moglie scomparsa. Questa cosa lo tormenta e lo influenza in tutti i momenti della giornata. Ha grande rispetto per i servi e per gli umili, a tal punto che nonostante il suo ceto, prende delle decisioni che disorientano i suoi pari. La seconda è una donna burbera, villana, manesca, ma che lotta ogni giorno per dare la vita sfidando la morte non tirandosi mai indietro. Anche lei, come Faro, ha un terribile fardello di ricordi che la portano a essere disponibile a chi le richiede aiuto.

Cos’altro vuoi dirci in merito al libro?

Fabio Ceraulo seduto mentre presenta il suo libro che tiene in mano
“Falconera” di Fabio Ceraulo: storia di una Sicilia d’altri tempi

Il presunto cambiamento atteso nel passaggio dai Borbone ai Savoia, in realtà è un argomento ancor oggi dibattuto e che suscita pareri contrastanti, anche dai toni molto accesi. Fu tutto un inganno preparato a tavolino? A mio parere, non essendo uno storico, la povera gente, che più degli altri attendeva una svolta, è rimasta vittima delle sue stesse speranze, in quanto il cambiamento, così come fu scritto nel romanzo “Il Gattopardo”, avvenne solo perché le cose rimanessero per come erano.

Fabio Ceraulo: un curriculum molto ricco in uno spazio di tempo non lunghissimo. Come mai?

Perché nel mio caso, l’appetito è venuto mangiando. Quando ho concluso e consegnato la stesura del mio primo libro, “Palermo nascosta”, una raccolta di racconti, in realtà avevo tanti altri aneddoti e storie conservate nel cassetto. Subito iniziai a scrivere una seconda antologia che fu pubblicata sulla scia del successo del primo libro. Quest’opera, nella mia città, tra il 2012 e il 2013, fu un piccolo “caso” letterario, condito, con mia grande sorpresa, da interviste per quotidiani, radio, siti web e “ospitate” in tv locali. Stordito ma felice, decisi di continuare l’attività letteraria a testa bassa, motivato e sostenuto dalle buone recensioni. Il resto è venuto da se, soprattutto per i romanzi. Idee, storie e creatività non mancarono affatto.

Sei partito da due antologie di racconti relativi alla tua città, Palermo, scenario anche dei tre romanzi pubblicati. Quanto è forte il legame di un autore con il luogo dove è nato e ha vissuto?

Nel mio caso il legame con Palermo è stato, ed è, fondamentale. La città è una fonte di ispirazione continua, per la sua storia, la cultura, le contraddizioni e la gente. Mi ritrovo sempre nella mia Palermo, nonostante il rapporto, da qualche tempo a questa parte, si stia un po’ incrinando per il modo in cui i miei concittadini vivono il luogo che li circonda, cosa che spesso mi trova in disaccordo. In linea di massima è come un rapporto sentimentale, fatto di esaltazione e momenti di crisi. Forse è giunto il momento di spostare geograficamente i miei interessi anche altrove. Vedremo…

Se dovessi consigliare un romanzo o un film, cosa suggeriresti?

A parte qualsiasi romanzo del mio mito letterario Emilio Salgari, consiglierei una storia d’amore che mi ha entusiasmato, “Avventure della ragazza cattiva” di Mario Vargas Llosa o il drammatico “Mapocho” della cilena Nona Fernandez. Per i romanzi storici, sicuramente “Il Gattopardo”, affascinante e ricco di spunti sociali. Per i film, direi “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno”, “Una vita difficile” di Alberto Sordi e “La ragazza del mondo” con la giovane attrice Sara Serraiocco, secondo me prossima numero uno del cinema italiano.

Fabio Ceraulo in pillole

Fabio Ceraulo, autore palermitano, pubblica libri dal 2012, dopo un trascorso lavorativo nel settore turistico e alberghiero.

E’ un appassionato di storia, specialmente quella della sua città che finora è stata protagonista dei suoi scritti, tranne il nuovo romanzo “Falconera” che è ambientato comunque in Sicilia.

Il lettore attraverso Falconera scopre quest’altra pagina di storia “nascosta” che ha fatto riflettere e persino arrabbiare lo stesso autore.

Fabio Ceraulo ha sentito il bisogno di scrivere costruendo un romanzo che abbinasse un settanta per cento di verità e il resto di fiction, portando sempre il massimo rispetto per i fatti e i personaggi storici coinvolti.

Fabio Ceraulo è uno scrittore palermitano con un curriculum letterario maturato in poco più di dieci anni. Tra i suoi scritti, un paio di antologie di racconti inerenti alla sua città (“Palermo nascosta” e “Palermitando”), un romanzo breve, tre romanzi storici (“Il tredicesimo giorno”, “Anima di polvere” e l’ultimo, “El Diablo”, un thriller ma inerente a fatti storici) e diverse collaborazioni a raccolte di autori vari, alcune della quali legate a progetti di beneficenza.

Falconera fabio ceraulo - copertina del libro con un dipinto ottocentesco che raffigura una ragazza adoscente con una camica da notte lunga bianca, seduta sul suo letto coperti da un copriletto di stoffa bianca con fiori rosa e foglie gverdi. La stanza ha dei quadri religiosi alle pareti e una nicchia con un busto dentro
“Falconera” di Fabio Ceraulo: storia di una Sicilia d’altri tempi

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Fabia Tonazzi
Fabia Tonazzi
Fabia Tonazzi si laurea nel 2011 in “Scienze dell’informazione” presso l’Ateneo Aldo Moro di Bari e da quel momento in poi decide di dedicarsi alla comunicazione e al mondo del social media consapevole del suo amore verso i libri e la scrittura.Dal 2011 in poi cominciano le collaborazioni con varie testate giornalistiche on-line oltre che radiofoniche per alcune emittenti come speaker. Giornalista pubblicista dal 2014 scrive sul suo sito www.passionevera.it intervistando cantanti, scrittori, artisti promuovendo la cultura.