Massimo Cotto vince il Premio Selezione Bancarella 2023

Se prima era solo un rumor, ora è una splendida notizia che Massimo Cotto annuncia dai suoi profili social: è lui il vincitore del Premio Selezione Bancarella 2023, con il suo nuovo libro “Il re della memoria“.

E la bellezza di Massimo è proprio la sua eterna emozione per ogni singolo traguardo raggiunto nella vita. Malgrado 70, e dico settanta, libri che trasudano di una cultura musicale infinita, la gioia di aver vinto un altro importante riconoscimento è sempre la stessa, intensa e coinvolgente.

Certo, questa volta la sfida era ardua. Passare dal genere musica, zona di confort per uno dei massimi esponenti del giornalismo musicale, al genere noir, è davvero una grande dimostrazione di creatività e capacità narrativa.

Il re della Memoria“, presentato anche al Salone Internazionale del Libro di Torino, ha incontrato il gusto dei lettori e l’approvazione del pubblico ancor prima di essere oggetto di un ambito premio come quello della Selezione Bancarella.

Un premio del tutto meritato, sia per il libro che per l’autore.

Il libro

Sono trascorsi vent’anni dalla tragica notte che ha cambiato per sempre le vite di Ariel e Linda. Lei è una donna affascinante e complicata che torna e riporta alla luce quel passato. Lui è un uomo poco più che trentenne, misterioso, con alle spalle molto dolore. E nel suo presente c’è un’altra donna, Astrid, a cui non può e non sa rinunciare. Quando ciò che credevano di avere sepolto ricomincia a tormentarli, la fragile sicurezza di Ariel e Linda si sgretola. Riusciranno a liberarsi di quello che non hanno mai dimenticato? Pensavano davvero che le ferite potessero rimarginarsi? Certi ricordi possono anche uccidere.

Massimo Cotto in primo piano, calvo, indossa maglietta nera, giubbotto nero e ha la mano appoggiata sotto il mento

Massimo Cotto

Il comunicato stampa dice che Massimo Cotto (Asti, 1962) è uno dei più noti disc jockey e giornalisti italiani, conduttore di Rock & Talk ogni mattina su Virgin Radio. Nella sua lunga carriera ha conosciuto da vicino tutte le leggende del rock, da Paul McCartney a Mick Jagger, da Leonard Cohen a Madonna.

La nota proseguo indicandolo anche come scrit­tore (tra gli ultimi titoli, in ordine di tem­po, È andata così, con Luciano Ligabue, e Rock is the answer), autore televisivo (ha collaborato con il Festival di Sanremo), in­terprete di spettacoli (Chelsea Hotel, Rock Bazar, Decamerock) e, dal 2021, Ufficiale della Repubblica Italiana per la sua attività “sempre caratterizzata da una particolare attenzione al sociale”.

Ma quello che il comunicato stampa non dice, è che Massimo Cotto è prima di tutto un uomo che ha un percorso professionale che pochi hanno avuto la costanza e la passione di coltivare. Quello che non dice è che Massimo Cotto possiede due grandi qualità umane che oggi sembrano sottovalutate: umiltà e capacità di ascolto. Sono queste due doti che permettono all’essere umano di imparare e evolversi.

E per Massimo sono due gambe su cui camminare.

Per questo è un vincente.

Dicono di lui

“Massimo Cotto è una delle persone più affamate di storie che conosca. E mangia, Massimo, sapeste quanto mangia…” Luciano Ligabue

“Il Re della Memoria è una storia avvincente e misteriosa in cui sembra che il passato non possa essere cancellato, mai”. Camilla Sernagiotto, Grazia

“Massimo Cotto, centellinando gli indizi, da esperto giallista, riesce a mantenere alta l’attenzione del lettore per tutto il libro”. Eleonora Serino, Rockerilla

Premio Selezione Bancarella 2023 - Il re della memoria - la copertina rossa con tre figure disegnate di persone con giacca nera e maglie a ricghe
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”