Il Cervo diventa zombie: storia di una malattia misteriosa

Un cervo che diventa zombie? Tutta colpa di una misteriosa malattia. Come si trasmette? E’ pericolosa per l’essere umano?

I cervi sono maestosi mammiferi appartenenti alla famiglia dei cervidi. Conosciuti per la loro eleganza e forza, sono presenti in molte parti del mondo e svolgono un ruolo significativo negli ecosistemi in cui vivono, ma recentemente sono diventati “di tendenza” a causa di una particolarità che riguarda alcuni esemplari che gli è valsa l’appellativo di cervi zombie.

Come ogni venerdi, cogliamo l’occasione dall’attualità per parlare di una specie animale e conoscerla meglio.

Quante specie di cervi esistono?

Esistono diverse specie di cervi ma le più diffuse sono quella del cervo rosso (Cervus elaphus), diffusa in Europa, Asia e Nord Africa. È anche stata introdotta con successo in molte altre parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti e il Canada.

Il Cervo del Pampas (Ozotoceros bezoarticus) è, invece, nativa dell’America meridionale, dove abita le praterie aperte e le regioni boschive.

Poi ci sono gli alci. Vivono comunemente nelle regioni settentrionali di Nord America, Europa e Asia. Sono ben adattati alle condizioni di vita rigide delle regioni boreali.

Sempre in America, vive la specie del cervo delle Montagne Rocciose (Odocoileus hemionus). Questa specie è diffusa nelle regioni occidentali del Nord America, tra cui le Montagne Rocciose e altre zone montuose.

Cosa mangiano?

I cervi sono erbivori e si nutrono principalmente di erbe, foglie, germogli e altre materie vegetali. La loro dieta può variare stagionalmente e geograficamente in base alla disponibilità di cibo. Alcune specie di cervi possono anche nutrirsi di arbusti, cortecce e altri materiali vegetali. Le erbe costituiscono una parte significativa della dieta dei cervi, soprattutto durante la stagione calda quando sono più abbondanti. Le erbe forniscono nutrienti essenziali come carboidrati, proteine e vitamine.

Si nutrono anche di foglie e germogli di varie piante, inclusi alberi e arbusti. Durante la primavera e l’estate, quando le foglie sono abbondanti, possono costituire una parte significativa della loro dieta. La frutta e le bacche possono costituire una parte importante della dieta dei cervi durante la stagione della fruttificazione.

Alcune specie di cervi si nutrono anche di frutta caduta a terra, come mele o uva, quando è disponibile. In periodi di scarsità di cibo, specialmente durante l’inverno, i cervi possono nutrirsi di corteccia di alberi e piccoli rametti. Questo comportamento è più comune nelle specie che vivono in aree con inverni rigidi e nevosi.

Per questo, alcune specie di cervi si trovano nelle praterie e nelle pianure aperte, dove possono trovare pascoli ricchi di erbe e piante erbacee.

in mezzo alla neve e agli alberi un maestoso cervo marrone con lunghe corna

Dove vivono?

Alcuni cervi, come il cervo delle montagne rocciose, abitano le regioni montuose, dove si adattano alle condizioni di vita rigide e spesso si spostano su terreni scoscesi e rocciosi.

In alcune aree, i cervi possono essere trovati nelle paludi e nelle zone umide, dove possono trovare cibo e rifugio tra la vegetazione acquatica. La distribuzione geografica dei cervi dipende da una serie di fattori, tra cui il clima, la disponibilità di cibo e l’habitat adatto. Le specie di cervi sono in grado di adattarsi a una vasta gamma di ambienti, il che contribuisce alla loro diffusione su scala globale.

La distribuzione geografica dei cervi dipende da una serie di fattori, tra cui il clima, la disponibilità di cibo e l’habitat adatto. Le specie di cervi sono in grado di adattarsi a una vasta gamma di ambienti, il che contribuisce alla loro diffusione su scala globale.

I cervi abitano una vasta gamma di habitat, dalle foreste alle praterie, dalle montagne alle paludi. La loro distribuzione varia a seconda della specie, ma sono comunemente trovati in Nord America, Europa, Asia e altre regioni del mondo. Molte specie di cervi abitano le foreste, che possono essere di vario tipo, come le foreste temperate, le foreste boreali e le foreste tropicali. Le foreste offrono copertura e cibo, nonché protezione dai predatori.

Curiosità

I cervi sono animali sociali che mostrano una varietà di comportamenti sociali.

Molte specie di cervi formano gruppi chiamati branchi o mandrie. Questi gruppi possono essere costituiti da femmine adulte, cuccioli e giovani maschi. I maschi adulti tendono a essere più solitari, soprattutto al di fuori della stagione degli amori.

Comunicano tra loro attraverso una serie di segnali, comprese vocalizzazioni come bramiti e starnazzi, movimenti del corpo e l’uso di feromoni. Questi segnali possono essere utilizzati per stabilire la gerarchia all’interno del branco, avvertire gli altri di pericoli imminenti o comunicare durante la stagione degli amori.

Un cervo mentre sta emettendo un grido . E' marone con lunghe corna

Paese che vai, cibo che trovi

I cervi hanno un sistema digestivo complesso che include un rumine, uno stomaco a più camere che consente loro di digerire efficacemente la cellulosa presente nelle piante fibrose.

Sono animali molto attivi che spesso si spostano per trovare cibo. Durante il giorno, possono pascolare in varie aree del loro territorio alla ricerca di cibo.

Poichè hanno dovuto adattarsi a diversi habtat, sono riusciti a sviluppare il loro corpo in funzione delle varietà di cibo a disposizione sul territorio.

Infatti, i cervi hanno una mandibola e dei denti adatti per masticare e triturare materiale vegetale fibroso. I loro denti molari hanno una struttura adatta per macinare le piante fibrose.

Infine, possono mostrare comportamenti specifici di consumo, come la selezione di certe piante o la rimozione di parti non commestibili, per massimizzare l’assunzione di nutrienti.

In amore, gelosia e competizione

Durante la stagione degli amori, i maschi cervi competono tra loro per il dominio e l’accesso alle femmine. Questo può comportare una serie di comportamenti competitivi particolarmente curiosi. Uno di questi è lo scontro di corna. Infatti, i maschi adulti, noti come maschi dominanti o maschi alfa, spesso ingaggiano scontri di corna per stabilire la gerarchia e il diritto di accoppiarsi con le femmine. Questi scontri possono essere spettacolari e possono durare per diversi minuti, con i cervi che si carichino e si spingano l’un l’altro con le corna.

Durante la contesa, i maschi possono emettere vocalizzazioni potenti come bramiti o starnazzi per mostrare la loro forza e la loro dominanza. Queste vocalizzazioni possono essere udite a distanza e possono attirare le femmine nell’area.

I maschi possono anche mostrare esibizioni fisiche per impressionare le femmine, come la postura eretta, la fluttuazione del pelo sul collo e la dimostrazione di forza e agilità attraverso movimenti corporei distintivi.

Una volta stabilita la gerarchia tra i maschi, le femmine possono scegliere i maschi con cui accoppiarsi. Questa selezione può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui la forza, la salute e la dominano.

Dopo la selezione del partner, l’accoppiamento può avvenire. La durata del rapporto sessuale può variare, ma di solito dura solo alcuni secondi o pochi minuti. Dopo l’accoppiamento, le femmine possono continuare a cercare altri partner, mentre i maschi possono continuare a competere per l’accesso alle femmine nel branco.

due cervi incrociano le corna in un combattimento

Un cucciolo per volta

La stagione degli amori, o rut, è un periodo cruciale per i cervi durante il quale avviene l’accoppiamento. Durante questa stagione, i maschi competono tra loro per il dominio e l’accesso alle femmine. Questo può comportare spettacolari display di forza e agilità, come scontri tra corna tra maschi rivali.

Le femmine danno alla luce un singolo cucciolo, chiamato cerbiatto, dopo una gestazione che varia a seconda della specie. Le femmine possono proteggere energicamente i loro cuccioli dagli eventuali predatori fino a quando non sono abbastanza grandi da seguire la madre nel branco.

In sintesi, i cervi sono animali sociali che mostrano una varietà di comportamenti adattativi per sopravvivere e prosperare nei loro habitat. Questi comportamenti includono la formazione di branchi, la comunicazione, la ricerca di cibo e la riproduzione.

un piccolo cerbiatto si staalimentando dalle mammelle della mamma

La misteriosa malattia del cervo zombie

Il termine “cervi zombie” si riferisce a un fenomeno che coinvolge alcuni cervi e alci in alcune parti degli Stati Uniti e del Canada. Recentemente si è diffusa una malattia chiamata “Chronic Wasting Disease” (CWD), che ha attirato l’attenzione su questi animali in modo del tutto nuovo. E’ una malattia neurologica progressiva che colpisce cervi, alci e altre specie di cervidi. Inizialmente identificata negli anni ’60 negli Stati Uniti, si è diffusa successivamente anche in Canada, Corea del Sud, e in alcune parti d’Europa. E’ possibile che la malattia si diffonda attraverso il contatto diretto tra animali infetti o attraverso l’ambiente contaminato da prioni.

La CWD è causata da un tipo di prione, una proteina anormale che danneggia il cervello e il sistema nervoso centrale degli animali colpiti. La malattia è chiamata “cronicamente degenerativa” perché può richiedere anni prima che si manifestino i sintomi evidenti, provoca sintomi di magrezza estrema, letargia, movimenti anomali e comportamenti bizzarri.

Il termine “cervi zombie” è stato adottato in modo informale a causa del comportamento strano e non caratteristico degli animali malati. La CWD è preoccupante non solo per il benessere degli animali selvatici, ma anche per la sicurezza alimentare e la gestione della fauna selvatica nelle regioni colpite. Gli sforzi per comprendere e controllare la diffusione della CWD sono tanti, ma rimane una sfida significativa.

Attualmente, non esiste una cura per la CWD e la gestione della malattia rappresenta una sfida significativa per i ricercatori e i gestori della fauna selvatica.

E’ pericolosa per gli esseri umani?

Non vi sono prove che la CWD possa essere trasmessa agli esseri umani, ma la malattia è stata associata a preoccupazioni per la salute pubblica. Alcuni studi suggeriscono che l’esposizione ai prioni associati alla CWD potrebbe presentare un rischio per la salute umana, anche se la trasmissione diretta non è stata documentata. Pertanto, è consigliabile prendere precauzioni quando si maneggiano animali affetti da CWD o quando si consuma carne di cervo.

La gestione della CWD rappresenta una sfida per i gestori della fauna selvatica e le autorità di regolamentazione. Le strategie di controllo possono includere la sorveglianza attiva delle popolazioni di cervi, la limitazione del movimento degli animali, la riduzione della densità delle popolazioni, e la promozione di pratiche sicure di gestione delle carcasse.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”