Il riccio: animale simbolo di spensieratezza

Conosciamo tutti il riccio come un piccolo e grazioso animale. Ma non conosciamo, forse, ciò che si nasconde dietro questo giocoso mammifero. Scopriamo insieme alcune curiosità su questo tenero esserino pieno di aculei.

Conosciamo il riccio

Non lo vediamo, ma c’è!

Il riccio è un animale che con il passare del tempo ha imparato a vivere nell’ombra. Infatti, numerosi ricci che vivono in città hanno modificato il loro stile di vita proprio a causa della presenza dell’uomo. Il riccio è un animale caratterizzato da un cranio allungato che possiede un cervello di piccole dimensioni. Nonostante questo, però, è la parte del corpo deputata alle decodificazione dei segnali olfattivi. Oltre all’olfatto, il secondo senso più importante e sviluppato è il tatto.
Possiede, inoltre, orecchie molto piccole ma che sono in grado di udire frequenze ancora più piccole degli ultrasuoni. Ed, inoltre, è grazie a questo se il riccio riesce a cercare il cibo.

La loro caratteristica principale è la presenza degli aculei. Gli aculei, presenti sulla superfice corporea, cambiano colore in baso alle stagioni. Durante il periodo autunnale e invernale, infatti, gli aculei assumono un colore marrone scuro rispetto a quello delle stagioni calde, in cui diventano molto più chiari. Insieme a tutto questo, ovviamente, cambia anche il colore del pelo.

Perchè il riccio ha gli aculei?

Gli aculei, presenti sul dorso del riccio, non sono altro che peli modificati. Hanno la lunghezza di 2 cm e sono molto appuntiti e cavi.
Ogni aculeo è dotato di un muscolo innervato che, nel momento di eccitazione o stato di allerta, va incontro ad erezione. Ogni riccio possiede, infatti, oltre 6000 aculei che oltre ad avere funzione di protezione, proteggono l’animale da urti e cadute.

Simbolo di spensieratezza

Nonostante il suo essere così spinoso è un animale molto simpatico che amo giocare e che non vi attacca mai per primo, se non in rari casi.
Fin da sempre, infatti, il riccio rappresenta il simbolo della fiducia, amicizia e spensieratezza.

Proprio in relazione a questo si dice che chi abbia il totem del riccio, tende ad affrontare le difficoltà in modo alquanto pacifico con la consapevolezza di riuscire a risolvere qualsiasi problema.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.