Perché i finestrini degli aerei sono rotondi?

Vi siete mai chiesti perché i finestrini degli aerei sono rotondi, invece che quadrati? C’è una spiegazione ben precisa e molto importante al riguardo!

Finestrini quadrati

La scelta dei finestrini rotondi degli aerei non è casuale. E’ un’innovazione ingegneristica salva vita.

Durante la metà del ventesimo secolo circa, gli aerei hanno cominciato a volare a maggiori altitudini. Quest’idea è sostanzialmente una scelta economica, perché più la densità dell’aria è bassa, e meno l’aereo consuma carburante. Inoltre, volare ad alta quota significa condurre anche un volo più leggero. Quindi, per far sì che gli aerei potessero volare a maggiori altitudini, è stato necessario eseguire alcuni cambiamenti nel design.

Prima di tutto, la cabina dell’aereo doveva essere pressurizzata, di modo che i passeggeri potessero ovviamente respirare. In secondo luogo, l’aereo doveva essere cilindrico, perché potesse resistere a maggiori pressioni interne.

Et voilà! L’aereo è perfetto, o così potresti pensare, no?

E invece no: negli anni ’50 tre aerei si sono schiantati perché gli ingegneri non avevano valutato di un fattore piuttosto importante. I finestrini, per l’appunto. C’erano, ma erano quadrati.

I finestrini quadrati sono un problema gigantesco per gli aerei che viaggiano ad alta quota, per via di una sottile differenza tra l’atmosfera e la pressione della cabina. Questa differenza, anche se tanto sottile, provoca una leggera espansione che porta a una tensione del materiale, in questo caso, del telaio del finestrino. Questa tensione avviene maggiormente agli angoli di una finestra quadrata, quindi quando la tensione è troppa… Crrrack!

Con un finestrino ovale, la tensione c’è lo stesso, ma è distribuita meglio ed evita una distruzione completa.

Tutti in fila!

Forse avrete notato un’altra cosa riguardo ai finestrini degli aerei: non sempre sono allineati con le file dei sedili. Non è colpa ai produttori, il problema è solamente della compagnia aerea che possiede l’aereo.

I produttori hanno le idee molto chiare nella loro testa, e progettano gli aerei con i sedili bene in fila, con lo spazio per le gambe, e con la sistemazione dei finestrini, e poi passano le loro raccomandazioni alla compagnia aerea. E queste raccomandazioni sono raramente seguite. A seconda della compagnia, gli aerei sono infatti diversi tra di loro, anche solo nella posizione dei sedili.

Diciamo che la cooperazione non è il loro forte.

Ana Maria Manea
Ana Maria Manea
Studentessa aspirante insegnante di inglese. Poetessa Dice di sé: “25 anni molto ambiziosa e sognatrice, scrivo poesie fin dal momento in cui ho preso in mano per la prima volta una penna, all'età di 6 anni. A scuola ero una piccola Hermione Granger, e ho sempre amato scrivere. Ma la mia vera passione prende piede all'inizio della mia adolescenza, con la poesia intitolata "Il valore della donna", sul tema della violenza sulle donne. Sono talmente legata alla natura che mi circonda e alla vita, che mi basterebbe anche solo una goccia di pioggia perché l'ispirazione prenda il sopravvento”.