I salotti (e le cucine) del Salone Nautico di Genova

Il salone nautico è terminato da qualche giorno, ma si continua a parlare di nautica, anche grazie ai salotti che si sono tenuti durante la manifestazione. Gli spunti per continuare a parlare di mare, di sostenibilità e di imbarcazioni sono molti.
Il mondo della nautica è da sempre simbolo di libertà che nel tempo è diventato lifestyle, l’abbraccio ideale e perfetto tra lusso, piacere e riservatezza, un settore che movimenta fatturati non indifferenti in tutta la filiera. L’evoluzione della nautica nel tempo ha scosso ogni settore. Gli arredi, la componentistica, un’evoluzione di raffinati dettagli coronati da una tecnologia sempre più sofisticata, costringendo anche la terraferma ad offrire servizi ai livelli adeguati alla richiesta. Uno scambio di opportunità che 8000 km di costa italiana accolgono con sempre maggiore efficacia. Uno scambio che moltiplica la sua potenzialità, visto che dal Salone Nautico di Genova si viaggia in tutto il mondo.

Diversi i salotti che l’Eberhard Theatre ha ospitato durante tutti i cinque giorni della manifestazione, dove gli appuntamenti sono stati ricchi di tematiche e approfondimenti.
Come evidenziato dal prof. Marco Fortis, Direttore e Vicepresidente di Fondazione Edison, “Il settore della nautica da diporto italiana accomuna in sé tutte le caratteristiche di impresa in senso moderno. Abbiamo cioè un mix perfetto di tecnologia, design, arredi, componenti. Le produzioni sono realizzate da imprese medio grandi che sono leader nel loro comparto, organizzate in distretti. Tutte caratteristiche tipiche del made in Italy”.
Ed è vero.
La sinuosità delle forme delle imbarcazioni si fonde perfettamente nell’armonia degli arredi moderni, alcuni dall’anima più spartana, altri più ricercati, ma che hanno un denominatore comune: l’eleganza. A questa si aggiunge la qualità dei materiali, indiscutibile segno distintivo italiano.

Salotti e cucine

Arredi da interno, solarium, salotti, dinette e cuscinerie e abbigliamento: ecco emergere il gusto e lo stile. Il lifestyle legato al mare che impegna, in tutta la filiera della nautica, le migliori imprese e le più abili maestranze.

La vasta esposizione del secondo piano del capannone coperto, era dedicata proprio alla componentistica e agli arredi. Un numero impressionante di aziende e di artigiani che hanno esposto i loro migliori prodotti. Anche qui, il denominatore comune: la sostenibilità. Se il concetto è fondamentale nella visione del nostro futuro, in mare diventa indispensabile. Suppellettili di altissima qualità in legno o vetroresina, realizzati con materiali riciclati. Tessuti e plastiche derivati da riciclo e soluzioni green per la vivibilità del mare.

Quello che fa sognare sono proprio l’eleganza e l’armonia del design che si riesce a realizzare per ambienti in spazi contenuti, ma che offrono lo stesso piacevole calore e confort di casa.

Fashion Breakfast con Giulia Selva

Ecco quindi apparire cucine e salotti, camere da letto e bagni che invitano davvero a sognare.
Ad allargare il panorama e le visuali Giulia Selva, nome di famiglia protagonista della nautica italiana fin dagli albori, che si fa spazio nella moda, protagonista del Fashion breakfast organizzato alla Vip Lounge del Salone Nautico.

La designer ha presentato la sua prima collezione a marchio Giuglia destinata alla vendita online anche all’estero. È intitolata Fashion Wanderer e racconta il suo lungo viaggio, 10 anni trascorsi dalla designer tra l’Italia e l’Europa, in un incessante e famelico percorso stilistico. Segni distintivi della collezione sono “la ricerca nei materiali, l’artigianalità e la a-stagionalità”, spiega Giulia Selva. “C’è anche un collegamento al mare con la capsule Onda, ma tutto il concetto di Fashion Wanderer è legato alla scoperta continua del nuovo, proprio come avviene in mare”.

Ma è il presidente della Regione Giovanni Toti che durante la conferenza stampa di apertura, ha riassunto splendidamente cosa Il Salone Nautica rappresenta per Genova e per l’Italia. Toti ha offerto un quadro semplice e chiaro di come tutto l’indotto che vive intorno al Salone edi come la città stessa benefici della presenza di questo grande evento, soprattutto considerando l’eccezionale contesto storico che stiamo vivendo.

Una vela col vento in poppa

Oggi tanti segnali ci dicono che siamo sulla strada giusta. Celebriamo il ritorno alla stagione turistica che ha battuto i dati del 2019. Il Salone è la cerimonia laica in cui noi celebriamo tante cose, tra cui l’incrocio di filiere su cui abbiamo lavorato non poco negli ultimi anni con Confindustria, con la Camera di Commercio, con il Comune, con il porto e poi con tutte le categorie.

Quando guardo una barca transitare al largo io ricordo che siamo la regione che ospita più marine e ricordo che su quelle marine ci lavorano tanti ragazzi, dagli ormeggi ai servizi in porto. E poi penso agli ospiti di quella barca che scenderanno a terra e frequenteranno i nostri locali, i nostri ristoranti, penso alle donne e agli uomini che in quei locali lavorano. Ai negozi dove andranno a fare acquisti e penso alle donne e agli uomini che tengono in piedi il nostro settore di commercio che molto ha sofferto durante il covid. E via di seguito, però mettere tutto insieme è importante per capire che questa è la vera missione della nostra regione.

Se qualche cosa noi celebriamo anno dopo anno, non è solo l’ingegno, il design, e l’ingegneria italiana che peraltro cresce all’interno di una delle trasformazioni dei cantieri urbanistici più importanti del Mediterraneo, ma celebriamo anche una serie di produzioni di terziario industriali che finalmente possiamo dire non sono più figli di un dio minore nel nostro paese. Sono a pieno titolo un pezzo importante della crescita dello sviluppo di questo Paese. Di questo sono particolarmente orgoglioso perchè fin dall’inizio è una della nostre missioni. Viva il Salone Nautico che tutto questo celebra e la città di Genova che lo abbraccerà come non mai nella sua storia”.

almadarte
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Almadarte esprime la mia passione per tutto il bello che la vita ci regala. L’arte, il teatro, la musica, il cibo, la poesia. La bellezza è una qualità che diventa sensibile alla prima impressione, l’anima l’apprende e riconosciutala, l’accoglie e in un certo modo le si accorda. 43 anni studi classici, amante dell’arte figurativa in modo particolare, desiderosa di apprendere e curiosa di ogni forma di cultura, osservatrice attenta dell’arte culinaria fa suo il motto di George Bernard Shaw “non c’è amore più sincero di quello per il cibo”