Sherlock Holmes e il mistero di Lady Margaret

Strepitoso successo al Teatro Ambra di Albenga, per “Sherlock Holmes e il mistero di Lady Margaret“, il nuovo giallo comico scritto da Valerio di Piramo e Cristian Messina.

Dopo “Leonardo e la Magia del Tempo“, andato in scena per molti mesi nei teatri più importanti dello Stivale, Cristian Messina e Valerio Di Piramo ritornano con una nuova commedia teatrale che ha visto, come tante, uno stop forzato a causa della pandemia, ma che finalmente va in scena e riscuote il meritato successo.

Sold out in tutti i teatri battuti fin ora e un calendario fitto di date, tra cui anche il Teatro Ambra di Albenga (SV).

Sherlock Holmes e il mistero di Lady Margaret

Siamo nel settembre del 1899, nel quartiere di Seven Kings, a ovest di Londra.

Prendete una casa di accoglienza per artisti a riposo, sull’orlo della bancarotta, gestita da una Madame altezzosa ma discreta, aiutata nella gestione da due gemelli, il cocchiere e la cameriera.

Aggiungete la visita inaspettata di una famosissima attrice, aspra ed esuberante, che non si separa mai da una preziosissima collana di smeraldi e diamanti, regalatale dalla Regina Vittoria in persona.

Metteteci poi la convocazione di Sherlock Holmes e del fedele collaboratore Dr. Watson, chiamati a garantire la sicurezza dell’attrice e soprattutto della collana.

Sommate tre ospiti della “casa di riposo” per nulla contenti della visita della “lady pomposa”, anche perché ciascuno di questi ha qualche segreto che condivide con l’attrice stessa.

Addizionate infine l’arrivo di un “vice ispettore capo aggiunto” di Scotland Yard, nato e cresciuto a Londra Sud, chiamato sul posto da una strana “lettera anomala”, e una infermiera sbucata dal nulla.

Mescolate tutti questi ingredienti, aggiungendo un pizzico di furto e una punta di omicidio, e il mistero di Lady Margaret è servito.

Nella miglior tradizione del giallo-noir inglese, l’assassino sarà il maggiordomo?

sherlock holmes a teatro e il mistero di lady margaret - la copmpagnia sul palco in una scena

La rivincita del Dr. Watson

Elementare, Holmes”. Il celeberrimo personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle, viene rivisitato in chiave talmente ironica ed umoristica, che il celebre intercalare dell’investigatore per eccellenza, viene riscritto a favore dell’eterno collaboratore.

Semplicemente geniale: la rivincita di un Dr Watson ispirato e propositivo, magistralmente interpretato da Mario Bois, per una volta assistito da uno Sherlock Holmes un pò goffo, confusionario e maldestro.

Ma non è solo questo aspetto a caratterizzare la commedia.

Sir Arthur Conan Doyle incontra Agatha Christie: il salotto di una casa del west end londinese, si trasforma in un orient express che viaggia sui binari, o, se preferite, in un battello che naviga sul Nilo.

Il Dottor Watson si trasforma così in un novello Hercule Poirot, che, come nella migliore tradizione dell’investigatore privato belga, raduna tutti i sospettati nella stessa stanza, ricostruisce gli avvenimenti e smaschera il colpevole.

Che in questo caso, non è il maggiordomo.

sherlock holmes - mario bois nei panni del dott watson, indossa una giacca nera e ride

Sherlock Holmes

Un’interpretazione perfetta e impeccabile. Mauro Villata ha saputo mettere in risalto il personaggio di Sherlock Holmes reinventato da Cristian Messina, che, a differenza del personaggio classico di Sir Arthur Conan Doyle, ha qualche “difetto di “intelligenza” che viene abilmente mascherato dal supporto del suo fedele amico.

La mimica e la gestualità dell’attore e cabarettista torinese riescono ad attirare e divertire in ogni momento della narrazione, dando un sapore speziato alle battute che si susseguono ininterrottamente.

Una grande performance che lo conferma nella sua ormai consolidata carriera.

Sherlock holmes - L'attore mauro villata nei panni del celebre investigatore, ha il cappello a doppia visiera e la pipa in mano

Lady Margaret

Ormai non so più se sono Margherita Fumero o se sono Lady Margaret

Margherita Fumero

Lady Margaret è anche un pò antipatica, è presuntuosa, io non lo sono, ma ogni tanto mi viene da rispondere come Lady Margaret…mi sto preoccupando…“. Ci confessa la nostra sempre dolce e simpatica Margherita. Un personaggio che piace non solo a Margherita ma anche a tutto il pubblico. Nella sua straordinaria interpretazione, Margherita riesce a farci amare anche quella indisponente e altezzosa Lady Margaret che, senza peli sulla lingua, ne ha una per chiunque le venga a tiro, tanto da meritarsi il soprannome di “lady Pomposa” e l’odio di quasi tutti gli ospiti della casa di riposo. Un’attrice consumata che vive nel delirio del suo successo e si nutre degli applausi del suo pubblico e che ha al collo una collana che fa gola a molti (scusate il gioco di parole).

Ma quando si parla di donne e di comicità italiana c’è solo un nome che rappresenta l’eccellenza italiana: Margherita Fumero. E solo lei poteva indossare i panni (e la collana) di Lady Margaret.

Per i più giovani, è la Wanda nazionale, grazie alla sua partecipazione al noto programma Camera cafè, ma per chi ha qualche anno in più (come me) Margherita è la “Margherituccia” del Drive In. Oppure, riavvolgendo ancora un pò il nastro, la compagna artistica dell’indimenticabile Erminio Macario, senza dimenticare la sua carriera cinematografica, che l’ha portata a recitare al fianco di attori del calibro di Tomas Milian.

Teatro - nella foto margherita fumero indossa un abito nero d'epoca dell'800, degli occhiali e ride

Personaggi e interpreti

Undici personaggi, un cast stellare, che comprende artisti bravissimi e poliedrici, provenienti da diverse esperienze artistiche. Oltre a Margherita Fumero e Cristian Messina, fanno parte del cast Mauro Villata e Davide D’Urso, massimi esponenti della stand up comedy, direttamente da Colorado , Mario Bois, attore di cinema e teatro, scrittore e regista, che ha lavorato a fianco di attori del calibro di Michele Placido e Alessandro Preziosi. Alfonso Rinaldi, attore e regista napoletano, della Compagnia Teatrale Masaniello (che vedremo prossimamente proprio al Teatro Ambra). Anna Cuculo, attrice, regista, coreografa e autrice, che ha recitato, tra gli altri, con Tino Buazzelli e Dario Fo, Maria Occhiogrosso, ormai una realtà del teatro torinese, reduce dal successo di “Dove vai tutta nuda“. E poi i bravissimi e simpaticissimi Valter Lunetti (bellissima la barba hipster), Gina Perrucci e Valentina Gabriele.

Lady Margaret Flower, Margherita Fumero; Sherlock Holmes, Mauro Villata; Dr. John H. Watson, Mario Bois; Joseph Lastrada, Cristian Messina. Miss Clarissa Glimmer, Anna Cuculo; Miss Elizabeth Barret, Maria Occhiogrosso; Sir Henry W. Mustard, Alfonso Rinaldi; Sir Oliver Plum, Valter Lunetti; Miss Scarlett Green, Gina Perrucci. Mary la cameriera, Valentina Gabriele; Antony il cocchiere, Davide D’Urso.

L’intervista con Cristian e Margherita

Sherlock Holmes e il mistero di Lady Margaret” è un sapiente mix di commedia comica, mistery, noir, cabaret e stand up comedy. Un cocktail perfettamente shakerato, dove la parte comica non distrae da quella “gialla”, e viceversa. Si ride, parecchio, ci si interessa, assai, alla trama poliziesca, e il colpo di scena finale lascia sbalorditi.

Senza dimenticare le citazioni, perfettamente inserite nel contesto, di canzoni dei Cugini di Campagna, Lucio Battisti, Riccardo Cocciante, Jovanotti e Angelo Branduardi.

Valerio Di Piramo e Cristian Messina hanno scritto una pièce unica nel suo genere, che conferma, semmai ce ne fosse bisogno, la bontà del sodalizio, che ci aveva già regalato, come già scritto poco sopra, la strabiliante e magica commedia “Leonardo e la magia del tempo”.

La regia misurata ma dinamica dello stesso Cristian Messina esalta la bravura e la classe dei suoi attori, tutti perfettamente calati nel proprio personaggio. Il regista poi, merita un applauso particolare, perché il soggetto che si è cucito addosso, un investigatore anglo-italo-siculo-calabrese, e che interpreta da par suo, è semplicemente esilarante.

cristian messina indossa un gilet bianco, frac nero e un cappello a tuba nero

Di questo, e di molto altro, abbiamo parlato nella chiacchierata pre-show, io, Cristian e Margherita. Due cari amici che non vedevo dal dicembre 2019, anche e soprattutto causa pandemia. Amici che ho rivisto con gioia, e, non lo nego, con un pizzico di commozione.

Buona visione, buon divertimento e occhio alle date future!

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.