Bowie: The White Duke in un ducufilm coming soon

Per chi ha la mia età, Bowie rappresenta molto di più di un’icona della musica internazionale, e non me ne vogliano i millennials. Perchè per capire quegli anni, bisogna poter dire “io c’ero”. Del resto, è così per ogni generazione, ma quel preciso contesto storico ha segnato ciò che vivamo oggi. Negli anni sessanta il passaggio dalla musica melodica tradizionale alla musica rock di Elvis fu clamoroso, contrassegnato dalla sua genialità di portare il blues e il gospel, tipico della black music, in una società (americana) fatta di segregazione e apartheid. La prima contaminazione musicale, associata a uno “scandaloso” (per l’epoca) comportamento sul palco fece di Elvis AAron Presley il precursore dei tempi che di li a poco sarebbero arrivati.

Non si tratta poi solo di boom economico, ma di un mondo che ormai abbraccia la scienza, la tecnologia e l’elettronica. E poi, c’è lo spazio. Il cielo non siguarda più solo per vedere le stelle, o meglio, le stelle si guardano con altri occhi. L’episodio di Roswell del 1947 segna un’altra grande rivoluzione: quella dello spazio. Un avvistamento con tanto di atterraggio di una navicella spaziale non terrestre e la sua caduta in un granaio nel New Mexico, fa scattare in tutto il mondo l’ufomania. Piccoli omini grigi, UFO e astronavi imperano nei fumetti e nella fantasia hollywoodiana.

E’ bello pensare che non siamo soli, che non siamo mai stati soli.

MOONAGE DAYDREAM - Bowie David in un disegno in bianco e nero. Il primo piano del suo viso

Ziggy Stardust

La leggenda narra che sia venuto da lontano e in giro si diceva che fosse immortale. Il dubbio che venisse davvero da un altro pianeta era una convinzione ormai. Perchè di geni così non ce ne sono stati molti sulla terra. Sono arrivati tutti sul nostro pianeta più o meno una settantina di anni fa e piano piano, uno per uno, se ne stanno andando via tutti.

Uno di loro aveva un occhio chiaro e uno scuro, ecclettico personaggio, ambiguo e misterioso. Lo chiamavano il Duca Bianco ma lui era Ziggy, sotto mentite spoglie, e si faceva chiamare David.

Narrava di Space Oddity e di strani ragni che venivano da Marte. E la sua storia è leggenda.

Una leggenda che lo voleva immortale e che ancora oggi tramandiamo di madre in figlia, di padre in figlio.

Per questo motivo, quelli della mia generazione, aspettavano con trepida speranza di vedere sugli schermi la storia di David Bowie.

Moonage Daydream

Dal regista candidato all’Oscar Brett Morgen, regista di Cobain: Montaggio di Heck, e con riprese di concerti mai viste prima, Moonage Daydream è un’esperienza cinematografica immersiva. Un’odissea dello spazio audiovisivo che non solo illumina l’enigmatica eredità di David Bowie, ma serve anche come guida per vivere una vita appagante e significativa nel XXI secolo.

Moonage Daydream non è un documentario. Si tratta di un’esperienza cinematografica che sfida il genere basata su una delle rock star più iconiche e globali di tutti i tempi, destinata ad essere uno dei momenti culturali più significativi dell’anno.

Un docufilm che sarà un viaggio spettacolare nella vita e nella carriera di David Bowie. Una full immersion nel mondo che lo contraddistingueva tra arte, musica e cinema, ricreando sullo schermo il personaggio eclettico e stravagante che ha segnato un’epoca.

l film ha il pieno sostegno della famiglia Bowie e presenta molte delle sue più grandi tracce, così come le riprese di concerti mai viste prima e uscirà a livello planetario il 16 ottobre 2022.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”