Soccorso alpino, chi paga l’elicottero?

Chi paga l’elicottero del soccorso alpino se decido di scalare il Monte Bianco con le scarpe della palestra? E quanto costa tanto spirito di avventura? Sfortunati, avventurosi, incoscienti o molto sprovveduti?

COS’E’ IL SOCCORSO ALPINO

Il soccorso alpino, o soccorso di montagna, si riferisce al recupero ed alla messa in sicurezza delle persone colte da malore o coinvolte in incidenti di montagna in luoghi impervi ed ostili difficili da raggiungere con mezzi normali.

118, GUARDIA DI FINANZA, ESERCITO E VIGILI DEL FUOCO

Questo tipo di intervento viene gestito dal più noto 118 e si configura come soccorso sanitario in sede extraospedaliera; si avvale di collaborazioni speciali, strutture, mezzi e personale adeguatamente addestrato a questo genere di intervento. CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). SAGF (Soccorso alpino del Corpo della Guardia di Finanza). Le Squadre Soccorso SAR del Comando truppe alpine dell’Esercito. SAF, gli specialisti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

IL SOCCORSO E’ SEMPRE GRATUITO? ASSOLUTAMENTE NO!

L’inserimento del soccorso alpino, quale attività legata al 118, ha determinato la necessità di regolamentare la stessa per stabilire l’emergenza, la gravità e, quindi, l’onere del costo dell’intervento.

IL DECRETO APRE ALLA RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE ALLA SPESA

L’articolo 11 del Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 stabilisce quanto segue:“Gli oneri delle prestazioni di trasporto e soccorso sono a carico del servizio sanitario nazionale solo se il trasporto è disposto dalla centrale operativa e comporta il ricovero del paziente. Detti oneri sono altresì a carico del servizio sanitario nazionale anche in mancanza di ricovero determinata da accertamenti effettuati al pronto soccorso”. 

LE REGIONI ORA CHIEDONO UN TICKET ANCHE PER SCONGIURARE LE IMPRUDENZE


Questa gratuità dell’intervento, sia che generi o meno un ricovero, ha determinato, da parte delle regioni, l’esigenza di inserire un ticket a carico del paziente. Lo scopo è di dissuadere e scoraggiare comportamenti scellerati che determinano il rischio per la vita dei soccorritori e l’impiego di mezzi costosi. Ad oggi, le regioni dove sono in vigore i ticket sono sostanzialmente quelle dell’Arco alpino, ad eccezione della Liguria e del Friuli Venezia Giulia.

MA E’ UGUALE IN TUTTA ITALIA? E PER TUTTE LE CHIAMATE?


Non mi dilungo con il listino prezzi. Il costo aumenta tanto più la chiamata di soccorso è “immotivata”(mancanza di un effettiva situazione di pericolo o causata da un comportamento irresponsabile) o “inappropriata” (causata da utilizzo di dotazione tecnica non adeguata, ovvero dalla scelta di percorsi non adeguati al livello di capacità, o dal mancato rispetto di indicazioni, divieti e limitazioni)

ACCIDENTI CHE PREZZI! L’IMPRUDENZA COSTA !

In Piemonte fino a 120 euro al minuto per l’elicottero. La Lombardia applica fino a 1500 euro all’ora (+30%per comportamento imprudente)
In Veneto fino a 90 euro (per chiamata immotivata) con un massimo di 7.500. Nella Regione autonoma di Trento, per chiamate immotivate fino a 140 euro al minuto, a seconda dell’elicottero utilizzato.

Molte le specifiche, anche in caso di sport estremi, o di condizioni che necessitano l’intervento, ma non il ricovero. Pensiamo ad esempio ad una persona che sta bene, ma che è bloccato su una parete…e poi le squadre a terra, i diritti di chiamata…

IL TICKET VIENE DAVVERO RICHIESTO?

Le sanzioni sono già arrivate e forse qualcuno troverà le singole applicazioni assurde. In Abruzzo è tutto fermo davanti alla Corte Costituzionale ed in Piemonte sono fermi i decreti attuativi.

Zetatielle vi chiede…perché giocare alla roulette russa con la propria vita e con quella altrui?

Avv. Luciano Zagarrigo
Avv. Luciano Zagarrigo
Avvocato dal 1997, Cassazionista dal 2016 Dice di sè :“Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare; il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi ed ascoltare” diceva Sir Winston Churchill… Nella vita come nel lavoro resta sempre un buon consiglio, e nella mia professione spesso ti salva la vita. In questo incredibile mestiere, si incrociano molte storie, coppie che si separano, bambini confusi, aziende che falliscono e lavoratori in difficoltà, ma anche famiglie che nascono così come imprese che si creano. Qualunque sia la divergenza da risolvere, la lite da sedare, non si deve mai dimenticare che al centro di ognuna di queste storie, ci sono persone, donne, uomini, bambini, imprenditori, persone che a volte hanno solo sbagliato il tempo, il tempo giusto per parlare o quello per ascoltare…Oltre 20 anni di professione con l’entusiasmo di chi vuole sempre immaginare, costruire ed osservare, cosa accadrà nei prossimi 20...”