Max Nardari, “I need you”: “Torno a cantare dopo anni di film”

Intervista con Max Nardari

«Volevo tornare alla musica e sono contento. Ho tanti nuovi progetti in uscita. L’arte deve andare avanti». Max Nardari presenta il nuovo brano “I need you”, disponibile su tutte le piattaforme streaming dal 15 marzo e in rotazione radiofonica dal 19.

Parola d’ordine versatilità. Per Max Nardari è facile: lui che si è laureato al Dams di Padova, ha iniziato una carriera musicale per la cinematografia, arrivando a fondare la sua casa di produzione nel 2003, la Reset Production srl. Oggi quella creazione è diventata maggiorenne. «Sono passati tanti anni, è pazzesco – dice Max Nardari –. In tutto questo tempo ho fatto tantissime cose e sono soddisfatto»

Artista eclettico

L’ecletticità di Nardari l’ha portato a importanti risultati cinematografici come “Diversamente”, il terzo film raccolta di cortometraggi che esce questo mese in esclusiva sulla piattaforma di Amazon Prime. Prodotto dalla Reset production, conta nel cast nomi come Euridice Axen, Michela Andreozzi, Simone Montedoro, Denny Mendez, Giorgia Wurth e Claudia Zanella. Una storia di diversità che accende i riflettori sull’autismo di cui bisogna parlare sempre, non solo in occasione della Giornata mondiale. 

E poi a giugno anche un libro: «Mi sono lanciato anche nella scrittura» spiega Max Nardari che non si ferma mai. Per chi non lo conosce sono tanti gli appuntamenti che permetteranno al pubblico di approfondire la figura di un artista completo. Nel frattempo c’è la canzone “I need you”, un pezzo dall’arrangiamento con sonorità pop-dance elettroniche il cui testo è un omaggio a tutto il mondo dello spettacolo. «Quello che purtroppo è stato dimenticato dalla pandemia e che ha bisogno di riprendere a lavorare» dice con rammarico Nardari in riferimento a cinema e teatri.

E sulla musica aggiunge: «Per anni ho abbandonato la musica per dedicarmi solo al cinema, ma inevitabilmente poi la musica tornava fuori in ogni mia regia. Ho deciso che d’ora in poi porterò avanti a pari passo sia la musica che il cinema. Nel mio disco ci saranno anche brani in italiano, anche se la mia predilezione, già nella fase di scrittura, è per la lingua inglese. L’inglese si sposa meglio con la pop dance ed è a mio avviso la lingua migliore per le colonne sonore dei film».

Il videoclip

La commistione cinema e musica è a 360 gradi. Anche il videoclip ufficiale di “I need you” è stato ideato da Max Nardari con l’obiettivo di omaggiare il grande cinema del passato, in particolare quello fantascientifico dagli anni ‘80 fino al 2010, ripercorrendo film memorabili come “Blade Runner”, “Minority Report“, “Matrix” e “Gravity”.  

Il videoclip di “I need you”

Con la produzione dalla Reset production di Roma in collaborazione con Cooldesign e con le animazioni di Emiliano Leone, la firma di Nardari arriva ovunque, come aveva già fatto nei primi anni Duemila quando curava la regia dei videoclip musicali di artisti italiani del calibro di Fabrizio Moro, Paola & Chiara, Simonetta Spiri. «Mi è servito molto – ammette Max Nardari – per capire come gira il mondo musicale. Oggi sfrutto tutte quelle esperienze per la mia carriera personale».

Max Nardari in foto come nel videoclip, rivolto di tre quarti verso sinistra, in mezze maniche, ha i guanti, degli occhiali anni 80 sulla fronte
Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.