Festa della donna: perchè l’8 marzo e perchè la mimosa?

L’8 marzo è la data in cui, in tutto il mondo, si celebrata la Giornata Internazionale della Donna. Questa ricorrenza conosciuta come la Festa della Donna, istituita nel 1921, non è una giornata di estremo femminismo. Questo giorno è un’opportunità per riflettere sui temi legati al mondo femminile.

Si potrebbe parlare della violenza contro le donne, sarebbe uno spunto perfetto per ribadire le iniquità che ancora oggi la donna subisce nrl mondo del laoro, ma no…Oggi è un giorno di festa e purtroppo ci sono già troppi giorni nell’anno in cui bisogna parlare di donne maltrattate. Oggi è la festa della donna e allora festeggiamo.

Perché proprio l’8 marzo?

So che molti di voi diranno che è per via dell’incendio avvenuto l’8 Marzo 1911 (alcuni dicono 1908) in una fabbrica di New York, dove erano rinchiuse delle scioperanti. Questo è un falso storico, già solo perchè l’incendio è avvenuto nel 1957 e nel mese di Febbraio.

L’idea di una giornata per celebrare la donna nasce nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti. La proposta è del Partito socialista americano. Proposta che, durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste, viene raccolta l’anno successivo da Clara Zetkin a Copenaghen, ma fino a quel momento, ogni paese festeggiava il proprio giorno dedicato alle donne.

L’8 marzo 1917 le donne di San Pietroburgo marciano per il “Pane per la pace” e chiedono di porre fine alla Prima Guerra Mondiale e di veder riconosciuti i loro diritti. Questa manifestazione ha portato, successivamente, alla Rivoluzione e alla destituzione della monarchia zarista. Lo zar, quattro giorni dopo, attribuirrà alle donne il diritto di voto.

Nel 1921, a Mosca, durante la seconda conferenza delle donne comuniste viene proposta e approvato l’8 marzo come data per la celebrazione della giornata della donna, o festa della donna, in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo.

Perchè la mimosa è il simbolo della festa della donna?

Il primo simbolo che immediatamente si associa all’8 marzo è la mimosa. Questa infiorescenza di colore giallo è stata un simbolo della festa già a partire dal 1946. L’idea è attribuita a Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, ex partigiane e donne politiche.

Perché proprio questo fiore? La mimosa è uno dei pochi fiori che è possibile trovare nei primi giorni di marzo. Ha fiori coloratissimi e decorativi, ed essendo poco costosa è di conseguenza alla portata di tutti. Il colore giallo esprime vitalità ed energia e rappresenta inoltre il passaggio dalla vita alla morte.
Possiamo considerare la mimosa come una perfetta metafora, quella di ricordare le donne che hanno lottato ad ogni costo per ottenere l’uguaglianza e diritti femminili.

Oggi, vogliamo rendere ancora più speciale questo giorno con un pensiero di Rita Levi Montalcini.

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale della società.”

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.