I vincitori del Roma Fringe Festival 2020

Si è conclusa l’ottava edizione del Roma Fringe Festival 2020, con la premiazione del miglior spettacolo e i sei vincitori del festival.

Il Roma Fringe Festival 2020 è stato promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale e Azienda Speciale Palaexpo.

24 spettacoli mai presentati al pubblico romano, nonché prime nazionali assolute, provenienti da Italia, Inghilterra, Svizzera e Messico. Commedie di tradizione italiana, comicità, noir, dramma e teatro civile, hanno raccontato un paese dal punto di vista sociale, politico e storico.

Un riferimento importante, è stato il tema all’inclusione.

Morti sul lavoro, violenza sulle donne, guerra, omofobia e immigrazione, sono stati i temi dei vari spettacoli, ricordando gli aspetti negativi del mondo in cui viviamo.

Il miglior spettacolo

“La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza”, di LMS, Les Moustaches, è stato il miglior spettacolo del Roma Fringe Festival 2020. Ha vinto il Premio della Stampa e il Premio Alessandro Fersen, per la ricerca e l’innovazione.

Il gruppo teatrale LMS è proveniente da Bergamo, ed è composto da Alberto Fumagalli e Ludovica D’Auria, regia, Giulio Morini, costumi, e Giacomo Bottoni, Francesco Giordano e Antonio Orlando, attori.

Il protagonista della storia è un ragazzo che soffre di obesità. Ciccio Speranza, è il suo nome, e come dice il soprannome, spera di poter vivere una vita come la sogna lui: danzando. Per tutta la storia, Ciccio racconta la sua vita come vorrebbe che fosse, indossando un tutù rosa. Vittima di bullismo a causa della sua omosessualità e obesità, il ragazzo diventa la pecora nera della famiglia, che non capisce il suo sogno.

Lo scopo dello spettacolo, è far riflettere su temi che oggi viviamo ogni giorno in qualsiasi parte del mondo, non solo in Italia. Perché non poter vivere liberi e leggeri? Leggeri come un ballerino che si muove sinuosamente nell’aria tra le note di un brano di musica classica, come vorrebbe fare Ciccio Speranza.

Speranza che non muore mai.

Ciccio Speranza in scena in tutù rosa, dietro ai lati opposti di un tavolo in legno altri due attori vestiti con pantaloni verdi e canottiera bianca, si puntano addosso il dito durante una scena di litigio

“Per la compiutezza del lavoro, l’innovazione di una lingua, l’equilibrio nei rapporti tra gli attori, una regia accurata che ha saputo costruire anche con pochi elementi scenografici un’opera suggestiva ed evocativa del contesto poetico della storia”, commenta la giuria durante la premiazione.

Inoltre, Les Moustaches, hanno la possibilità di partecipare a uno dei Fringe europei, e ad una tournée di 12 date nei teatri del circuito Zona Indipendente.

I vincitori

“Soldout. Per la finale dell’8° edizione del Roma Fringe Festival il pubblico ha riempito la sala del Teatro Vascello. La consistente presenza di pubblico che ha seguito l’intera programmazione del Fringe invernale al Mattatoio è la cifra di questo successo. Sui palchi della Pelanda si sono alternati spettacoli di tutti i generi che hanno fatto sorridere e riflettere un pubblico motivato ad andare a Teatro.

Molti degli spettacoli proveniente da altre regioni hanno avuto pubblico che ha apprezzato la performance e questo per noi rappresenta un grande successo di proposta. La giuria di Zona Indipendente ha lavorato con discrezione e competenza assegnando i premi di categoria e decidendo i tre finalisti vincitori“. Commenta la giuria stampa, guidata da Katia Ippaso e la Fondazione Alessandro Fersen.

“Siamo Molto soddisfatti di come si è svolta questa ottava edizione e il nostro compiuto è di continuare a dar voce a quell’immenso patrimonio di proposte teatrali che, grazie al Roma Fringe Festival, hanno avuto un palcoscenico autorevole dove poter presentare il proprio lavoro. Stiamo già lavorando alla nona edizione. Il nostro obiettivo nel prossimo futuro, è quello di aprire il Roma Fringe Festival a tutte le discipline”, dichiara il direttore artistico Fabio Galadini.

Manuela Kustermann, direttrice del Teatro Vascello, Ulderico Pesce, Valentino Orfeo, Ferruccio Marotti, Pasquale Pesce, Pierpaolo Sepe, Italo Moscati e Raffaella Azim, sono stati i componenti della giuria del Fringe Festival.

I vincitori di questa ottava edizione del Roma Fringe Festival 2020, sono: Viola Di Caprio con “Monologo schizofrenico”, come miglior attrice, Lahire Tortora con “I perdenti di Acapulco”, come miglior attore, Luigi Saravo con “Enio. Materiali per una terra perduta”, come miglior regia, Susanna Mameli con “S’accabadora”, come miglior drammaturgia, l’Anfiteatro Sud con “A quel paese”, come Spirito Fringe, e Alessia Arena con “Io sono chi”, come Speciale Off.

Ana Maria Manea
Ana Maria Manea
Studentessa aspirante insegnante di inglese. Poetessa Dice di sé: “25 anni molto ambiziosa e sognatrice, scrivo poesie fin dal momento in cui ho preso in mano per la prima volta una penna, all'età di 6 anni. A scuola ero una piccola Hermione Granger, e ho sempre amato scrivere. Ma la mia vera passione prende piede all'inizio della mia adolescenza, con la poesia intitolata "Il valore della donna", sul tema della violenza sulle donne. Sono talmente legata alla natura che mi circonda e alla vita, che mi basterebbe anche solo una goccia di pioggia perché l'ispirazione prenda il sopravvento”.