Proroga Stato di emergenza fino a dicembre 2022?

Una segnazione arrivata stamattina ci comunica che una nota testata riporta la notizia che il Governo abbia depositato al Senato una richiesta di proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022.

In questo momento di equilibri fragili e di allarmismi facili, facciamo molta attenzione alle segnalazioni e abbiamo il dovere di chiarire laddove si crea confusione con notizie che non sono supportate da verità accertate.

Questo è il classico caso di una notizia inesatta data senza approfondimenti adeguati e non si tratta di una proroga dello stato di emergenza.

La notizia

L’articolo riporta lo screen shot del testo del DDL 2448 – quinques del Senato della Repubblica.

Ve lo proponiamo anche noi.

proroga stato di emergenza - screen shot del DDL

Non è una richiesta di proroga dello stato d’emergenza

Il testo del Disegno di Legge recita:

All’articolo 6, comma 6, del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 2020, n. 70, le parole: « e comunque entro il 31 dicembre 2021 » sono sostituite dalle seguenti: «e comunque entro il 31 dicembre 2022 ».

DDL 2448 – quinques

Il DDL non si riferisce dunque allo stato di emergenza, ma alla piattaforma creata per il tracciamento sanitario per segnalare i casi di positività da Covid-19.

Infatti, l’articolo 6 del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28 recita:

“Al solo fine di allertare le persone che siano entrate in contatto stretto con soggetti risultati positivi e tutelarne la salute attraverso le previste misure di prevenzione nell’ambito delle misure di sanita’ pubblica legate all’emergenza COVID-19, e’ istituita una piattaforma unica nazionale per la gestione del sistema di allerta dei soggetti che, a tal fine, hanno installato, su base volontaria, un’apposita applicazione sui dispositivi di telefonia mobile”.

Si tratta, in pratica, dell’App Immuni e del database creato per le ASL.

La proroga richiesta dal Ministro Franco riguarda il comma 6 del suddetto articolo:

L’utilizzo dell’applicazione e della piattaforma, nonche’ ogni trattamento di dati personali effettuato ai sensi al presente articolo sono interrotti alla data di cessazione dello stato diemergenza disposto con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, ed entro la medesima data tutti i dati personali trattati devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi.

La data del 31 dicembre 2020 è stata successivamente modificata in “31 dicembre 2021“.

Potete scaricare qui il testo integrale del Disegno di Legge che risulta oltretutto essere ancora in corso di esame in commissione.

Perchè prorogare l’App Immuni

Poichè trascorsa tale data tutti i dati personali trattati devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi, la richiesta depositata dal Ministro delle Economia e delle Finanze è quindi di prorogare ulteriormente l’attività di tale banca data e dell’uso dell’App Immuni fino al 31 dicembre 2022.

Sicuramente il Ministro valuta fondamentale cautelarsi con una misura preventiva al fine di poter continuare ad operare sul territorio, con l’aiuto del tracciamento telematico.

L’App Immuni si è infatti rivelata uno strumento valido di rapida comunicazione tra le istituzioni sanitarie e il cittadino, permettendo non solo il tracciamento stesso, ma anche di provvedere ad avere in tempo reale l’esito dei tamponi e il conseguente rilascio dei vari green pass.

Al momento quindi, non ci risulta esserci una formale richiesta di proroga dello stato di emergenza.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”