Nameless Festival annuncia i primi artisti della 10° edizione

A dieci anni dalla prima edizione, dopo essere diventato un evento trasversale atteso e apprezzato in tutta Europa, Nameless Festival annuncia i primi artisti che si esibiranno nella prossima edizione.

Sul palco saliranno due headliners di fama internazionale, che con la loro musica scuoteranno il pubblico del Festival dando vita a esibizioni senza precedenti: Paul Kalkbrenner Skrillex.

Con questo annuncio l’edizione 2023 del Nameless Festival si prepara a essere senza precedenti. Perfetta per festeggiare la prima decade della sua storia. Pronta a regalare a un pubblico proveniente da tutto il mondo novità, atmosfere, realtà e momenti unici. 

Il Festival, che ha da sempre legato la sua immagine alla naturale bellezza dell’area che lo ha ospitato, continuerà a dare un forte impulso al tema della sostenibilità ambientale per rendere la manifestazione completamente a impatto zero per il territorio.

Paul Kalkbrenner 

È un dj tedesco dal talento unico. Dopo essersi appassionato da ragazzino alla musica techno, diventata la colonna sonora della riunificazione della Germania dopo il crollo del muro di Berlino, inizia la sua carriera nel 1992 facendo il disc jockey nel club giovanili locali insieme all’amico Sascha Funke. 

I suoi primi brani vengono pubblicati nel 1999 dalla neonata etichetta “Bpitch Control” di Ellen Allien. Nel 2000 ha pubblicato il primo album “Sovrapposizione”, seguito da “Zeit” un anno dopo e da “Self” nel 2004. Dopo diversi album in vetta alle classifiche e aver partecipato come headliner in alcuni dei principali festival di tutto il mondo, è diventato una delle più grandi superstar della techno music.

Nel 2019 pubblica il suo ottavo e più personale progetto discografico “Parts of Life”. In seguito, ha pubblicato i singoli “No Goodbye”, che ha totalizzato oltre 20 milioni di stream, e “Parachute”, per poi dedicarsi all’EP “Speak Up”.

nameless festival - Paul Kalkbrenner  in primo piano vestito di scuro

Skrillex

Vero nome Sonny John Moore, è tutt’ora uno dei dj e producer più conosciuti su scala mondiale.

Inizia la sua carriera musicale nel 2004 unendosi al gruppo “From First to Last”, con cui registra due album in studio, per poi intraprendere la carriera da solista a partire dal 2007.

Nel 2010 inizia a esibirsi sotto il nome di Skrillex e pubblica il suo primo EP “My Name Is Skrillex”, a cui fanno seguito “Scary Monsters and Nice Sprites” “More Monsters and Sprites”.

La consacrazione arriva nel 2011, quando, dopo essere stato candidato a cinque nomination ai Grammy Awards, tra cui “Best New Artist”, ne conquista tre: “Best Dance/Electronic Album”, “Best Dance Recording” e “Best Remixed Recording, Non-Classical”. L’anno successivo viene anche nominato artista di musica dance elettronica dell’anno da MTV. 

Negli anni successivi consolida il suo talento ottenendo i più prestigiosi riconoscimenti. Viene anche inserito da DJ Mag nella lista dei 100 migliori producer esistenti per 11 anni consecutivi.

nameless festival - Skrillex in primo piano per un selfie, indossa una maglia scura e un cappellino da baseball

Nameless Festival

La manifestazione si svolgerà dal 02 al 04 giugno 2023 tra i comuni di Annone BrianzaMolteno Bosisio Parini (LC).

I biglietti sono disponibili sul sito ufficiale di Nameless Festival o sulla piattaforma di Ciaotickets

L’evento gode del patrocinio del comune di Molteno (LC). 

Radio m2o è radio ufficiale del Nameless Festival.

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Potete seguire #NMF23 sul sito ufficiale e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.