Il ragno: tutti i segreti, leggende, mitologia e curiosità

Halloween si avvicina e le vetrine dei negozi sono già piene di zucche arancioni e ragnatele, ma perchè proprio le ragnatele, visto che il ragno non suscita tutta quella simpatia che proviamo invece ad animali più carini? Ma cos’hanno queste bestioline di così riprovevole, tanto da classificare la paura nei loro confronti come una vera e proprio fobia?

Eppure lo sapete che in molte culture i ragni sono osservati per predire il tempo? E lo sapete che un oggetto a forma di ragno è un simbolo magico? Sono tanti i segreti, le leggende, le storie mitologiche e le curiosità che riguardano il ragno.

Se avete coraggio, se volete affrontare la vostra repulsione o semplicemente se siete curiosi di saperne di più, scopriamo insieme qualcosa di più su questi animali.

Com’è fatto un ragno?

Innanzitutto, cominciamo con conoscerli meglio osservandoli più da vicino (ma non troppo!).

Il ragno fa parte della famiglia delle aracnidi, una vasta classe di artropodi che includono ragni, scorpioni, acari, e solifugi. Questi incredibili animali suscitano una vasta gamma di emozioni nelle persone, dalla paura e ribrezzo alla curiosità e ammirazione.

Ci sono oltre 48.000 specie di ragni conosciute e molte altre aracnidi. Questa diversità va dai minuscoli ragni saltatori alle spaventose tarantole e agli strani solifugi, dimostrando l’adattabilità e la varietà di questa classe di creature.

Corpo Diviso: Le aracnidi hanno il corpo suddiviso in due parti principali: il cefalotorace (prosoma) e l’addome (opistosoma). Questa suddivisione li distingue da altri artropodi come gli insetti.

Quattro Pari di Zampe: Tutte le aracnidi possiedono quattro paia di zampe, per un totale di otto zampe. Questa è una caratteristica distintiva che le contraddistingue dagli insetti, che hanno sei zampe.

Assenza di Antenne: A differenza degli insetti, le aracnidi non hanno antenne sensoriali. Invece, molte specie di aracnidi usano pedipalpi e altre strutture sensoriali per percepire il loro ambiente.

Cosa fanno durante la giornata?

I ragni sono noti per essere dei lavoratori instancabili. Di mestiere tessitori, passano la giornata a produrre seta, che utilizzano per costruire ragnatele, proteggere le loro uova e creare trappole per catturare prede. La loro seta è incredibilmente forte e leggera ed è oggetto di studio per applicazioni tecnologiche come materiali resistenti e biodegradabili.

Questi capolavori di ingegneria naturale servono a catturare prede e fornire un rifugio per il ragno. Le ragnatele variano notevolmente in dimensioni e design da specie a specie. Ad esempio, i ragni orb-weaver costruiscono ragnatele circolari, mentre i ragni tessitori costruiscono tele tubolari. La seta è prodotta da ghiandole specializzate nell’addome del ragno ed è uno dei materiali più forti e leggeri conosciuti all’uomo.

Gli aracnidi sono in gran parte animali predatori, cacciando una vasta gamma di prede. Alcune specie utilizzano trappole elaborate, mentre altre inseguono attivamente le prede.

Il ragno deve mutare per crescere poiché il suo esoscheletro rigido non cresce con il suo corpo. Questo processo lo rende vulnerabile per un breve periodo, ma gli consente di adattarsi alle dimensioni e alle esigenze in continua evoluzione.

Perché i Ragni Fanno Ribrezzo e Paura?

La paura dei ragni è nota come aracnofobia ed è uno dei timori più comuni al mondo. La maggior parte dei ragni è innocua per gli esseri umani e svolge un ruolo cruciale nell’ecosistema come predatori di insetti nocivi. La paura dei ragni può essere attribuita a diverse ragioni.

Molte specie di ragni sono velenose, e alcune possono infliggere morsi dolorosi o persino pericolosi per gli esseri umani. Questa paura è in parte razionale poiché alcune persone possono essere allergiche alle loro tossine.

L’aspetto fisico dei ragni, con le loro zampe lunghe e pelose, può apparire minaccioso per alcune persone. La paura dell’ignoto è spesso associata a questa repulsione.

I ragni sono spesso raffigurati in racconti mitologici o culturali come creature negative o malefiche, il che può contribuire alla paura collettiva, ma in tante culture, invece, sono simboli magici del bene e addirittura qualcuno li considera portatori di fortuna, ma lo vedremo tra poco!

Molti ragni sono in realtà estremamente benefici, poiché catturano e mangiano insetti nocivi che potrebbero altrimenti causare danni alle colture o diffondere malattie.

Infatti, gran parte degli aracnidi sono predatori e si nutrono di insetti e altri piccoli invertebrati. Questo comportamento predatorio è una caratteristica comune tra ragni, scorpioni, acari e solifugi. Le strategie di caccia variano notevolmente tra le diverse specie. Ad esempio, i ragni orb-weaver costruiscono trappole adesive nelle loro ragnatele per catturare le prede, mentre i ragni saltatori inseguono attivamente le loro vittime.

Il ragno Magico

I ragni sono talvolta associati all’occulto e alle credenze superstiziose in diverse culture e tradizioni. Queste associazioni possono variare notevolmente e includere aspetti positivi e negativi.

È importante sottolineare che queste interpretazioni e credenze variano notevolmente da una cultura all’altra e da una persona all’altra. Mentre alcuni vedono i ragni come simboli positivi o elementi di pratiche magiche, altri possono considerarli con timore o superstizione. In generale, le credenze legate all’occulto sono spesso influenzate dalla cultura, dalle credenze personali e dalle tradizioni specifiche di un individuo o di una comunità.

Il ragno può essere associato a pratiche magiche. Ad esempio, le ragnatele possono essere utilizzate in rituali magici per attirare energia positiva o per scopi divinatori.

Nell’occultismo, i ragni sono stati interpretati come simboli di saggezza, destino, creatività e connessioni con il soprannaturale. Queste interpretazioni possono essere influenzate da credenze e tradizioni specifiche.
In alcune culture, i ragni o le loro ragnatele sono considerati talismani protettivi contro il male e gli spiriti maligni. Le ragnatele possono fungere da barriera per intrappolare l’energia negativa o gli spiriti malevoli.

Il ragno Maledetto

Tuttavia, non tutte le associazioni tra i ragni e l’occulto sono positive. In alcune culture, i ragni possono essere considerati segni di sfortuna o di influenze negative, e la loro presenza può essere vista come un presagio sinistro.

In alcune tradizioni, la presenza di ragni o il comportamento dei ragni è stato interpretato come un segno del tempo atmosferico futuro. Ad esempio, la credenza popolare suggerisce che se i ragni tessono ragnatele basse, potrebbe piovere.

Esiste persino una una forma di divinazione, l’aracnomanzia, che coinvolge l’osservazione e l’interpretazione del comportamento dei ragni o delle ragnatele. Alcuni credono che il modo in cui un ragno si muove o costruisce la sua ragnatela possa rivelare messaggi o presagi.

Il ragno tra mito e leggende

I ragni hanno svolto un ruolo significativo nella mitologia e nella cultura di molte società in tutto il mondo. Spesso, sono stati associati a simboli e significati diversi, che vanno dalla creazione e il destino alla saggezza e all’ingegno. Ecco alcune delle rappresentazioni più notevoli dei ragni nella mitologia e nella cultura.

La Leggenda del Ragno Anansi (Africa Occidentale)

Nella mitologia dell’Africa occidentale, Anansi è un dio ragno noto per la sua astuzia e abilità nel risolvere enigmi. Anansi appare in molte storie e leggende, spesso come protagonista di trascorse epiche in cui supera sfide e guadagna saggezza. Il personaggio di Anansi è un simbolo di intelligenza, creatività e la capacità di superare ostacoli con astuzia.

La Leggenda della Ragno Tessitrice (Tradizione Navajo)

Nella cultura Navajo degli Stati Uniti, il Ragno Tessitore è una figura mitologica associata alla creazione del mondo e all’origine delle pratiche di tessitura. Si crede che il Ragno Tessitore abbia insegnato alle donne navajo come tessere e come mantenere il loro legame con la terra e la natura.

La leggenda del Grande Ragno Creatore dei nativi americani

In alcune tradizioni dei nativi americani, il ragno è visto come una figura creatrice. Ad esempio, nella mitologia dei Hopi, un popolo nativo americano del sud-ovest degli Stati Uniti, il Grande Ragno Creatore è responsabile della creazione del mondo e degli esseri viventi.

La Leggenda di Sun Wukong e il Ragno Demone (Cina)

Nel romanzo classico cinese “Viaggio in Occidente,” il personaggio principale, Sun Wukong (noto come il Re delle Scimmie), incontra un ragno demone che si trasforma in una bellissima donna per attirarlo in una trappola. Sun Wukong, però, svela l’inganno e sconfigge il ragno demone.

Ma c’è una leggenda, tra tutte, che personalmente mi ha sempre affascinato. Arriva dall’antica Grecia e parla di una ragna che una volta era una splendida donna.

La Leggenda di Aracne

Aracne era una giovane e talentuosa tessitrice di Lidia, famosa per la sua abilità straordinaria nella tessitura di pregevoli tappeti e tessuti. La sua fama crebbe e il suo nome si diffuse in tutta la regione, portando la notizia delle sue abilità fino alle orecchie di Atena, la dea greca della saggezza e delle arti, che era anch’essa nota per la sua bravura nella tessitura.

Un giorno, Aracne si vantò apertamente di essere una tessitrice migliore di Atena stessa e la sfidò a una gara di tessitura. Atena, irritata dall’arroganza di Aracne, accettò la sfida e si presentò travestita da vecchia donna per testare le abilità della giovane. Aracne si arrabbiò molto e cominciò a vantarsi che la Dea non aveva il coraggio di affrontare personalmente la sfid, inviando una vecchia al suo posto. Atena allora si rivelò nella sua forma e le due iniziarono a tessere, e nonostante l’eccezionale abilità di Aracne, Atena superò ogni aspettativa, creando una meravigliosa rappresentazione delle divinità olimpiche.

Aracne, però, decise di tessere una ragnatela che raffigurava le azioni scandalose degli dèi olimpici, mettendo in evidenza i loro difetti e comportamenti indecorosi. Quando Atena vide il lavoro di Aracne, si infuriò. Svelò la sua vera identità e punì Aracne, facendole sentire l’immensa vergogna delle sue azioni.

Finale…doppio!

Aracne, disperata per la sua arroganza e il suo comportamento sconsiderato, si sentì in colpa e terrore e cercò di porre fine alla sua vita, impiccandosi su un albero.

Atena la fermò trasformandola in un ragno e qui ci sono due “finali”, a seconda del buon cuore di chi la racconta. C’è chi dice che Atena la trasformò in un ragno, permettendole di continuare a tessere per l’eternità. C’è, invece, chi dice che la trasformò perchè considerava la morte una punizione troppo minima per l’affronto subito e che la condanna peggiore fosse quella di rimanere a tessere appesa a quell’albero per tutto il resto della vita.

Morale?

La leggenda di Aracne mette in evidenza la lezione sulla presunzione e la mancanza di rispetto per le divinità, nonché sulle conseguenze delle azioni sconsiderate. La storia sottolinea l’importanza dell’umiltà e della modestia, avvertendo che il superbia e l’arroganza possono portare a punizioni severe.

La metamorfosi di Aracne in un ragno simboleggia il suo destino eterno di tessitrice, insegnando la lezione che le parole e le azioni hanno conseguenze durature.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”