Innovazione e salute mentale. Un binomio possibile?

Quale relazione intercorre tra innovazione e salute mentale? È possibile immettere la prima nella seconda? E, in caso affermativo, quali sarebbero le modalità più appropriate per farlo?

Discuteranno di queste e molte altre tematiche gli psichiatri Renzo De Stefani e Giorgio Gallino, ospiti dell’incontro Innovazione & salute mentale. Un binomio possibile? in programma giovedì 6 ottobre, a partire dalle ore 18.00, presso il Polo Culturale Lombroso16.

Il dialogo, promosso dal progetto Rete Civica per il Benessere, sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo e organizzato nell’ambito degli Appuntamenti della Felicità del bando REACT del Comune di Torino con i fondi del PON Metro, sarà moderato dallo psicoterapeuta Alessandro Mercuri e prevedrà un confronto approfondito tra alcuni dei più riconosciuti esperti italiani della disciplina, al fine di ragionare insieme sulle evoluzioni della salute mentale e i cambiamenti precipui del suo trattamento – soprattutto in un’epoca storica ostica e complessa come quella attuale.

Innovazione e salute mentale. Un binomio possibile? - la locandina

Innovazione e salute mentale. Un binomio possibile?

Punto di partenza della discussione ospitata negli spazi di via Cesare Lombroso 16 sarà, infatti, il metodo innovativo apportato dal dottor Renzo De Stefani, fautore dell’approccio rivoluzionario “fareassieme”, che vede utenti, operatori e familiari “lavorare insieme”, appunto, per conseguire il benessere mentale.

Culla di tale approccio è il movimento Le parole ritrovate, nato a Trento nel 1993 e fondato dallo stesso De Stefani, il cui sapere e know-how hanno anche dato luogo alla figura degli UFE, ossia gli “Utenti Familiari Esperti”, omologhi dei peer supporter di matrice anglosassone.

Giorgio Gallino, invece, apporterà il suo prezioso contributo al dibattito attingendo dalla sua pluriennale esperienza in qualità di psichiatra e Direttore della Struttura Complessa di Psichiatria Rete Ospedale Territorio Distretto Sud-Est di Torino dell’ASL Città di Torino, Servizio che si occupa di disturbi d’ansia, bipolarismo, psicosi, disturbi depressivi e ossessivo-compulsivi, somatizzazioni e molto altro.

Un dialogo proficuo e articolato che offrirà al pubblico l’occasione di riflettere su tali argomentazioni ed essere aggiornati su alcune delle pratiche più rivoluzionarie e originali messe a punto per prendersi cura della salute mentale – di ciascun individuo e della società nel suo complesso.

L’incontro

A introdurre l’incontro, il dottor Alberto Taverna, psicologo e psicoterapeuta familiare promotore – fin dai suoi esordi – del progetto Rete Civica per il Benessere e responsabile della branca di Psicologia del Dipartimento Salute Mentale ASL Città di Torino, nonché esperto di programmi psicoeducazionali con i familiari e di riabilitazione psicologica, in particolare con le terapie espressive.

Modererà il dibattito, invece, lo psicoterapeuta Alessandro Mercuri, coordinatore del progetto Rete Civica per il Benessere e presidente dell’Associazione Nessuno, che ha sede presso il Polo Culturale Lombroso16 e si prefigge, come focus, il benessere psicofisico e la felicità civica.

Prima della discussione, inoltre, lo psichiatra Renzo De Stefani incontrerà, alle ore 17, le associazioni dei familiari e gli Utenti Esperti del territorio piemontese, riuniti presso la Caffetteria Sociale del Polo Culturale Lombroso16.

I RELATORI

RENZO DE STEFANI

E’ uno psichiatra attivo nel campo della salute mentale da quasi 50 anni. Dal 1989 al 2018 ha diretto il Dipartimento di salute mentale di Trento, servizio di eccellenza nazionale e internazionale presso il quale ha promosso il rivoluzionario approccio del “fareassieme”: una sinergia tra utenti, operatori e familiari, i cui rispettivi saperi sono valorizzati e intersecati al fine di raggiungere il benessere mentale del singolo individuo. In questo ambito, hanno visto la luce anche gli UFE (Utenti Familiari Esperti), ossia gli omologhi dei peer supporter di matrice anglosassone, diffusi in tutta Italia e all’estero.

Nel corso della sua carriera, De Stefani ha diretto più di cinquanta corsi di formazione legati alle tematiche del “fareassieme”, degli UFE e della Recovery, ospitati in tutte le regioni del nostro Paese – e non solo. Ha, inoltre, svolto attività di docenza presso l’Università di Verona nel Corso di laurea in “Tecnica della Riabilitazione psichiatrica”, negli anni accademici compresi tra il 2000-2001 e il 2016-2017, e ha tuttora all’attivo progetti di collaborazione inerenti alla salute mentale con la Norvegia, la Svezia, il Brasile, il Giappone e l’India.

È, infine, co-fondatore e referente del movimento nazionale Le Parole ritrovate, fautore dell’approccio “fareassieme” e collettore di operatori provenienti da Servizi di tutta Italia, di Associazioni di familiari, di utenti, di amministratori e di cittadini.

GIORGIO GALLINO

E’ un medico specialista in Psichiatria e psicoterapeuta. È Direttore della Struttura Complessa di Psichiatria Rete Ospedale Territorio Distretto Sud-Est di Torino dell’ASL Città di Torino, Servizio che si occupa di disturbi d’ansia, bipolarismo, psicosi, disturbi depressivi, disturbi ossessivo-compulsivi, somatizzazioni, disturbi di personalità, disturbi da insonnia, disturbi dell’adattamento, disturbi post-traumatici da stress e attività peritale in ambito civile e penale.

Nel corso della sua carriera, Gallino è stato Dirigente medico di Psichiatria presso le ASL torinesi, Perito e Consulente Tecnico presso il Tribunale, la Corte d’Appello, la Procura della Repubblica e il Tribunale per minorenni di Torino e altri Tribunali e Procure del Piemonte, oltre ad aver ricoperto il ruolo di Consulente del Servizio di Medicina del Lavoro, relativamente alle questioni di idoneità lavorativa, disagio professionale e mobbing.

Tra le sue pubblicazioni, si annoverano gli scritti: Un modello computazionale della malattia mentale (Rosenberg & Seller, 1995), Ascoltare gli adolescenti (Edizioni Sonda, 2000) e Dinamiche della Autoradicalizzazione (Rassegna Italiana di Criminologia, 2017).

RETE CIVICA PER IL BENESSERE

Rete Civica per il Benessere è il progetto nato dalla collaborazione tra ASL Città di Torino, Università degli Studi di Torino e soggetti del terzo settore al fine di offrire un percorso innovativo e di supporto alla salute mentale a tutti i giovani in difficoltà, alle loro famiglie e all’intera comunità territoriale. L’obiettivo è, appunto, quello di far “fiorire” le risorse personali dei ragazzi e delle ragazze coinvolti, facendo ricorso al concetto di flourishing proposto dalla psicologia positiva e mettendo in campo, contestualmente, la forza di una comunità resiliente e coesa. Per tale ragione, i principali destinatari del progetto sono giovani tra i 18 e i 35 anni, presi in carico dai servizi di salute mentale dell’ASL territoriale e dal Centro DCA dell’Ospedale Universitario Molinette.