Noleggio auto elettriche, pericoloso dietro front di Hertz.E-mobility, quale futuro?

Dopo il caso di Chicago, ora a minare la fiducia nella e-mobility è Hertz, colosso nel campo di noleggio auto. Un pericoloso dietro front dell’azienda leader nel settore che opta per la riduzione della flotta di auto elettriche, apre uno scenario preoccupante per il consenso degli automobilisti e il mercato delle vendite di veicoli elettrici.

Hertz Global Holdings Inc., uno dei principali attori nell’industria dell’autonoleggio, ha recentemente annunciato la decisione di vendere una significativa parte della sua flotta di veicoli elettrici negli Stati Uniti. Questo importante cambiamento strategico solleva diverse considerazioni, tra cui il rallentamento delle vendite di veicoli elettrici nel 2023, i costi elevati di riparazione e la sfida di adattare i modelli di business consolidati alle dinamiche in rapida evoluzione del settore automobilistico.

Perchè Hertz rinuncia a puntare sul noleggio di auto elettriche?

La mossa di Hertz di vendere circa 20.000 veicoli elettrici è motivata da diversi fattori chiave.

Innanzitutto, la debole domanda da parte dei consumatori per i veicoli elettrici ha giocato un ruolo significativo. Una decisione influenzata anche da una prevista crescita dei costi di riparazione associati ai veicoli elettrici, che potrebbero minare i profitti dell’azienda. Questa strategia di vendita rappresenta un terzo della flotta elettrica di Hertz negli Stati Uniti, suggerendo che le sfide operative stanno spingendo l’azienda a riconsiderare la sua posizione nell’ambito della mobilità elettrica.

L’agenzia stampa Bloomberg ha parlato di un “drammatico allontanamento dai veicoli elettrici”, evidenziando il rallentamento delle vendite negli Stati Uniti nel 2023. L’aumento dei prezzi dei nuovi veicoli elettrici potrebbe essere un fattore chiave, lasciando i consumatori con poche opzioni di auto economiche. Questo contrasta con l’entusiasmo generato dall’elettrificazione, sottolineando la necessità di una transizione graduale e di politiche che tengano conto del potere d’acquisto dei consumatori.

La decisione di Hertz potrebbe avere conseguenze negative sulla domanda complessiva di veicoli elettrici, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e, di conseguenza, anche in Italia, dove la transizione ai veicoli elettrici dovrebbe completarsi entro il prossimo decennio.

Essendo uno dei principali operatori di autonoleggio al mondo, il cambiamento di strategia di Hertz ha il pericoloso potenziale di influenzare le percezioni del pubblico e l’adozione dei veicoli elettrici.

Quali conseguenze sul mercato della e-mobility?

Innanzitutto, l’annuncio ha già avuto impatti diretti sulle azioni di Hertz, con una diminuzione del 5% durante le contrattazioni a New York e una diminuzione del 32% del prezzo delle azioni nell’ultimo anno. Questo riflesso negativo potrebbe scoraggiare gli investitori e indebolire ulteriormente la fiducia nel settore delle auto elettriche, con possibili ripercussioni sul finanziamento e sullo sviluppo futuro di tecnologie e infrastrutture legate alla mobilità sostenibile.

Inoltre, si registra già un impatto significativo sul mercato della e-mobility suscitando riflessioni sulle scelte degli automobilisti di tutto il mondo in merito all’acquisto o al noleggio di auto elettriche o altri veicoli elettrici.

Una scelta che riflette le sfide attuali nel settore automobilistico legate alla transizione verso la mobilità elettrica anche se questa decisione non rappresenta un abbandono totale dell’elettrificazione da parte dell’azienda, ma piuttosto un adattamento alle attuali dinamiche di mercato. Il mercato automobilistico continua a navigare tra le sfide e le opportunità della mobilità elettrica, richiedendo un approccio bilanciato e strategie flessibili da parte degli operatori.

Ma quale scenario si apre dopo il caso Hertz?

Guardando il bicchiere mezzo pieno, la vendita massiccia di veicoli elettrici da parte di Hertz potrebbe portare a una temporanea abbondanza di auto elettriche sul mercato dell’usato, con potenziali ripercussioni sui prezzi e sulla competitività rispetto alle vetture tradizionali. Ciò potrebbe rendere più accessibili le auto elettriche a un pubblico più ampio, promuovendo l’adozione di questa tecnologia da parte dei consumatori che erano precedentemente esitanti a causa dei costi più elevati.

Ma guardando il bicchiere mezzo vuoto, l’azione di Hertz potrebbe anche alimentare preoccupazioni tra gli automobilisti riguardo alla redditività e alla convenienza a lungo termine dei veicoli elettrici. La percezione che un gigante del noleggio auto come Hertz abbandoni in parte la sua flotta elettrica, potrebbe seminare dubbi sull’affidabilità e sulla sostenibilità di questa tecnologia, scoraggiando potenziali acquirenti.

Certo è che la decisione di Hertz ha innescato un riflesso economico negativo sul mercato delle vendite di auto elettriche, richiamando l’attenzione su sfide che il settore deve ancora superare. La notizia ha contribuito a una percezione di incertezza e ha scatenato un dibattito sulle prospettive a breve termine del mercato delle auto elettriche.

Un impatto a livello globale è inevitabile, considerando la portata internazionale di Hertz come uno dei principali attori dell’autonoleggio. La decisione della società potrebbe influenzare le politiche di acquisto di altre grandi flotte aziendali e autonoleggi in tutto il mondo, creando un effetto domino che riflette l’attuale stato di incertezza e transizione nel settore automobilistico.

E-mobility: le criticità da superare

Il recente caso Tesla a Chicago (leggi qui), dove migliaia di auto elettriche sono letteralmente morte per il freddo eccessivo, ha solo confermato le preoccupazioni in merito al cuore dei veicoli elettrici: le batterie e la loro resistenza alle temperature estreme, calde o fredde che siano.

La situazione evidenzia la necessità di affrontare le sfide specifiche legate alla manutenzione e ai costi operativi dei veicoli elettrici. Gli automobilisti, spesso orientati dalle considerazioni economiche, potrebbero essere indotti a preferire ancora i veicoli a motore tradizionale se i costi di riparazione e manutenzione degli elettrici rimangono elevati.

Infatti, l’annuncio di Hertz potrebbe contribuire a rafforzare l’idea che le auto elettriche siano ancora una scelta poco conveniente dal punto di vista economico. La percezione di costi di riparazione più elevati, la svalutazione rapida e l’incertezza sui prezzi delle auto usate potrebbero indurre gli acquirenti a rimandare o riconsiderare l’acquisto di veicoli elettrici.

Una sfida da superare

Il calo delle azioni di Hertz potrebbe inoltre influenzare non solo il settore del noleggio auto, ma l’intero settore automobilistico, con la prospettiva di un generale allontanamento dagli investimenti nelle auto elettriche. Le aziende potrebbero essere più riluttanti a impegnarsi in progetti di elettrificazione, temendo un impatto negativo sulla loro valutazione di mercato e sulla capacità di generare profitti nel breve termine.

Per superare queste sfide, è essenziale che l’industria automobilistica e gli attori chiave nel settore adottino strategie concrete per affrontare le preoccupazioni economiche degli acquirenti, ridurre i costi operativi e migliorare la convenienza a lungo termine delle auto elettriche. Solo attraverso un approccio globale e una risposta tempestiva alle sfide attuali, sarà possibile ristabilire la fiducia del mercato e accelerare la transizione verso una mobilità più ecologica.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”