Libri on the road, “Quel che abisso tace” di Maura Maffei

Parte oggi la rassegna Libri on the road inseita nel contenitore internazionale Maggio dei libri e iniziamo con un romanzo storico: “Quel che abisso tace” di Maura Maffei. Parallelo45 Edizioni. Una storia vera, suggestiva, intensa. Una nave, l’ Arandora Star e il suo carico: 446 vite umane. Siamo nel 1940.

Lo presentiamo con una recensione scritta da una libraia: Maria Iaccarino del Mondadori Store di Casale Monferrato. Perchè crediamo che non ci sia miglior presentatore di una persona che passa la vita nei libri e per i libri. Perchè il nostro progetto vuole essere questo: raccontare le storie attraverso altre storie. E lasciare che parlino: del libro, della storia, di chi l’ha scritto e di chi fa dei libri il motivo della sua giornata.

Libri on the road, "Quel che abisso tace" di Maura Maffei

Quel che abisso tace recensito da Maria Iaccarino

Si sostiene spesso che fra le pagine dei libri di storia si possa ”imparare” dal passato, imparare per non commettere più gli stessi errori. Eppure ci sono cose, eventi, che la Storia non ci svela, pagine non scritte, dimenticate o taciute chissà come o perchè… Confesso che, fino a poco tempo fa, ignoravo totalmente la storia dell‘Arandora Star, la storia di 446 vite spezzate, spazzate via in una maniera che angoscia la mente ed il cuore!

E’ questo il primo pensiero che mi turba a metà lettura di “Quel che abisso tace”… sapere che per tanto tempo solo il mare, nelle sue profondità, ha nascosto storie, speranze e paure di uomini forse colpevoli d’aver lasciato la propria terra per inseguire il sogno di un futuro migliore! Sull’Arandora Star, che un tempo era stata un’imponente e lussuosa nave da crociera, nell’estate nel 1940 gli Inglesi stavano trasportando come prigionieri verso il Canada tanti Italiani che in Inghilterra si erano costruiti una vita, un lavoro ed una famiglia: molti di essi erano cuochi o camerieri, alcuni avevano delle attività commerciali.

I passeggeri dell’ Arandora Star

Fra i prigionieri ammassati sulla nave c’era chi si professava antifascista, chi aveva preso la tessera del partito con leggerezza , piu’ per una sorta di moda o convenienza che per convinzione ideologica. C’erano ebrei fuggiti dalla propria terra in seguito alle leggi razziali, ovviamente c’erano anche fascisti convinti, come una delle figure principali del romanzo, Cesare Vairo (ispirato ad un personaggio realmente vissuto).

foto d'epoca dell Arandora Star
Libri on the road, "Quel che abisso tace" di Maura Maffei

La nave veniva affondata da un siluro di un sottomarino tedesco, il 2 luglio, nelle acque del mare di fronte all’Irlanda, mentre navigava, in barba alla convenzione Internazionale di Ginevra del 1929, priva delle insegne della croce rossa e senza l’accompagnamento obbligatorio di due incrociatori. Con questo tragico evento termina la prima parte del romanzo.

Un crimine di guerra dimenticato

Non nascondo che mi sono commossa leggendo Quel che abisso tace. Quando personaggi ai quali mi ero affezionata (alcuni reali, come Cesare e Guido, altri ispirati alla realtà, come Pascal) hanno perso la vita. Mentre Oscar , il personaggio che incontriamo dall’inizio alla fine si trova in balìa delle acque e dei venti prima del mare e poi della vita. Ma negli eventi successivi l’angoscia, che nasce dalla consapevolezza di questo immenso e dimenticato crimine di guerra, lascia spazio alla speranza, la speranza che nasce dall’amore!

E’ l’amore che tutto vince, anche nella tragedia… l’amore per Dio, l’amore che si manifesta nell’altruismo, l’amore di un figlio per un padre o di un padre per un figlio che non potrà mai conoscere, l’amore di un uomo per una donna, l’AMORE che è il sentimento più vero e più profondo del cuore umano, l’unico capace di dare vita ad un “coraggio disperato” perchè ci vuole un coraggio disperato per andare avanti e “non darsi per vinti”!

E così il lettore sa che anche nel buio si può trovare una luce, una luce che puo’ manifestarsi nella fede, in una persona amata, in una persona amica, in un gesto d’estremo altruismo ed eroismo, in una famiglia che può essere tale anche senza vincoli di sangue. Maria Iaccarino. (Libraia c/o Mondadori Bookstore di Casale Monferrato)

Quattro chiacchiere con l’autore: Maura Maffei si racconta intervistata da Maria Iaccarino

Chi è Maura Maffei

Maura Maffei, savonese di nascita e piemontese d’adozione, è erborista, soprano lirico, impegnata nel volontariato e, soprattutto, profonda conoscitrice della storia e della cultura irlandese. Tra il 2001 e il 2007 ha firmato oltre 200 articoli monografici per il mensile Keltika.

Maura Maffei

I suoi romanzi

È autrice di numerosi libri: “Il traditore” (Marna, 1993), “Le lenticchie di Esaù” (Marna, 2003), “La lunga strada per Genova” (Marna, 2007), “Feuilleton” (Edizioni della Goccia, 2015), “Anna che custodì il giovane mago” (Edizioni della Goccia, 2017) e “Le grandi acque” (Edizioni della Goccia, 2018).

Nel 1999 ha pubblicato per i tipi della prestigiosa casa editrice Coiscéim di Dublino un romanzo in gaelico d’Irlanda, intitolato “An Fealltóir”.
Ha inoltre pubblicato in ebook il romanzo “Astralabius” (vincitore del torneo letterario “IoScrittore” 2012).
Per Parallelo45 Edizioni ha pubblicato il romanzo settecentesco “Dietro la tenda” (2019), precedentemente uscito in trilogia tra il 2016 e il 2017. Quest’opera è stata scritta a quattro mani con l’autore dublinese Rónán Ú. Ó Lorcáin.

Premi e riconoscimenti

Tra i numerosi riconoscimenti, si ricordano il primo premio assoluto al 56° Concorso Letterario Internazionale “San Domenichino – Città di Massa” con il romanzo “La Sinfonia del Vento” (Parallelo45 Edizioni, 2017) e il primo premio sezione romanzo storico per il Premio Letterario “Bormio Contea” 2019 (narrativa inedita) con “Quel che abisso tace” (Parallelo45 Edizioni, 2019).


Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".