Maria Iaccarino una libraia in tempi moderni, una storia di “Libri on the road”

Oggi raccontiamo una storia, quella di una realtà di una piccola libreria, il Mondadori Store di Casale Monferrato (AL) , e quella della sua libraia: Maria Iaccarino. Lavorare in libreria significa essere circondati da storie: da leggere, raccontare, consigliare e anche vendere. Significa fare degli scaffali il proprio mondo e delle parole i propri amici più cari. Essere una libraia in tempi moderni significa però anche inventarsi tutti i giorni e creare alchimie comunicative con i clienti.

Maria Iaccarino una libraia in tempi moderni, una storia di "Libri on the road"

La definizione del vocabolario Treccani cita testualmente. LIBRERIA: in genere, raccolta, deposito di libri. Nelle case private, stanza adibita a conservare i libri anche, e più spesso, mobile a scaffali. Negozio per la vendita di libri. Nome assunto talora in passato, quando la professione del libraio si accompagnava spesso all’attività del tipografo e dell’editore, da case editrici Serie di libri o pubblicazioni riguardanti particolari discipline: libreria medica, legale, economica.

Maria Iaccarino, libraia da molti anni nella realtà di una cittadina come quella di Casale Monferrato. Cosa significa essere una libraia in tempi moderni, essenzialmente cosa significa oggi nel 2020

Ci vuole molta passione per i libri e per la lettura e avere voglia di stare a contatto con le persone. Persone che hanno caratteri, gusti personali e modi di fare molto diversi tra loro. Diciamo che non è un lavoro che ti arricchisce da un punto di vista materiale, ma arricchisce tantissimo dal punto di vista umano. Da questo lato mi sento molto ricca e molto fortunata. Non sono originaria di questa zona, arrivo da un luogo vicino a Napoli e molti anni fa, quando mi sono trasferita qui a Casale, questo lavoro mi ha permesso di entrare subito in empatia e di conoscere i miei concittadini.

Maria Iaccarino una libraia in tempi moderni, una storia di "Libri on the road"

Questa è una libreria, ma non è solo una libreria. È anche un luogo dove si raccontano le proprie emozioni e le proprie paure. Si instaurano dei rapporti particolari, di grande amicizia. I clienti smettono di essere tali per diventare amici che ti vengono a trovare.

Usiamo un termine moderno, ti senti un’ “influencer” per i tuoi lettori?

Diciamo che mi fa molto piacere quando mi dicono che hanno apprezzato il mio consiglio di lettura. Questo sia per gli adulti che per i piccoli lettori. Quello che mi appassiona particolarmente è sviluppare l’amore per la lettura nei piccoli lettori. Influencer forse è un termine forte, ma mi sento orgogliosa quando le persone apprezzano i miei consigli di lettura.

Per contro ovviamente ci sono anche delle situazioni in cui il libro consigliato non è piaciuto, ma è il bello di come le persone interpretano le varie storie narrate. In più dai gusti e dalle letture imparo a conoscere le persone che frequentano la libreria. Le letture sono un po’ come uno specchio dell anima delle persone.

Maria Iaccarino

Da quanto tempo sei proprietaria del Mondadori Store di Casale?

Lo store è in realtà un franchising, per cui in pratica è come se fossi una piccola libreria indipendente. Porto avanti questo lavoro da circa dieci anni anche se già da prima ero entrata nel mondo dei librai.

Rispetto a dieci anni fa, hai notato qualche cambiamento nel pubblico dei lettori, in termini di esigenza, critica, atteggiamento verso i libri

Sí, senza dubbio. Un grande cambiamento. Purtroppo anche il lettore cosiddetto “forte”, deve fare attenzione alla tasca. Il pubblico è diventato molto attento. Non si accontenta più di una lettura di passatempo, ma cerca un qualcosa che lasci un messaggio interiore. Certo ognuno per la sua personalità, ma è un pubblico che esige dalla lettura uno star bene. Ognuno nei suoi generi.

Nella tua libreria metti in campo varie iniziative, proprio per accostare alla lettura e creare movimento. Parliamo di qualcuna di queste

Ante coronavirus facevo molti incontri con le classi. Specie elementari e materne. Venivano spiegati i libri e quali scegliere in base all’età. Nel senso che ci inventavamo un bambino immaginario da accompagnare nella lettura. Dai pochi mesi fino all’età adulta. Con gli alunni si andava quindi alla scoperta dei vari testi, da quelli in plastica e stoffa per i bimbi di pochi mesi, fino ad arrivare gradatamente alla letteratura per i ragazzi e i primi testi per l’età più adulta.

Serate a tema

Organizzo anche delle serate a tema, sempre dedicate ai piccolini su Harry Potter oltre ai classici incontri per Natale e Halloween. Per gli adulti amo molto invitare gli autori dei libri che sono presenti in libreria. Dei firma copie diciamo, ma non solo questo. Trovo molto interessante ospitare autori non particolarmente famosi, ma con una produzione di spessore e un buon messaggio pur essendo lontani dai grandi circuiti.

Coronavirus. Ha portato un maggior interesse verso la lettura?

Secondo me per avere un quadro più completo bisogna aspettare luglio/agosto. Nel periodo del lockdown abbiamo fatto tutto quello che potevamo con qualche consegna a domicilio, ma inizialmente abbiamo risentito molto del momento di sconcerto che ha invaso tutti i campi. Poi però, per affrontare quei tempi durissimi, la lettura è diventata un rifugio per molti. Non me l’aspettavo. Ora c’è comunque voglia di tornare alla normalità.

Perdersi in mondi narrati

Insomma fare la libraia in tempi moderni è un lavoro per chi ama i libri, per chi li accatasta e poi decide di metterli in ordine senza sapere come fare per mancanza di spazio. È immergersi in un mondo fatto di chi compra, di chi regala, di chi consiglia e di chi i libri li annusa.

Entrare in libreria è perdersi in mondi narrati in cerca della storia perfetta per noi. Esattamente in quel momento.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".