Hofmann Orchestra: “Tutti i nudi vengon al petting” è l’esordio assoluto

Esordio assoluto sul mercato discografico della band romana Hofmann Orchestra, con il singolo “Tutti i nudi vengon al pettig

Tutti i nudi vengon al petting

Up patriots to arms, engagez-vous. La musica contemporanea, mi butta giù”, cantava il Sommo Maestro nell’ormai lontano 1980. In un panorama musicale come quello attuale, ormai saturo di elettronica e auto-tune, una canzone come questa, rappresenta l’ultimo avamposto di resistenza musicale.

Indossiamo l’elmetto, imbracciamo il fucile, metaforicamente eh…ed ascoltiamo a palla chitarra distorta, basso martellante e batteria che picchia duro.

Suoni sporchi, dal punk al grunge, e viceversa, atmosfere retrò e tanta energia.

Una canzone che, come sottolinea la stessa band: “E’ una sorta di progressive in formato Bignami (poco più di 2’30”) per quella che varrà ricordata come “la canzone più bigotta del rock italiano”. Un inno alla fedeltà e contro il tradimento. Chi ci prova verrà punito dal karma. Nell’epoca del sesso on demand non poteva mancare della tagliente ironia, espressa non solo dai versi, ma anche dall’ansioso susseguirsi delle potenti variazioni di tema che percorrono questa canzone”.

Hofmann Orchestra

La band si è formata grazie all’incontro tra il batterista Alessandro La Rosa e il cantante e polistrumentista Giulio Cecchini, a cui si è aggiunto in seguito Stefano Taborri al basso.

Il nome è un omaggio allo scienziato svizzero Albert Hofmann, che, per chi non lo sapesse, è colui il quale per primo, ha sintetizzato, assunto tramite ingestione e capito gli effetti del dietilamide dell’acido lisergico (LSD) e ad aver isolato i principali alcaloidi dei funghi psichedelici.

“Tutti i nudi vengon al petting” è il debutto assoluto sulla scena musicale, ed anticipa la pubblicazione del primo album, di imminente uscita.

Video & Credits

Il videoclip ufficiale è opera di Daniele Martini, già collaboratore di The Zen Circus, Vinicio Capossela e Max Pezzali, tra gli altri: energetico come il brano, del resto, è un posto dove, come sottolinea lo stessso regista “…i confini sfocano e spariscono, si balla e si fa l’amore, tutto si confonde”. Interessante.

Testo, musica e produzione artistica: Giulio Cecchini.

Arrangiamento: CecchiniLa RosaTaborri.

“Tutti i nudi vengon al petting” (The Orchard Music, per conto di You Can’t Records)è disponibile in streaming, sulle piattaforme digitali e sul tubo dal 24 marzo.

Potete seguire Hofmann Orchestra su Facebook, Instagram, Spotify e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.