Platìni: “Canto la malinconia con leggerezza e simpatia”

«È una hit estiva dal sapore malinconico. Non è una canzone triste, ma parla di grandi e piccole felicità, di quei momenti di rivelazione in cui ci si rende conto di stare bene». “Malimaliconia” è il singolo di Platìni. Ce ne parla in questa intervista per Zetatielle Magazine.

“Malimalinconia”

C’è la malinconia, ma dal gusto un po’ dolce. «Ho una compagna fidata, da sempre, si chiama malinconia – dichiara lo stesso Platìni –. Le ho dedicato una canzone, perché se lo merita e perché così ogni tanto la posso lasciare a casa. Così io esco, e finisce che magari sono pure felice».

Il processo di scrittura del brano è stato molto lungo e il ritornello è la parte più recente che Marco Platìni, nome all’anagrafe, ha composto. Per questo è uscito come secondo singolo dell’artista lo scorso 22 giugno. 

L’intervista

Il titolo

Il nome è originale. «Non c’è un ragionamento dietro – spiega l’artista –. È un gioco sonoro. Suonava bene ripetuto. Ho poi deciso di riportarlo nel titolo». Non vuole essere un pezzo triste, così anche il titolo gioca con la simpatia dell’allitterazione.

“Malimalinconia” è una canzone aperta, in bilico tra la tendenza a rimuginare tra i ricordi e la voglia di ballare senza pensieri lasciandosi il resto alle spalle, tra la tensione del farsi mille domande e la pulsione a godersi tutto, qui e ora. E anche se vuole essere una canzone leggere, non è solo tale. «Cerco di non fare canzoni che siano pesanti», spiega Marco Platìni. 

Chi è Platìni

L’artista ha iniziato a otto anni inizia a suonare il sassofono in banda, mentre a dodici si è approcciato alla scrittura delle prime canzoni. All’età di sedici anni ha fondato i Rumor, band con cui è arrivato alle finali di Sanremo Giovani nel 2016 e con cui ha condiviso numerosi palchi in giro per l’Italia, fino a un tour in Irlanda. Poi due EP e un disco.

Con il tempo però Marco si è reso conto di avere ancora tanta voglia di fare musica: così nasce Platìni, il progetto da solista. Il primo singolo, “Pronto”, è uscito il 30 aprile 2021.

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.