Il Piemonte riparte ma non come le altre Regioni, Il governatore Alberto Cirio ha valutato che ci vuole ancora un pò di pazienza per il settore ristorazione.
Dopo la conferenza stampa di Conte l’Italia si prepara per il secondo step della fase due. Ricominciare ad avere una vita “normale”, senza più autocertificazioni, almeno per gli spostamenti regionali e poter gustare un buon caffè espresso al bar. In sintesi, il Premier ha sottolineato l’importanza di fare ancoramolta attenzione, di mantenere il distanziamento sociale e di continuare con l’uso dei dispositivi di protenzione nei luoghi chiusi. Per il resto, una boccata di ossigeno farà bene a tutti. Naturalemnte, la discrezionalità delle Regioni ha la precedenza sul DPCM.
Per questo motivo, il governatore Alberto Cirio, ha già anticipato che in Piemonte si riparte ma con prudenza. Apriranno tutti, progressivamente, tranne i bar e i ristoranti. Per questa categoria, se tutto va bene, la saracinesca si rialzerà il 23 maggio.
In sintesi, vi esponiamo il calendario delle riaperture nella Regione Piemonte: (fonte sito Regione Piemonte)
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio hanno reso noto il calendario delle riaperture delle attività commerciali:
Lunedi 18 maggio
tutti i negozi al dettaglio, i saloni per parrucchieri, i centri estetici, gli studi di tatuaggio e piercing, i servizi per gli animali (dog sitter, pensioni e addestramento, mentre le toelettature sono già aperte),tutte le altre strutture ricettive al momento ancora chiuse, e i musei.
saranno consentiti anche tutti gli sport all’aria aperta in forma individuale o in coppia con il proprio istruttore, purché sempre nel rispetto delle distanze e delle relative disposizioni di sicurezza;
Mercoledi 20 maggio
nei mercati potranno essere presentii banchi extralimentari (si possono così applicare le procedure di adeguamento alle nuove linee guida per la sicurezza);
sabato 23 maggio
potranno riaprire bar e ristoranti e le altre attività di somministrazione di alimenti. Una data posticipata di qualche giorno rispetto a quella nazionale per contemperare le esigenze di cautela con quella di consentire alle attività di ristorazione l’adeguamento alle linee guida definite insieme al Governo per la riapertura in sicurezza e anche per seguire le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crisi della Regione.
“Abbiamo ottenuto un grande risultato perché era importante aprire e farlo in sicurezza” afferma il governatore, unitamente all’assessore Poggio. E’ importante rendere sostenibile la ripartenza perchè “il Piemonte vuole aprire tutto, ma vuole aprire per sempre”, concludono.
La riapertura è ovviamente, accompagnata da un protocollo di linee guida da osservare sia dagli imprenditori, esercenti e commercianti, sia dai cittadini.