Nicola Ferrari: “Come back to me” è il singolo d’esordio

“Come back to me” è il singolo che segna l’esordio discografico del cantautore e musicista sassolese Nicola Ferrari.

Come back to me

Una canzone “Made in Piombino”, non solo per via della scelta della location relativa al videoclip.

Si sente, eccome, la mano di tre lupi di mare della musica, piombinesi doc, che per motivi diversi hanno contribuito alla realizzazione: Giovanni Germanelli, Gino Sozzi e Francesco Mignogna.

Il risultato è una rock ballad, come si faceva una volta, che farà la gioia di chi amava Leo Sayer e Gilbert O’Sullivan, e di chi ama adesso James Blunt e Ed Sheeran.

Impeccabile la produzione artistica, decisamente rocchettari gli arrangiamenti, strumenti suonati come Dio comanda: insomma una ballata rock che ha tutti gli ingredienti al posto giusto per sfondare in radio e sul web.

Lo stacco di batteria a circa metà canzone e l’assolo di chitarra sul “ponte” sono da antologia della power ballad.

Nonostante i richiami al passato e al presente, la canzone è assolutamente “originale”, tutta da ascoltare, tutta da gustare. Un ottimo esordio per il cantautore sassolese: chi ben comincia è a metà dell’opera (ogni tanto i proverbi tornano utili), che a questo punto aspettiamo con una nuova release, magari in italiano (mio desiderio, assolutamente personale).

nicola ferrari - la copertina del nuovo singolo che raffigura le gambe di un uomo, di spalle, che cammina lungo la ferrovia

Nicola Ferrari

Nasce a Sassuolo (MO) nel 1990. Dopo la scuola media inizia ad appassionarsi alla musica, ascoltando gruppi come Green Day, OASIS e Red Hot Chili Peppers, ma anche band anni 70 come Led zeppelin e Rolling stones.

Nel 2004, Durante il liceo si avvicina alla musica e costituisce una band con alcuni compagni di classe, con la quale si esibisce come cantante e chitarrista in tutti i locali e festival della provincia di Reggio Emilia e di Modena, dapprima come cover band e successivamente con brani inediti composti interamente da lui.

La collaborazione con la band dura quasi 10 anni fino al 2014, quando inizia un nuovo percorso, per il quale, spinto dalla ricerca di nuove sonorità, da autodidatta passa alla frequentazione di Accademie private sia per la disciplina del canto che quella della chitarra. Costituisce prima un duo e successivamente si propone come solista, che è la sua veste attuale.

Nicola è autore e compositore di tutte le musiche e i testi dei suoi brani inediti.

Video & Credits

Videoclip diretto da Simone Gazzola, riprese aeree di Paolo Vegliò (DronEtruria), girato nelle campagne attorno a Piombino (LI).

Semplice nella sceneggiatura, ma intrigante dal punto di vista visivo, si rivela un ottimo connubio tra immagini, musica e parole. La pallina gialla, scelta per rappresentare lo scorrere della vita, tra ostacoli e difficoltà, è davvero azzeccata.

Azzeccatissima anche la scelta del look di Nicola Ferrari, a partire dalla chitarra, per proseguire con la pettinatura e l’abbigliamento: il tutto delicatamente, piacevolmente, anni ’70, che contribuisce ulteriormente a creare quell’atmosfera retrò (pur roccheggiante) che caratterizza tutto il progetto.

Manca il mare, questo sì, ma è un dettaglio perdonabile (la Toscana è meravigliosa anche nell’entroterra).

Arrangiamenti: Francesco Mignogna. Mix e mastering: Emilio Munda. Assistente di produzione: Gino Sozzi.

“Come back to me” (A1 Entertainment – Distribuz. Artist First) è disponibile in radio, in streaming e sul tubo dal 20 ottobre.

Potete seguire Nicola Ferrari su Facebook, Instagram e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.